Lavorare in sicurezza durante l’emergenza sanitaria

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PIOMBINO 19 aprile 2020 — È sta­to fir­ma­to un accor­do tra orga­niz­zazioni sin­da­cali e JSW Steel Italy Piom­bi­no sulle modal­ità di lavoro nel­l’azien­da nel peri­o­do del­l’at­tuale emer­gen­za san­i­taria.
Di segui­to i comu­ni­cati delle orga­niz­zazioni sin­da­cali.

Si trat­ta di un con­fron­to ser­ra­to inizia­to fin dal pri­mo giorno di allarme del­l’e­mer­gen­za san­i­taria, in prim­is dalle Rsu/Rls con il sup­por­to delle seg­reterie provin­ciali Fim-Fiom-Uilm, che ha l’o­bi­et­ti­vo di provare a dare risposte sul­la sicurez­za dei lavo­ra­tori che devono uscire di casa per recar­si a lavoro in azien­da. Un lavoro com­p­lesso, che cer­ta­mente sarà da imple­mentare quo­tid­i­ana­mente non solo a fronte di even­tu­ali nuove dis­po­sizioni delle varie autorità locali, region­ali e nazion­ali (si sente par­lare di utili test viro­logi­ci), ma anche in base alle prob­lem­atiche che si riscon­tr­eran­no in un’at­tiv­ità così com­p­lessa come la met­al­lur­gia.
Sono Linee Gui­da det­tagli­ate che con­tem­plano mis­ure quali: dotazione di masche­ri­na pro­tet­ti­va con­forme ai req­ui­si­ti di legge (saran­no val­u­tate ulte­ri­ori for­ni­ture in base al pos­to di lavoro ricop­er­to) e guan­ti in lat­tice pri­ma del­l’ac­ces­so in azien­da; dotazione di occhiali pro­tet­tivi; mis­urazione del­la tem­per­atu­ra a tut­to il per­son­ale; neces­sità di autodichiarare quo­tid­i­ana­mente l’assen­za di sin­to­mi influen­za­li; disponi­bil­ità di prodot­ti igi­en­iz­zan­ti; adozione di mis­ure per evitare assem­bra­men­ti e man­tenere la dis­tan­za di 1,8 metri; ove com­pat­i­bile pros­eguire con modal­ità di lavoro agile; infor­ma­tive chiare ai lavo­ra­tori sul com­por­ta­men­to da tenere all’interno del­lo sta­bil­i­men­to e sul­l’u­ti­liz­zo dei DPI; tem­p­is­ti­ca det­tagli­a­ta dei pro­ces­si di pulizia, igi­en­iz­zazione e san­i­fi­cazione dei vari ambi­en­ti di lavoro e dei con­dizion­a­tori d’aria; con­tin­gen­ta­men­to in tut­ti i mezzi di trasporto interni, locali men­sa, spoglia­toi e doc­ce; ges­tione di riu­nioni; pro­ce­dure per trasferte di lavoro; pro­ce­dure per acces­so for­n­i­tori e vis­i­ta­tori.
Tra le nuove Linee Gui­da in via sper­i­men­tale e lim­i­tata­mente al peri­o­do lega­to all’e­mer­gen­za in cor­so, sarà con­sen­ti­to l’ac­ces­so ai luoghi di lavoro con auto pri­va­ta dal­la portine­r­ia d’Is­chia, pre­via fir­ma di apposi­ta autodichiarazione che ne attesti l’assen­za di sin­to­mi influen­za­li e ril­e­va­men­to del­la tem­per­atu­ra cor­porea all’in­gres­so in azien­da.
L’accordo dur­erà per tut­ta la fase di emer­gen­za ed è fon­da­men­tale che tut­ti si attengano alle Linee Gui­da per pot­er lavo­rare in sicurez­za. La Com­mis­sione Covid-19 pros­eguirà comunque il con­fron­to anche sug­li orari di lavoro, pause e cicli di lavoro, per garan­tire il rispet­to delle dis­tanze di sicurez­za. Dal­la direzione azien­dale Jsw Steel Italy, con la quale abbi­amo con­di­vi­so pun­to per pun­to queste norme da appli­care, ci aspet­ti­amo che trasmet­tano su tut­ti i repar­ti, a tut­ti i pro­pri respon­s­abili, che non ci dovran­no essere forme di pres­sione sui lavo­ra­tori né ral­len­ta­men­ti di nes­sun genere rispet­to a questi obb­lighi di com­por­ta­men­to. Pri­ma di rien­trare a svol­gere la pro­pria attiv­ità, i lavo­ra­tori dovran­no essere infor­mati min­uziosa­mente di tutte le mis­ure messe in atto per fron­teggia­re l’e­mer­gen­za Covid-19, dei pro­pri obb­lighi di com­por­ta­men­to da tenere per pre­venire la trasmis­sione del virus e di tutte le pratiche riguardan­ti l’u­so dei rel­a­tivi dis­pos­i­tivi di pro­tezione indi­vid­uale, dai pro­pri respon­s­abili di repar­to, capo­turni o dal ref­er­ente sicurez­za. È fon­da­men­tale che tut­ti conoscano ed applichi­no alla let­tera le Linee di com­por­ta­men­to indi­cate per garan­tire la pro­pria ed altrui sicurez­za. In questo momen­to è impor­tante far­si trovare pron­ti per quan­do le isti­tuzioni decider­an­no di dare il via alla Fase 2 facen­do ripar­tire le attiv­ità pro­dut­tive ital­iane, per­ché è evi­dente che dovre­mo ripar­tire ma nel rispet­to di tutte le pro­ce­dure pre­viste per garan­tire di ripar­tire lavo­ran­do in sicurez­za.

Fim-Fiom-Uilm

Il Comi­ta­to di con­trol­lo sulle pro­ce­dure di sicurez­za di JSW, com­pos­to da Azien­da, Sin­da­cati e tec­ni­ci, di cui fa parte anche la rap­p­re­sen­tan­za di UGLM, ha siglato ieri un nuo­vo ver­bale di accor­do sulle linee gui­da da seguire all’in­ter­no del­la fab­bri­ca, in pre­vi­sione di una immi­nente riparten­za.
Rite­ni­amo le mis­ure di sicurez­za approntate dal­l’azien­da adeguate e appro­pri­ate  all’e­mer­gen­za san­i­taria che sti­amo viven­do.
Rispet­to al prece­dente pro­to­col­lo, sono sta­ti appor­tati miglio­ra­men­ti a tutela dei lavo­ra­tori che in breve elenchi­amo di segui­to:

  • all’in­gres­so in portine­r­ia oltre alla già oper­a­ti­va mis­urazione del­la tem­per­atu­ra, ver­ran­no con­seg­nati ad ogni lavo­ra­tore una masche­ri­na pro­tet­ti­va, un paio di guan­ti in lat­tice e occhiali pro­tet­tivi o visiera in base alle neces­sità per­son­ali.  Masche­ri­na e guan­ti saran­no con­seg­nati una vol­ta al giorno , sal­vo neces­sità par­ti­co­lari dovute alla man­sione svol­ta, occhiali o visiera pro­tet­ti­va saran­no in dotazione al lavo­ra­tore fino a nuo­va richi­es­ta dovu­ta a usura degli stes­si;
  • è sta­ta inten­si­fi­ca­ta , su richi­es­ta del­la par­ti sin­da­cali, la san­i­fi­cazione, attra­ver­so neb­u­liz­zazione, con speci­fi­ci stru­men­ti,  degli spazi comu­ni, quali mense, bag­ni, spoglia­toi, zone cosid­dette “di riposo”, uffi­ci eccetera. Che saran­no effet­tuati una vol­ta al giorno nelle mense ed una vol­ta ogni fine turno nei bag­ni e negli spoglia­toi. Nei bag­ni ed in altri pun­ti strate­gi­ci , saran­no a dis­po­sizione dei lavo­ra­tori prodot­ti di igiene e pulizia;
  • il dis­tanzi­a­men­to sociale è sta­to adegua­to alla nor­ma­ti­va regionale e por­ta­to da 1 metro, a 1 metro e ottan­ta cen­timetri.  In quei Repar­ti o man­sioni ove non sia pos­si­bile rispettare ques­ta dis­tan­za è ovvi­a­mente rac­co­manda­to l’u­ti­liz­zo di masche­ri­na, guan­ti e  occhiali pro­tet­tivi o visiera;
  • ogni lavo­ra­tore pri­ma di entrare in fab­bri­ca dovrà fir­mare un’au­to­cer­ti­fi­cazione dove dichiara di non essere pos­i­ti­vo e non aver avu­to con­tat­ti con per­sone pos­i­tive al coro­n­avirus;
  • alla mis­urazione del­la tem­per­atu­ra se un lavo­ra­tore ver­rà trova­to con una tem­per­atu­ra supe­ri­ore a 37,5 non potrà entrare in fab­bri­ca;
  • con­tin­uer­an­no ad essere con­tin­gen­tati gli ingres­si nelle mense e negli spoglia­toi nei spazi comu­ni, al fine di rispettare la dis­tan­za di un metro e ottan­ta;
  • in via sper­i­men­tale l’azien­da con­sen­tirà ai lavo­ra­tori che lo desider­a­no,  l’ac­ce­so nel perimetro inter­no con auto pro­pria, con ingres­so da Ischia di Cro­ciano, per evitare che i lavo­ra­tori pos­sano for­mare assem­bra­men­ti nei pull­man interni.

 L’ac­cor­do ha valid­ità fino al 31 luglio 2020 sal­vo nuove dis­po­sizioni da parte del Gov­er­no o del­la Regione. E potrà even­tual­mente essere pro­roga­to.
Siamo per­fet­ta­mente con­sapevoli che le indus­trie ital­iane devono ripar­tire, per evitare il col­las­so del­l’e­cono­mia.
Ma res­ta fer­mo il pun­to che la tutela del­la salute dei lavo­ra­tori viene al pri­mo pos­to, sen­za sicurez­za e sen­za la totale tutela del­la salute dei lavo­ra­tori non ci potrà essere nes­suna riparten­za.  Invi­ti­amo quin­di tut­ti i lavo­ra­tori a rispettare le norme ed a seg­nalare alle RSU/RLS tutte le even­tu­ali man­canze o prob­lem­atiche di qual­si­asi tipo, che dovessero riscon­trare.
UGLM come ha sem­pre fat­to fino­ra, con­tin­uerà a vig­i­lare atten­ta­mente affinché tut­to si svol­ga nel rispet­to delle regole. Anche se la situ­azione a liv­el­lo nazionale è in leg­gero e costante miglio­ra­men­to, siamo anco­ra den­tro la pan­demia e l’at­ten­zione nei luoghi di lavoro deve essere mas­si­ma.

RSU UGLM  
Seg­rete­ria Provin­ciale UGLM

Si par­la insis­ten­te­mente di un pos­si­bile riavvio del­la pro­duzione all’interno del­lo sta­bil­i­men­to JSW Steel Italy nel caso in cui il Gov­er­no dia il via a par­tire dal 4 mag­gio alla così det­ta “Fase 2”.
Abbi­amo let­to con atten­zione il comu­ni­ca­to sin­da­cale del 18 aprile, dove si annun­cia un accor­do con l’azienda. Ma questo non risolve asso­lu­ta­mente  i nos­tri dub­bi, ad esem­pio su come ver­rà real­mente fat­ta la san­i­fi­cazione degli spoglia­toi; su come sia pos­si­bile garan­tire nei fat­ti il dis­tanzi­a­men­to di 1,8 metri su ogni  luo­go di lavoro o negli spoglia­toi (al dì là del dis­tanzi­a­men­to delle cas­sine); in quale modo si potrà assi­cu­rare la dis­tribuzione cap­il­lare e con­tin­ua di tut­ti i dis­pos­i­tivi di pro­tezione indi­vid­uale a tut­ti i lavo­ra­tori: le mascher­ine, ad esem­pio dovreb­bero essere cam­bi­ate almeno ogni 4 ore; come ver­rà gesti­ta la san­i­fi­cazione dei posti di lavoro tra un turno e l’altro o se nec­es­sario all’interno del turno. L’accordo con l’azien­da, inoltre, non prevede l’ob­bli­go di eseguire la visi­ta med­ica (al min­i­mo una accu­ra­ta anam­ne­si med­ica) e  i tam­poni a tut­ti i lavo­ra­tori, pri­ma del rien­tro al lavoro e poi peri­odica­mente, altro che autocertificazione:visita e tam­pone sono l’u­ni­ca garanzia, soprat­tut­to per asin­tomati­ci e pau­cis­in­toman­ti­ci, di non dif­fondere il con­ta­gio in fab­bri­ca e sul ter­ri­to­rio e di non esporre i por­ta­tori di altre patolo­gie con­cor­ren­ti ad aggravare il rischio.Troviamo fran­ca­mente inac­cetta­bile che per questi grup­pi di lavoro, ad esem­pio il tavo­lo Covid-19 all’interno di Jsw, non sia pre­vista la ver­i­fi­ca pre­lim­inare, da parte dei servizi di pre­ven­zione del­la ASL, delle mis­ure pre­ven­tive pre­viste nonché il con­trol­lo diret­to, sul pos­to, all’ atto del­la loro real­iz­zazione. Ques­ta e’ una lacu­na da col­mare asso­lu­ta­mente pri­ma di delib­er­are qual­si­asi riparten­za.
Il comu­ni­ca­to sin­da­cale non affronta la ques­tione vera, Se davvero si può riaprire, ma solo come si può riaprire, dan­do per scon­ta­to che con qualche accorg­i­men­to ci siano le con­dizioni per far­lo. Rib­a­di­amo, anco­ra, che tutte le scelte rel­a­tive a se ripar­tire (ed even­tual­mente come) devono pas­sare comunque da subito dal vaglio delle Rsu e dei lavo­ra­tori, attra­ver­so l’or­ga­niz­zazione di riu­nioni online.
Non si può rischiare il con­ta­gio, met­tere a ris­chio la pro­pria e l’al­trui vita in osse­quio alla pro­duzione. Va garan­ti­to un salario di quar­an­te­na per tut­ti, anziché il prof­it­to per pochi. Stan­do le cose come stan­no, rite­ni­amo che ad oggi non vi siano le con­dizioni per far ripar­tire le fab­briche, con la garanzia del­la tutela reale del­la vita e del­la salute dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni. E deve ces­sare la tetra buf­fona­ta delle comu­ni­cazioni ai prefet­ti, che ha per­me­s­so a cir­ca il 60% delle aziende di restare aperte in quan­to pre­sunte fun­zion­ali alla fil­iera dei set­tori essen­ziali, con pochissi­mi  con­trol­li sul­la veridic­ità delle comu­ni­cazioni azien­dali.
In una cit­tà con sig­ni­fica­tivi foco­lai nelle RSA e sul­la Cos­ta Diade­ma, chiedi­amo poi al Sin­da­co di Piom­bi­no, nel­la sua veste di pri­ma autorità san­i­taria del­la comu­nità, cosa ne pen­sa e come inten­da garan­tire, viste le scelte che si vogliono assumere,  la salute dei lavo­ra­tori e di tut­ti gli abi­tan­ti del­la cit­tà, anche in relazione all’even­tuale ria­per­tu­ra delle fab­briche. Molti  accondis­cen­dono alle pres­sioni di Con­find­us­tria, per­ché si ripar­ta subito In Toscana il Pres­i­dente Rossi sup­por­ta la Con­find­us­tria regionale per addirit­tura antic­i­pare la riparten­za di alcu­ni set­tori al 22 o al mas­si­mo al 27. Invece, siamo anco­ra nel pieno del­la Fase 1, 22.000 mor­ti e una media di 500 mor­ti al giorno, solo tra quel­li accer­tati. In Italia ( e sicu­ra­mente nel­lo sta­bil­i­men­to JSW di Piom­bi­no) non ricor­rono attual­mente le 6 con­dizioni fon­da­men­tali indi­cate dal­la OMS per il pas­sag­gio di fase nel­la lot­ta alla pan­demia; questo ci fa pen­sare che siamo ben lon­tani dal­la pos­si­bil­ità di dichiarare ter­mi­na­ta la Fase 1.

Coor­di­na­men­to Arti­co­lo 1‑Camping Cig

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