La continuità sarebbe una autentica sciagura

· Inserito in Spazio aperto

SUVERETO 26 set­tem­bre 2017 — La polem­i­ca che è emer­sa nel con­fron­to tra i can­di­dati alla seg­rete­ria del­la Fed­er­azione del PD è davvero un ele­men­to che non arric­chisce il dibat­ti­to e non aiu­ta la scelta che dovrà essere com­pi­u­ta dagli iscrit­ti al momen­to del voto del prescel­to. Mi per­me­t­to di ritenere che sarebbe utile che i temi da con­frontare  fos­sero altri e non quel­li di trovare respon­s­abil­ità delle cose non fat­te. Per­ché ques­ta è evi­dente, a chi ha voglia di leg­gere le cose, che è respon­s­abil­ità col­let­ti­va di tut­to il PD, ammin­is­tra­tori e diri­gen­ti politi­ci, con la Fed­er­azione in pri­ma fila dato che spet­ta­va pro­prio a questo organ­is­mo spin­gere e con­cretiz­zare un lavoro politi­co di coor­di­na­men­to che invece non solo è man­ca­to ma di cui si è addirit­tura evi­ta­to di par­larne per lunghi, trop­pi anni. Ed oggi dob­bi­amo sop­portare uno scam­bio di accuse su chi è più uni­tario dell’altro. Alla grazia del con­fron­to che dove­va super­are gli scon­tri e puntare ad unire il par­ti­to! Tut­ti e due dovreb­bero dirci quel­lo che inten­dono fare per cam­biare, per­ché la con­ti­nu­ità sarebbe una aut­en­ti­ca sci­agu­ra, del­la quale il nos­tro ter­ri­to­rio pro­prio non avrebbe bisog­no. Sti­amo aspet­tan­do che ci dicano come inten­dono impeg­nar­si nel­la ricostruzione del gov­er­no uni­tario dell’area, sia sul piano urban­is­ti­co che delle politiche locali, superan­do ogni scioc­ca divi­sione di cam­panile, por­tan­do giuste posizioni per dare ad ogni ente la sua dig­nità e capac­ità di rap­p­re­sen­tan­za, per recu­per­are quel­la posizione tan­to invidi­a­ta di una col­lab­o­razione atti­va e viva che sap­pia riportare la polit­i­ca al cen­tro. Solo così sare­mo posti nelle con­dizioni di scegliere quale sia la stra­da migliore per il domani del­la Val di Cor­nia – Elba. Sono con­vin­to che nes­suno abbia il dirit­to, aven­do la coscien­za tran­quil­la, di pot­er scagliare la pri­ma pietra dicen­dosi estra­neo da errori e omis­sioni. Si abbia rispet­to per l’etica e la morale del­la polit­i­ca, sapen­do assumere posizioni e scelte che ci fac­ciano guardare avan­ti con la certez­za del cam­bi­a­men­to. Con le polemiche per trovare gli errori dell’altro non si può cer­to costru­ire nes­sun domani aper­to, inclu­si­vo e sol­i­dale.

Wal­ter Gasperi­ni

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