Le procedure ambientali non si inventano

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 17 luglio 2016 -” Sul fronte delle autor­iz­zazioni ambi­en­tali – ha spie­ga­to l’asses­sore Chiarei nel cor­so del recente incon­tro con le orga­niz­zazioni sin­da­cali– Afer­pi può avviare la mes­sa in sicurez­za dei pro­pri suoli in fun­zione del­la rein­dus­tri­al­iz­zazione”. Come dire: non ci sono prob­le­mi per le boni­fiche che deve fare Afer­pi, se vuole può par­tire quan­do vuole. La cosa è un po’ mis­te­riosa per­ché per real­iz­zare la mes­sa in sicurez­za Afer­pi deve avere l’au­tor­iz­zazione del Min­is­tero dell’ ambi­ente, che deve approvare il prog­et­to, che deve essere coor­di­na­to col prog­et­to di mes­sa in sicurez­za di Invi­talia (che non c’é) e deve far parte del prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co delle aree ex Luc­chi­ni.
Questo almeno dicono l’ac­cor­do di pro­gram­ma fir­ma­to il 30 giug­no 2015 e la legge su cui si fon­da.
Ma l’ha det­to, ancor più recen­te­mente (31 mag­gio 2016) la con­feren­za dei servizi con­vo­ca­ta al Min­istro del­l’am­bi­ente  che ha approva­to l’anal­isi di ris­chio san­i­tario ed ambi­en­tale pre­sen­ta­to da Afer­pi con due pre­scrizioni:
«A) Mis­ure di pre­ven­zione: si richiede all’Azien­da di trasmet­tere entro 30 giorni dal­la noti­fi­ca del pre­sente ver­bale un doc­u­men­to tec­ni­co iner­ente le mis­ure di pre­ven­zione attuate in cor­rispon­den­za delle aree nelle quali è sta­to evi­den­zi­a­to ris­chio. In par­ti­co­lare dovrà essere ogget­to di ver­i­fi­ca l’area Sal­da­trice rotaie in cor­rispon­den­za del­la quale è sta­to evi­den­zi­a­to un ris­chio per vapori indoor per il para­metro Ben­zene. Tale doc­u­men­to dovrà essere trasmes­so a tut­ti i parte­ci­pan­ti alla Con­feren­za di Servizi in par­ti­co­lare ad INAIL, ASL, ARPAT ed orga­niz­zazioni sin­da­cali per i pro­fili di com­pe­ten­za
B) Prog­et­to degli inter­ven­ti: si chiede all’ Azien­da di trasmet­tere entro 60 giorni dal­la noti­fi­ca del pre­sente ver­bale il prog­et­to inte­gra­to degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va e rein­dus­tri­al­iz­zazione pre­vis­to dall’ Accor­do di pro­gram­ma ai sen­si del­l’ar­ti­co­lo 252-bis del D.Lgs 152/2006 “per l’at­tuazione del Prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo nel­l’area dei com­p­lessi azien­dali di Piom­bi­no cedu­ti dal­la Luc­chi­ni in A.S.”».
Poiché la noti­fi­ca è avvenu­ta il 1° giug­no il pri­mo ter­mine è scadu­to men­tre il sec­on­do scadrà a fine luglio.
Sono dunque queste  le più impor­tan­ti infor­mazioni che avrebbe dovu­to fornire l’asses­sore Chiarei e cioè la rispos­ta alle seguen­ti domande:

  • sono sta­ti già pre­sen­tati i due doc­u­men­ti?
  • ne è sta­to pre­sen­ta­to solo uno?

La cosa non è indif­fer­ente per­ché, come affer­ma lo stes­so Comune in un recente doc­u­men­to elab­o­ra­to nel­l’am­bito del­l’avvio del­la cosid­det­ta vari­ante Afer­pi, «…Per quan­to riguar­da gli inter­ven­ti rel­a­tivi all’attuazione del piano di rein­dus­tri­al­iz­zazione di AFERPI ed alle con­nesse boni­fiche ambi­en­tali, questi ver­ran­no autor­iz­za­ti ai sen­si dell’art. 252 bis del Codice dell’Ambiente con provved­i­men­to con­giun­to del MISE e del MATTM, che ricom­pren­derà l’autorizzazione all’esercizio e alla costruzione degli impianti e delle opere con­nesse…».
Ma non è una cosa nuo­va.

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