Irruzione in Comune e il sindaco scrive al governo

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PIOMBINO 14 dicem­bre 2017 — Dopo l’in­cur­sione delle donne del­la Serenis­si­ma ieri in Comune, il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani ha deciso di scri­vere una nuo­va let­tera al pres­i­dente del con­siglio Pao­lo Gen­tiloni, al min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co Car­lo Cal­en­da, al min­is­tero del lavoro Giu­liano Polet­ti e al pres­i­dente del­la Regione Enri­co Rossi, per sol­lecitare un nuo­vo incon­tro da svol­ger­si ques­ta vol­ta a Piom­bi­no.
“Con la pre­sente ven­go a man­i­fes­tarvi il mio forte dis­a­gio a segui­to del­l’en­nes­i­ma irruzione nel palaz­zo comu­nale di alcu­ni operai del­l’in­dot­to Afer­pi e delle loro famiglie, a cui non ho fat­to mai man­care la mia vic­i­nan­za e il mio sup­por­to – scrive il sin­da­co nel­la sua let­tera.
In questi anni di impeg­no quo­tid­i­ano per la soluzione del­la vicen­da siderur­gi­ca, che ha vis­to coin­volti migli­a­ia di lavo­ra­tori diret­ti e indi­ret­ti e che ha avu­to ulte­ri­ori rif­lessi neg­a­tivi sul mon­do del com­mer­cio e del­la grande dis­tribuzione – con­tin­ua la let­tera — si sono suc­ce­dute decine di riu­nioni ed incon­tri a Roma sen­za trovare un esi­to favorev­ole che desse una sper­an­za e una prospet­ti­va certe per il nos­tro ter­ri­to­rio. Incon­tri a cui non sono dis­pos­to più a parte­ci­pare, almeno finché non saran­no for­nite risposte chiare rispet­to ai tan­ti prob­le­mi che vi ho evi­den­zi­a­to in più occa­sioni: i pesan­ti e non più toller­a­bili ritar­di nelle boni­fiche e nel rilan­cio del siderur­gi­co, le verten­ze del­l’in­dot­to ex Luc­chi­ni e di altre realtà azien­dali, lo svilup­po del por­to e il man­ca­to com­ple­ta­men­to infra­strut­turale.
Un’area di crisi com­p­lessa che, tra l’al­tro, è attra­ver­sa­ta da un’altissi­ma per­centuale di ammor­tiz­za­tori sociali che, come noto han­no un ter­mine e che già adesso non sono più rispon­den­ti ai bisog­ni del ter­ri­to­rio e non pos­sono cos­ti­tuirne esclu­si­va pre­mes­sa per un reale rilan­cio.
Ad oggi, nonos­tante il grande lavoro del­la ex Port Author­i­ty di Piom­bi­no e del­l’El­ba, non sono state anco­ra com­ple­tate le infra­strut­ture por­tu­ali, viarie e fer­roviarie nec­es­sarie per ren­dere questo ter­ri­to­rio com­pet­i­ti­vo e mag­gior­mente appetibile per nuovi inves­ti­men­ti pri­vati.
L’at­tuale sis­tema di gov­er­nance del por­to, cen­tral­iz­za­to su Livorno, non las­cia ad oggi alcun mar­gine oper­a­ti­vo autonomo a Piom­bi­no por­tan­do con sè ulte­ri­ori ritar­di e perdite di oppor­tu­nità di inves­ti­men­to per una di quelle infra­strut­ture strate­giche per il pre­sente e il futuro di Piom­bi­no.
In tal sen­so è quin­di sem­pre più nec­es­saria una rispos­ta organ­i­ca alle esi­gen­ze di rinasci­ta indus­tri­ale e infra­strut­turale di ques­ta comu­nità.
Per questo è asso­lu­ta­mente urgente e non più rin­vi­a­bile un incon­tro a Piom­bi­no, in quel palaz­zo comu­nale in cui ho con­di­vi­so le sper­anze e le ragioni di una lot­ta per il lavoro e lo svilup­po del­la nos­tra cit­tà, nel­l’ot­ti­ca di met­tere al cen­tro questo ter­ri­to­rio nelle strate­gie di rilan­cio del sis­tema Italia.
Una riu­nione che sia utile a definire un nuo­vo accor­do di pro­gram­ma, con le pro­poste più volte evi­den­zi­ate, in cui siano delin­eate risorse e ter­mi­ni di real­iz­zazione per garan­tire il rilan­cio di Piom­bi­no e del­l’in­tero ambito com­pren­so­ri­ale”.
Oggi il sin­da­co è a Roma alla man­i­fes­tazione indet­ta dai rap­p­re­sen­tan­ti sin­da­cali  sot­to il min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co in appog­gio allo sciopero delle donne per chiedere chiarez­za sug­li ammor­tiz­za­tori sociali.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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