La vittoria di Bersani ed il successo di Matteo Renzi

· Inserito in News dal territorio

Ci si può girare intorno quan­to si vuole ma la realtà dei numeri è chiara: in Toscana ha vin­to Ren­zi con un risul­ta­to supe­ri­ore alle pre­vi­sioni, in Val di Cor­nia ha vin­to Bersani con un risul­ta­to infe­ri­ore alle pre­vi­sioni. Vedremo meglio quan­do si sapran­no i dati defin­i­tivi, che ad oggi non esistono anco­ra, ma la val­u­tazione polit­i­ca dal­la quale non si può pre­scindere è che di fronte ad una alta affluen­za ed ad una larghissi­ma pref­eren­za per Bersani dichiara­ta e prat­i­ca­ta dai diri­gen­ti del PD regionale e locale i risul­tati evi­den­ziano uno stac­co amplis­si­mo. E’ perfi­no ridi­co­lo che il seg­re­tario regionale del PD Andrea Man­ci­ul­li ed il pres­i­dente del­la Regione Toscana Enri­co Rossi indi­viduino la causa nel­la ter­ri­to­ri­al­ità toscana di Ren­zi facen­do il paragone con il risul­ta­to pugliese di Ven­dola. Dimen­ti­cano che Ren­zi è il sin­da­co di Firen­ze eprimarie
che il pres­i­dente del­la Regione por­ta un nome diver­so. Un pres­i­dente che si è spe­so perfi­no con dichiarazioni nei tem­pi e nei modi almeno irritu­ali. In Val di Cor­nia il risul­ta­to migliore per Bersani è quel­lo di Piom­bi­no ma è del tut­to inutile dire che anche qui siamo di fronte ad una evi­dente dif­feren­za tra la dif­fu­sione delle dichiarazioni di pref­eren­za ester­nate dei grup­pi diri­gen­ti del PD e le pref­eren­ze uscite dalle urne.
Vedremo cosa suc­ced­erà domeni­ca prossi­ma, ma un pri­mo dato è chiaro: le pri­marie han­no ricon­fer­ma­to che men­tre la gente vuole parte­ci­pare alle scelte, cosa per­al­tro in lin­ea con tutte le prece­den­ti pri­marie, il prob­le­ma del­la rap­p­re­sen­ta­tiv­ità dei grup­pi diri­gen­ti rimane. Non solo a liv­el­lo nazionale e regionale.

 

Una risposta a “La vittoria di Bersani ed il successo di Matteo Renzi”

  1. Il tam tam tam medi­ati­co sulle pri­marie del PD è una cosa tragi­com­i­ca, il par­ti­to di Ren­zi e Bersani appog­gia un gov­er­no impos­to dai cred­i­tori deten­tori dei titoli ital­iani cioè le banche tedesche e france­si; il pro­gram­ma di gov­er­no si chia­ma “Agen­da Mon­ti” e chi­unque andrà a gov­ernare dopo le elezioni politiche lo dovrà fare nel rispet­to di tale agen­da che non prevede nes­suna ristrut­turazione del deb­ito, ma solo tagli dei servizi e tasse che ali­men­tano una reces­sione sen­za ritorno.
    PDL e PD, insieme a tut­ti gli altri par­ti­ti del­l’ar­co par­la­mentare, sono diven­tati solo fan­toc­ci, nec­es­sari a man­tenere una par­ven­za di sovran­ità nazionale di questo dis­grazi­a­to paese.
    Nel 2012 han­no chiu­so 15.000 pic­cole e medie imp­rese, nel 2013 saran­no trentami­la e il get­ti­to fis­cale ridot­to non rius­cirà mai a sal­dare il deb­ito pub­bli­co.
    Occor­reran­no altri tagli, sman­tel­la­men­to del sis­tema san­i­tario nazionale, del sis­tema pen­sion­is­ti­co .… Questi sig­nori lo san­no pren­dono solo tem­po.

Commenta il post