Giovani, inventori ed imprenditori

La pila degli studenti dell’Isis è “molto carica”

· Inserito in Sotto la lente
Fiorenzo Bucci

VENTURINA 1 giug­no 2014 - Chissà se sare­mo in gra­do di ripa­gare la loro intel­li­gen­za, la loro intrapren­den­za, la loro fres­chez­za, le loro sper­anze. Non han­no neanche vent’anni e sono i pro­tag­o­nisti indis­cus­si del­la 43esima edi­zione del­la fiera di Ven­tu­ri­na. Una rasseg­na che nasce in mez­zo alla crisi e che si pro­pone di indi­care una via di usci­ta nel labir­in­to degli alto­forni che chi­udono, dell’agricoltura che non decol­la, del tur­is­mo con­trasta­to da una spi­eta­ta con­cor­ren­za inter­na ed ester­na. Il sin­da­co Rossana Sof­frit­ti, che la fiera ha inau­gu­ra­to, ha par­la­to di for­mazione e di inno­vazione. Ebbene questo ed anco­ra di più tra i padiglioni dell’esposizione ha già una “casa” dove queste aspi­razioni ci sono: riu­nite in un minus­co­lo ogget­to, una cosi­na arti­gianale il cui sig­ni­fi­ca­to va ben oltre la scat­oli­na di plas­ti­ca nera che in pochi esem­plari viene mostra­ta su un tavoli­no all’interno di uno stand.
Tredi­ci stu­den­ti dell’Isis, il polo sco­las­ti­co che riu­nisce gli isti­tu­ti “Car­duc­ci”, “Vol­ta” e “Pacinot­ti” di Piom­bi­no, han­no cre­ato e pre­sen­tano in fiera “Ekon”, il prodot­to dei loro stu­di e del loro lavoro. Si trat­ta di un aggeg­gi­no in gra­do di mis­urare la car­i­ca foto1resid­ua delle più comu­ni pile in uso negli appa­rati elet­tron­i­ci e di diag­nos­ti­care se sia il caso di provvedere alla sos­ti­tuzione. È chiaro che qual­cosa del genere si può senz’altro sco­vare rovi­s­tan­do negli ster­mi­nati siti che, in Inter­net, ven­dono di tut­to. Ma è anche cer­to che non si rius­cirà mai a trovare qual­cosa che sia nato da un’identica pas­sione e da una iden­ti­ca gio­vanile volon­tà di creare e di essere utili. Dietro Ekon infat­ti c’è tut­to ciò che di più con­cre­to e appas­sion­a­to si pos­sa immag­inare. Pri­ma di tut­to c’è la dit­ta. Non esiste, infat­ti, real­iz­zazione “vera” che non abbia alle spalle un pro­dut­tore. Ed ecco che, avu­ta l’idea, i ragazzi han­no imme­di­ata­mente dato vita alla casa costrut­trice. E così è nata “ENear­GY”, l’azienda  di Ekon, che ovvi­a­mente ha anche un man­age­ment (Giu­lia Lam­bar­di, del­la foto2quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, ammin­is­tra­tore del­e­ga­to; Sara Gam­bi­ni del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, respon­s­abile delle risorse umane; Irene Per­il­lo del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, respon­s­abile del mar­ket­ing; Nico­las Ser­ravalle, del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, respon­s­abile finanze; Fed­eri­co Leg­gieri del­la quar­ta Mat Ipsia, diret­tore del­la pro­duzione) e un organ­i­co con Noe­mi Fat­tic­cioni del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co), Sara Marot­ta del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, Gio­van­ni Espos­i­to del­la quar­ta Mat Ipsia, Gabriele Mau­r­izi del­la quar­ta Mat Ipsia, Azzur­ra Tad­dei del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, Fabi­o­la Bahi­ti del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co,  Alessio Ric­ci del­la quar­ta A del liceo sci­en­tifi­co, Mir­co Pan­tani del­la quar­ta Mat Ipsia.
foto3E non si cre­da che “ENear­GY” sia un’entità sper­du­ta nel mon­do dei mer­cati. No, l’azienda ha i suoi bravi soci che han­no sot­to­scrit­to quote da cinque euro per un “cap­i­tale” com­p­lessi­vo di mille euro, più o meno il bud­get pre­ven­ti­va­to per iniziare la pro­duzione, avvi­a­ta ovvi­a­mente pre­via una pun­tuale indi­vid­u­azione del tar­get dei pos­si­bile des­ti­natari.
Ekon infat­ti non è un sem­plice mon­i­tor per ver­i­fi­care la car­i­ca di una bat­te­ria ma piut­tosto si trat­ta di un vero e pro­prio ausilio per gli ipove­den­ti i quali non potreb­bero gio­var­si di lucine led o altri avvisatori lumi­nosi. Per far­la breve Ekon par­la e, attra­ver­so la voce di Neo­mi Fat­tic­cioni, evi­den­te­mente la più “radio­fon­i­ca” del grup­po”, rac­con­ta lo sta­to del­la bat­te­ria che vuoi anal­iz­zare. Tut­to prog­et­ta­to ma anche tut­to tes­ta­to. Per capire in che direzione esat­ta­mente pro­cedere gli stu­den­ti di ENear­GY han­no infat­ti coin­volto il Kiwa­nis Club di Fol­loni­ca che ha sot­to­pos­to Ekon alla prat­i­ca di alcu­ni ipove­den­ti. I quali per­al­tro sono sta­ti prodighi di con­sigli per ques­ta serie e per even­tu­ali futuri aggior­na­men­ti.
Nel­la prat­i­ca il marchingeg­no è nato sui banchi di pic­coli lab­o­ra­tori, in ore pomerid­i­ane e in un tem­po che è sta­to indi­ca­to in un mese e mez­zo.
I com­po­nen­ti del cir­cuito sono sta­ti reper­i­ti su Inter­net e nei negozi di mate­ri­ali elet­tron­i­ci e sono sta­ti assem­blati con comu­ni salda­tori a stag­no sec­on­do il prog­et­to elab­o­ra­to dai ragazzi dell’Ipsia. Il risul­ta­to è un prodot­to fat­to a mano che più non si può, che fun­ziona per­fet­ta­mente, che viene ven­du­to a 40 euro e che vale la pena acquistare per più di un moti­vo. Pri­mo per­ché, di fronte ai questi ragazzi, si deve, sec­on­do per­ché è un aggeg­gio utile, ter­zo per­ché c’è chi si man­gia le mani per non aver com­pra­to un esem­plare del pri­mo rudi­men­tale mod­el­lo Apple, usci­to dal garage di Steve Jobs e Steve Woz­ni­ak a Cuper­ti­no. Ovvi­a­mente non siamo a questi liv­el­li ma non si sa mai.
Intan­to l’Ekon ver­rà brevet­ta­to e così mag­a­ri si tro­verà il ver­so di andare oltre l’attuale, iniziale pro­duzione di 12 pezzi (che men­tre scriv­i­amo dovreb­bero essere rimasti undi­ci dal momen­to che uno lo abbi­amo acquis­ta­to noi).
Con Ekon gli stu­den­ti han­no parte­ci­pa­to a Pisa al con­cor­so “Impre­sa in azione” e han­no ottenu­to il pri­mo pre­mio per la migliore inno­vazione.
Ekon, come dice­va­mo, è ora in mostra in un padiglione del­la fiera di Ven­tu­ri­na. Uno stand che la respon­s­abile del mar­ket­ing, Irene Per­il­lo , insieme ai suoi com­pag­ni, ha cura­to a dovere. Ci tro­vi spilline, per­fet­ti depli­ant, un man­i­festo con slo­gan e loghi azzec­ca­tis­si­mi real­iz­za­ti da Sara Marot­ta e che fareb­bero invidia ai migliori pub­blic­i­tari (“ENear­GY ascol­ta la tua ener­gia” e “Ekon lo stru­men­to che misura l’energia del­la vos­tra pila e vi sus­sur­ra all’orecchio”), pal­lonci­ni azzur­ri, il col­ore pre­dom­i­nante nel­la pro­mozione del prodot­to.
Per la cronaca Ekon, nelle intezioni è l’acronimo di “ È car­i­ca o no?”. Il prog­et­to è sta­to segui­to dal­la diret­trice dell’Isis, Gabriel­la Raimo e dagli inseg­nan­ti Fabio Canes­sa e Michele Collavit­ti. Sono già attivi una pag­i­na Face­book di ENear­GY ed un ind­i­riz­zo di pos­ta elet­tron­i­ca per ogni richi­es­ta, notizia o chiari­men­to sul prog­et­to: email hid­den; JavaScript is required.
Infine esiste anche un sog­no: “A Milano nel 2015 c’è Expo…”.

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