Intorno alla stazione un ricettacolo di immondizia

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CAMPIGLIA 29 aprile 2016 — Per la sua vic­i­nan­za alla stazione pote­va essere il fiore all’occhiello del­la cit­tà e invece è un quartiere in asso­lu­to abban­dono. Mar­ci­apie­di immer­si nel verde, nel vero sen­so del­la paro­la. Anzi, pure trop­po. Si esagera, però, se questo verde rischia qua­si di sovrastare tut­to. Aree ver­di e spazi pub­bli­ci a giacere nel­l’in­cu­ria. Prob­le­ma diven­ta­to qua­si cron­i­co, specie dopo le peripezie di questi ulti­mi anni su ban­di e incar­ichi per la ges­tione del verde, che nel Comune di Campiglia non rius­ci­amo anco­ra a capire la strut­tura. Sono anni che i cit­ta­di­ni del­la zona stazione, pas­san­do da viale Europa, ven­gono ali­men­tati dall’amministrazione comu­nale con promesse sgon­fie di con­tenu­ti, non ci si sazia con le sole parole, a queste devono essere asso­lu­ta­mente affi­an­cati i fat­ti, che però lati­tano. Il M5S Campiglia Marit­ti­ma più volte si è espres­so in riguar­do, ma i cit­ta­di­ni del ter­ri­to­rio devono fare i con­ti con il las­sis­mo e la totale inca­pac­ità ammin­is­tra­ti­va per resti­tuire dig­nità a un quartiere total­mente abban­do­na­to. Ci chiedi­amo come un’am­min­is­trazione comu­nale pos­sa non vedere tut­to questo, il degra­do in queste zone è il padrone, non cre­di­amo siano visioni solo nos­tre o degli abi­tan­ti, cre­di­amo sia sot­to gli occhi di tut­ti di come stan­no gov­er­nan­do e come non fan­no nul­la per miglio­rare i quartieri. Quel­lo che dovrebbe essere uno degli scor­ci più sug­ges­tivi per chi arri­va in treno nel­la nos­tra zona, si riv­ela un ricetta­co­lo di immon­dizia di vario tipo, dove si fa qua­si a gara per abban­donare bot­tigli­ette di plas­ti­ca, car­ta e car­toni oltre alla cresci­ta incon­trol­la­ta di erbac­ce e ster­paglie. Sarebbe però oppor­tuno che ques­ta ammin­is­trazione si inter­ro­gasse se è vera­mente il caso di invitare i tur­isti a trascor­rere le pro­prie ferie nelle nos­tre frazioni. È buon uso, quan­do si invi­tano ospi­ti a casa pro­pria far trovare tut­to in ordine, la casa puli­ta, i servizi essen­ziali fun­zio­nan­ti e atten­zionare tut­ti i fat­tori che fan­no sen­tire a pro­prio agio chi viene a far­ci visi­ta. Diver­sa­mente la pen­sa invece la nos­tra ammin­is­trazione che, al con­trario di ciò che farebbe un buon padrone di casa, si pre­oc­cu­pa di fare procla­mi su prog­et­ti e pro­gram­mi faraoni­ci sen­za occu­par­si invece del­la nor­male ges­tione del ter­ri­to­rio. Ma se questo può essere un fenom­e­no che sfugge ai radar del­la sol­erte e pre­cisa giun­ta, poche gius­ti­fi­cazioni pos­sono trovare l’incuria e la spor­cizia che attanaglia questo quartiere e se è vero che l’ inciviltá di alcu­ni cit­ta­di­ni è una causa del prob­le­ma, sono altresì facil­mente indi­vidu­a­bili gli altri fat­tori: la pes­si­ma ges­tione del­la rac­col­ta e del­lo smal­ti­men­to rifiu­ti e la man­can­za di con­trol­li da parte delle autorità com­pe­ten­ti mirati a punire chi non rispet­ta le più ele­men­tari regole del vivere civile. Rib­a­di­amo l’inadeguatezza delle attuali azioni ammin­is­tra­tive volte al recu­pero del ter­ri­to­rio, abbi­amo più volte denun­ci­a­to lo sta­to di abban­dono sen­za aver mai rice­vu­to ascolto. I prob­le­mi restano immu­tati. Più man­ca l’autorevolezza ammin­is­tra­ti­va e polit­i­ca più aumen­ta il gra­do di inciviltà popo­lare. Procla­mi di por­ta­ta stor­i­ca si susseguono gior­nal­mente evi­den­zian­do una net­ta dif­feren­za tra ciò che è e ciò che si vor­rebbe far credere che sia. La realtà delle cose è sot­to gli occhi di tut­ti. Basterebbe affac­cia­r­si dalle finestre di casa per capire di cosa sti­amo par­lan­do. Tut­to ciò è palese man­can­za di un piano ammin­is­tra­ti­vo che ridoni splen­dore alla nos­tra zona. Res­ta solo da chieder­si, per­ché?

I con­siglieri M5S Campiglia
Daniele Fioret­ti
Chesi Cristi­na 

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