La discarica per l’amianto è da bocciare

· Inserito in Spazio aperto
Luigi Coppola

PIOMBINO 19 dicem­bre 2015 — In Toscana ci sono già 4 dis­cariche di amianto, 19 in tut­ta Italia, addirit­tura in 8 regioni non ve ne è nes­suna, per­tan­to non serve una quin­ta, se non per met­tere in sicurez­za il bilan­cio Asiu. Piom­bi­no ha già dato molto sot­to il pro­fi­lo delle dis­cariche e del­l’in­quina­men­to di ogni genere, sarebbe il caso di incom­in­cia­re a par­lare di risana­men­to ambi­en­tale. Ogni giorno vi è una pro­ces­sione sostenu­ta dalle 3 asso­ci­azioni oper­an­ti nel nos­tro Comune, che trasportano le per­sone ver­so i noso­co­mi di Livorno, Pisa, e Firen­ze per sostenere le ter­apie anti­tu­morali e di altre patolo­gie legate all’in­quina­men­to. Cre­do che in tal sen­so ci deb­ba essere una seria rif­les­sione, e per­sonal­mente, ques­ta è la mia opin­ione, sono total­mente con­trario a con­tin­uare l’e­ser­cizio del con­fer­i­men­to di rifiu­ti indus­tri­ali e di rifiu­ti peri­colosi in una dis­car­i­ca locale, fra i quali quel­li con­te­nen­ti amianto sia in matrice fri­abile che com­pat­ta. Se l’A­siu non avesse sac­ri­fi­ca­to per anni la nos­tra dis­car­i­ca sul­l’altare del prof­it­to con il con­fer­i­men­to di rifiu­ti indus­tri­ali, il che è anche servi­to a man­tenere le tar­iffe rel­a­ti­va­mente più basse rispet­to ad altre realtà, oggi sarebbe anco­ra atti­va e non ci tro­verem­mo di fronte, per­cor­ren­do la geo­det­i­ca, allo scem­pio sia in ter­mi­ni di odore che di immag­ine. A parte il fat­to che serve un nuo­va con­cezione del prob­le­ma rifiu­ti, che vada oltre le dis­cariche, nel frat­tem­po avrem­mo avu­to anco­ra tem­po utile per pen­sar­ci e non di incor­rere in un vero e pro­prio prob­le­ma lega­to allo smal­ti­men­to, che a breve potrebbe rischiare di scop­pi­are anche nel nos­tro ter­ri­to­rio. Aus­pi­co nel buon lavoro del nuo­vo pres­i­dente Asiu e delle sin­ergie con Sefi. Cer­ta­mente la pro­pos­ta del­la dis­car­i­ca per l’ amianto è da boc­cia­re e non per un prob­le­ma ide­o­logi­co, ci mancherebbe, ma per ovvi motivi stori­co-indus­tri­ali, sen­za dimen­ti­care l’e­mer­gente, anche se lim­i­ta­ta, vocazione tur­is­ti­ca, che a mio avvi­so andrebbe sostenu­ta e sti­mo­la­ta. Il binomio amianto-tur­is­mo è insosteni­bile, oltre­tut­to non sarebbe neanche un incen­ti­vo per un numero ele­va­to di posti di lavoro, per­tan­to a mio avvi­so “non s’ha da fare”.

3 risposte a “La discarica per l’amianto è da bocciare”

  1. Stefano Sarallo says:

    In questi ulti­mi 20 anni se Asiu (PD) vol­e­va fare la dif­feren­zi­a­ta come ad ogni pro­gram­ma elet­torale promet­te­vano a quest’o­ra non erava­mo a questo pun­to. Ora con i deb­iti che han­no fat­to ci propinano anche dis­cariche di amianto, poi mag­a­ri radioattive.….rivotateli mi rac­co­man­do.

  2. Caro Lui­gi con­di­vi­do in parte il tuo con­cet­to ma ogni vol­ta che si par­la di dis­car­i­ca non pos­so non ricor­dar­ti e ricor­dare a tut­ti i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no che non fu fat­to niente né dalle forze politiche del­l’al­lo­ra mino­ranze né dai Ver­di né dai sin­da­cati quan­do i cit­ta­di­ni di Col­ma­ta pre­sen­tarono la doc­u­men­tazione in Pre­tu­ra a Livorno per­ché essa non fos­se fat­ta dove è oggi. Per­ché? A mio avvi­so per­ché non vi inter­es­sa­va e guar­da bene che c’er­a­no altri siti dove pote­va essere fat­ta ma l’ine­dia dei rap­p­re­sen­tan­ti politi­ci, sin­da­cali e dei cit­ta­di­ni fece sì che fu fat­ta dove è oggi. Oggi tut­ti gri­date al lupo al lupo (anche se con ragione per l’amianto) ma l’amianto a Piom­bi­no, che si voglia o non si voglia, c’è (purtrop­po) sem­pre sta­to ed è sta­to (insieme alle altre com­po­nen­ti del­l’in­quina­men­to) la causa dei tumori a cui fai rifer­i­men­to. Dob­bi­amo quin­di smaltire amianto nel­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano? Noi non ce lo vor­rem­mo. Sarà pos­si­bile? Per quan­to leg­go purtrop­po cre­do che li ver­rà sot­ter­ra­to qui. Spero viva­mente di sbagliar­mi ma l’es­pe­rien­za acquisi­ta mi fa dire di no.

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