CHI Potrà BENEFICIARE DEL PROSSIMO BANDO DI INVITALIA?

Le agevolazioni per le aree industriali inesistenti

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 16 otto­bre 2015 - Con una cir­co­lare del 12 otto­bre scor­so (per leg­gere clic­ca qui) il Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co ha pub­bli­ca­to un avvi­so pub­bli­co per la selezione e l’erogazione di agevolazioni finanziarie a inizia­tive impren­di­to­ri­ali nei Comu­ni di Piom­bi­no, Suvere­to, Campiglia Marit­ti­ma e San Vin­cen­zo. Sono gli aiu­ti di cui Stile libero ha già par­la­to (https://www.stileliberonews.org/decreto-nuove-agevolazioni-per-chi-investira/).
Quin­di agevolazioni che lo Sta­to for­nisce agli impren­di­tori a fon­do per­du­to oppure in con­to inter­esse. Nel­la sostan­za l’Avvi­so pro­muove la real­iz­zazione di una o più inizia­tive impren­di­to­ri­ali  final­iz­zate al raf­forza­men­to del tes­su­to pro­dut­ti­vo locale e alla sua diver­si­fi­cazione in set­tori alter­na­tivi a quel­li dell’indotto siderur­gi­co.
Le domande di agevolazioni deb­bono essere pre­sen­tate a par­tire  dal 12 gen­naio 2016.
Sic­come un’in­dus­tria non si costru­isce in cielo ma occorre un ter­reno a vocazione pro­dut­ti­va il prob­le­ma che si pone è il seguente: “Esistono in questi Comu­ni aree sim­ili subito disponi­bili vis­to anche che tutte le aree  ex Luc­chi­ni sono pas­sate in pro­pri­età o con­ces­sione ad Afer­pi, come Stile libero ha dimostra­to (https://www.stileliberonews.org/monopolio-di-terreni-dagli-accordi-con-aferpi/)?”
La doman­da se l’era, del resto, pos­ta la stes­sa Invi­talia, ovvero la soci­età del Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co che gestisce queste inizia­tive e  che ha ded­i­ca­to alla ques­tione un capi­to­lo del prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale di  Piom­bi­no.
La rispos­ta si tro­va in un doc­u­men­to più che cred­i­bile, approva­to con un ennes­i­mo Accor­do di pro­gram­ma il 7 mag­gio 2015. Nel testo sono descritte pun­tual­mente le aree pro­dut­tive disponi­bili nei Comu­ni di Piom­bi­no, Campiglia e San Vin­cen­zo:

PIOMBINO
 A Piom­bi­no ven­gono indi­cati come  “Imme­di­ata­mente disponi­bili”:

  • Lot­ti edi­fi­ca­bili (area di Mon­tege­moli) per metri qua­drati. 53.543, di cui 26.890 inser­i­ti in pro­ce­du­ra fal­li­menta­re. Quin­di pro­prio per questo una pos­si­bil­ità conc­re­ta e imme­di­a­ta uti­liz­zazione non esiste;
  • Immo­bile del Comune di Piom­bi­no (ex One Comm): lot­to di com­p­lessivi metri qua­drati 8.548; super­fi­cie cop­er­ta (su due piani) di 3.020 metri qua­drati. Riguar­do all’immediata disponi­bil­ità c’è da dire che questo lot­to è sta­to mes­so in ven­di­ta sen­za risul­tati dal­lo stes­so Comune di Piom­bi­no;
  • Lot­to in zona IR per metri qua­drati 5.000 des­ti­nati alla costruzione di un impianto di dis­tribuzione car­bu­rante. È evi­dente che un impianto del genere non rien­tra tra quel­li finanzi­a­bili.

Ven­gono inoltre evi­den­zi­ate nel doc­u­men­to le seguen­ti altre aree di pro­pri­età del Comune e/o dell’Autorità por­tuale, des­ti­nate ad ospitare attiv­ità impren­di­to­ri­ali (indus­tria e com­mer­cio), ma la cui fruibil­ità è sub­or­di­na­ta ad inter­ven­ti di bonifi­ca e/o urban­iz­zazione:

  • Com­p­lesso inte­gra­to del­la nau­ti­ca;
  • Ambito di Gag­no;
  • Ambito di Col­ma­ta;
  • Ambito Cit­tà Futu­ra sub com­par­to C.

Dall’esame del doc­u­men­to risul­ta evi­dente che nel Comune di Piom­bi­no non ci sono ter­reni disponi­bili dal momen­to che le pos­si­bil­ità elen­cate non offrono una edi­fi­ca­bil­ità imme­di­a­ta.

CAMPIGLIA MARITTIMA
A Campiglia ven­gono indi­cati come  “Imme­di­ata­mente disponi­bili”:

  • Lot­ti edi­fi­ca­bili (area Cam­po alla Croce) per metri qua­drati 99.571, di cui metri qua­drati 13.704 inter­es­sati da peri­colosità idrauli­ca (Legge regionale 21/2012) ma uti­liz­z­abili come piaz­za­li di servizio delle attiv­ità.

Si evi­den­ziano inoltre le seguen­ti aree o edi­fi­ci di pro­pri­età del Comune des­ti­nati ad ospitare attiv­ità impren­di­to­ri­ali ma la cui fruibil­ità è sub­or­di­na­ta ad inter­ven­ti per la real­iz­zazione di opere di urbanizzazione/idrauliche o l’espletamento di pro­ce­dure:

  • Area Cam­po alla Croce super­fi­cie fon­di­aria disponi­bile pari a metri qua­drati 23.954 la cui edi­fi­ca­bil­ità è con­dizion­a­ta alla real­iz­zazione del­la vas­ca di espan­sione;
  • Edi­fi­cio del­la Cst Net Spa che si estende su una super­fi­cie di metri qua­drati 34.230 (di cui 55.588 cop­er­ti), per un vol­ume di metri cubi 87.415. La disponi­bil­ità è sub­or­di­na­ta ad una trat­ta­ti­va con la pro­pri­età e con il Comune tito­lare del dirit­to di super­fi­cie;
  • Ampli­a­men­to dell’ambito pro­dut­ti­vo Pip “La Monaca” di cir­ca metri qua­drati 82.000.

Anche a Campiglia prati­ca­mente non ci sono ter­reni disponi­bili per inter­ven­ti con­sis­ten­ti.

SAN VINCENZO
A San Vin­cen­zo sono indi­cati come imme­di­ata­mente disponi­bili nel­la la zona arti­gianale del Comune due pic­coli lot­ti entram­bi di metri qua­drati 4.469 per com­p­lessivi metri qua­drati 8.938.
Anche a San Vin­cen­zo prati­ca­mente non ci sono, quin­di, ter­reni disponi­bili.

SUVERETO
Il Comune di Suvere­to non ha comu­ni­ca­to la pro­pria situ­azione.

Questi i dati ad oggi cer­ti­fi­cati dalle stesse autorità pub­bliche che han­no fir­ma­to l’ac­cor­do di pro­gram­ma.
Per altre oppor­tu­nità tra quelle di cui si è par­la­to spes­so è la stes­sa Invi­talia che ne nega la pos­si­bil­ità.
Ad esem­pio è Invi­talia che affer­ma che  l’intervento ex legge 181/1989 non può con­tribuire all’attuazione dell’azione 2 dell’Asse II per:

  • vin­coli leg­isla­tivi nazion­ali e comu­ni­tari
  • incom­pat­i­bil­ità dei tem­pi di attuazione del prog­et­to di poten­zi­a­men­to dell’attività por­tuale con quel­li pre­visti per l’azione 3 dell’Asse II.

L’azione 2 asse II è cos­ti­tu­ito dal poten­zi­a­men­to pro­dut­ti­vo delle attiv­ità indus­tri­ali por­tu­ali volte allo sman­tel­la­men­to, alle manuten­zioni e refit­ting navale; l’azione 3 asse II riguar­da invece le mis­ure per il reimpiego anche in prog­et­ti di ricon­ver­sione.

2 risposte a “Le agevolazioni per le aree industriali inesistenti”

  1. Massimo Zucconi says:

    E’ così. Man­cano aree e quelle disponi­bili (con i lim­i­ti che l’ar­ti­co­lo mette in evi­den­za) sono incluse in zone per inse­di­a­men­ti pro­dut­tivi pre­visti nel sec­o­lo scor­so (Mon­tege­moli e Cit­tà Futu­ra, da bonifi­care, a Piom­bi­no e Cam­po alla Croce a Campiglia, in parte però con­dizion­ate da ris­chio idrauli­co!). Dal­l’e­len­co si evince che in oltre 15 anni di chi­ac­chere incon­clu­den­ti e tal­vol­ta anche di sol­di real­mente disponi­bili (anche se molti, molti meno di quel­li ripetu­ta­mente annun­ciati) non è sta­to min­i­ma­mente affronta­to il tema del­la bonifi­ca e del­la ricon­ver­sione pro­dut­ti­va del­l’im­men­so pat­ri­mo­nio dema­niale pub­bli­co del­la zona indus­tri­ale di Piom­bi­no, né quel­lo mai uti­liz­za­to per scopi indus­tri­ali, né quel­lo derivante delle cres­cen­ti dis­mis­sioni degli ulti­mi decen­ni. Questo sarebbe sta­to il nodo strate­gi­co per il rilan­cio pro­dut­ti­vo del­la cit­tà e del­la Val di Cor­nia (in stret­ta con­nes­sione con la qual­i­fi­cazione del por­to e con l’ac­qui­sizione di nuovi traf­fi­ci marit­ti­mi non solo siderur­gi­ci). Era evi­dente sin dagli anni ’90 del sec­o­lo scor­so, come chiaris­si­ma era la neces­sità di ren­dere acces­si­bile il por­to e le aree indus­traili con una autono­ma stra­da di acces­so. Tan­t’è che venne inclusa nel Piano Rego­la­tore del 1994.
    L’u­ni­ca cosa che sono rius­ci­ti a fare, gra­zie a Schet­ti­no (è così, piac­cia o non piac­cia a chi non vor­rebbe nep­pure ricor­dare la vicen­da del­la Con­cor­dia), è un canale di acces­so al por­to a ‑20 di pro­fon­dità, decine di ettari di vasche anco­ra da col­mare con dra­gag­gi e una nuo­va smisura­ta banchi­na anco­ra da ter­minare per la quale anco­ra oggi man­cano certezze sul suo effet­ti­vo uti­liz­zo. Dietro a ques­ta grande opera (che per il momen­to ha prodot­to van­tag­gi solo a chi l’ha costru­i­ta) ci sono aree anco­ra da bonifi­care, in larga misura messe nelle mani di un uni­co impren­di­tore (Cevi­tal) per piani di ricon­ver­sione molto neb­u­losi e in evi­dente ritar­do sui proposi­ti annun­ciati. Inoltre, a lavori in via di ulti­mazione, nes­suno sa dire come e quan­do si potrà real­iz­zare la stra­da e la fer­rovia di acces­so ai piaz­za­li e alle ban­chine del nuo­vo por­to. Una con­dizione che in un Paese nor­male non sarebbe nep­pure sta­ta pre­sa in esame per­ché è evi­dente che pri­ma si real­iz­zano le strade e le fer­rovie di acces­so e poi le opere por­tu­ali, o almeno con­tes­tual­mente. Ma noi siamo ital­iani e siamo anco­ra capaci (dopo innu­merevoli fal­li­men­ti) di con­cepire e real­iz­zare un inves­ti­men­to di 150 mil­ioni di euro pub­bli­ci per costru­ire un por­to in mez­zo al mare a cui non si accede. E lo chi­ami­amo mod­el­lo esem­plare di gov­er­no, anzi un nuo­vo mod­el­lo di svilup­po!!!
    Quel­lo che vedi­amo è la traduzione conc­re­ta del modo mod­er­no, veloce e inno­v­a­ti­vo di con­cepire la polit­i­ca: nes­sun appro­fondi­men­to prog­et­tuale deg­no di questo nome, sce­nari cor­ti e incon­sis­ten­ti, annun­ci su mirabi­lan­ti svolte epocali, inno­vazione anche nel ripro­porre mod­el­li desueti e fal­li­men­ta­ri e nel­lo smontare il già fat­to sen­za pro­porre nul­la di migliore. Non mi riferisco solo al ren­zis­mo, per­ché di quel­la cul­tura lui è il prodot­to e non l’au­tore. La realtà è che dietro l’in­no­vazione osten­ta­ta c’è un vuo­to enorme di pen­siero, di capac­ità di gov­er­no e di spir­i­to di servizio.
    Lo sce­nario è des­olante. L’a­bil­ità di chi sta gov­er­nan­do (si fa per dire) oggi sta solo nel saper­lo nascondere.…..e di restare a gal­la in tutte le sta­gioni e in tut­ti i fal­li­men­ti…

  2. Lirio Gentili says:

    La dis­grazia del­la Cos­ta Crociere ha mes­so in moto i Comu­ni e l’Ente por­to: arrivano sol­di per boni­fiche, incen­tivi ed altro. Il prob­le­ma è grosso dato che chi dovrebbe avere idee,i sin­daci, è com­ple­ta­mente inca­pace e tele­co­manda­to dal par­ti­to. Il mod­el­lo Piom­bi­no, come dicono gli onorevoli Pd in tv, lo dovreb­bero conoscere e ren­der­si con­to che è uno dei tan­ti dis­as­tri del­la nos­tra zona. Il par­ti­to non ave­va idee quan­do era com­pat­to ora non riescono a chi­ud­ere le finestre dalle cor­ren­ti. Il risul­ta­to sarà sem­pre lo stes­so: ZERO.
    Il prob­le­ma è quan­do si va a met­tere la famosa croce nel giorno che dovrem­mo tut­ti ragionare di più e las­cia­re stare il cuore.

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