La Provincia di Livorno dice ancora la sua sui rifiuti

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Con il pas­sag­gio dei Comu­ni del­la Val di Cor­nia e di Castag­ne­to nell’ ATO Toscana Sud per i rifiu­ti com­pren­dente le provin­cie di Gros­se­to, Siena e Arez­zo chi deciderà sul­la pro­gram­mazione degli inter­ven­ti riguardan­ti i rifiu­ti? Sic­come il pas­sag­gio è sta­to pro­pa­ganda­to come ele­men­to qual­i­f­i­cante del­la strate­gia che por­ta la Val di Cor­nia a guardare a Sud la doman­da non è pere­g­ri­na. Anzi, antic­i­pan­do le con­clu­sioni, vedremo che invece la pro­gram­mazione ver­rà fat­ta anco­ra a Nord.
La Regione infat­ti ha approva­to, pri­ma di delib­er­are il pas­sag­gio dei Comu­ni del­la Val di Cor­nia e di Castag­ne­to nell’ ATO Toscana Sud, una mod­i­fi­ca alla legge sul­la ges­tione dei rifiu­ti e la bonifi­ca dei siti inquinati che sta­bilisce respon­s­abil­ità e pro­ce­dure pro­prio nel caso di mod­i­fi­ca dei con­fi­ni degli ATO. Legge e delib­er­azione sono ovvi­a­mente stret­ta­mente legate.
Qual’è il prob­le­ma? Le province di ogni ATO, sec­on­do la legge regionale, approvano il piano inter­provin­ciale dei rifiu­ti che riguar­da tra l’al­tro argo­men­ti come la deter­mi­nazione delle carat­ter­is­tiche, dei tipi, delle quan­tità e dell’origine dei rifiu­ti da recu­per­are e da smaltire, il ril­e­va­men­to e la descrizione dei servizi di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta e degli impianti esisten­ti di trat­ta­men­to, di rigen­er­azione, di recu­pero, di rici­clo, di innocuiz­zazione final­iz­za­ta allo smal­ti­men­to dei rifiu­ti non pericolosi,l’individuazione del sis­tema inte­gra­to dei servizi di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta e rel­a­tive attiv­ità di recu­pero, la local­iz­zazione degli impianti di smal­ti­men­to e recu­pero.
Questi piani inter­provin­ciali con­tengono inoltre deter­mi­nazioni per la bonifi­ca e mes­sa in sicurez­za delle aree inquinate com­pren­sivi del­la perime­trazione dei sin­goli ambiti di bonifi­ca, del­la sti­ma degli oneri finanziari per la real­iz­zazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za e/o di bonifi­ca, del­la quan­tità e del­la qual­ità dei mate­ri­ali da rimuo­vere e smaltire nonché le modal­ità per il loro smal­ti­men­to.
Con il pas­sag­gio del­la Val di Cor­nia e di Castag­ne­to nell’ ATO Toscana Sud chi approverà la parte del piano inter­provin­ciale che inter­esserà ques­ta zona?
Con­trari­a­mente a quel­lo che si può ritenere sarà anco­ra la Provin­cia di Livorno in due modi diver­si.
La Provin­cia di Livorno parteciperà all’adozione ed all’ap­provazione del piano inter­provin­ciale dell’ ATO Toscana Sud riguardante i rifiu­ti urbani espri­men­do un parere vin­colante pri­ma del­l’adozione e del­l’ap­provazione del piano rel­a­ti­va­mente alla parte che riguar­da i Comu­ni del­la Val di Cor­nia e di Castag­ne­to dan­do con­to del­la con­for­mità delle pre­vi­sioni con il pro­prio Piano ter­ri­to­ri­ale di coor­di­na­men­to. .
La Provin­cia di Livorno parteciperà, insieme alle Province di Luc­ca, Mas­sa Car­rara e Pisa, al pro­ced­i­men­to di adozione e approvazione del piano inter­provin­ciale dei rifiu­ti del­l’A­TO Toscana Cos­ta che per i Comu­ni del­la Val di Cor­nia con­ter­rà tut­ti i con­tenu­ti eccet­to quel­li rel­a­tivi ai rifiu­ti urbani e dunque i rifiu­ti indus­tri­ali, le boni­fiche etc.
Insom­ma in poche parole la Val di Cor­nia e Castag­ne­to per quel che riguar­da la pro­gram­mazione dei servizi legati ai rifiu­ti dipen­der­an­no anco­ra da deci­sioni del­la Provin­cia di Livorno sia pure in maniera dif­feren­zi­a­ta.

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