Le regole per i servizi pubblici e le partecipate

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Il Gov­er­no ha elab­o­ra­to una inter­es­sante rac­col­ta ricog­ni­ti­va del­la nor­ma­ti­va e del­la giurispru­den­za nazion­ali e comu­ni­tarie applic­a­bili ai servizi pub­bli­ci locali.
La rac­col­ta è arti­co­la­ta in quat­tro titoli atti­nen­ti

  • all’organizzazione dei servizi pub­bli­ci locali di ril­e­van­za eco­nom­i­ca e alle fun­zioni degli enti ter­ri­to­ri­ali;
  • all’affidamento dei servizi e con­cor­ren­za;
  • alla ges­tione delle reti e soci­età a parte­ci­pazione pub­bli­ca;
  • alla rego­lazione.

È com­ple­ta­ta da tre capi­toli con­te­nen­ti la dis­ci­plina speci­fi­ca dei set­tori idri­co, trasporti pub­bli­ci locali e rifiu­ti. Il doc­u­men­to risponde all’esigenza di indi­vid­uare lo sta­to del­la nor­ma­ti­va vigente in mate­ria di servizi pub­bli­ci locali, con par­ti­co­lare rifer­i­men­to ai servizi di ril­e­van­za eco­nom­i­ca, tenen­do con­to delle più recen­ti evoluzioni nor­ma­tive e dei recen­ti giu­di­cati di cos­ti­tuzion­al­ità che han­no inciso pro­fon­da­mente su queste tem­atiche. Il lavoro di ricostruzione del­la nor­ma­ti­va, si dice nell’ Intro­duzione, ha evi­den­zi­a­to, oltre alle inevitabili dif­fi­coltà inter­pre­ta­tive, anche la neces­sità di inserire nel­la ric­og­nizione nor­ma­ti­va dis­po­sizioni che, sebbene non stret­ta­mente affer­en­ti all’ambito dei servizi pub­bli­ci locali, pre­sen­tano for­ti con­nes­sioni con il set­tore e di coor­dinare e dare coeren­za alle norme rifor­ma­tri­ci che con diver­si obi­et­tivi impat­tano sul set­tore dei SPL (è il caso ad esem­pio delle norme di rior­ga­niz­zazione del set­tore e delle norme del­la spend­ing review che definis­cono le fun­zioni degli enti locali e la pos­si­bil­ità di esercitare in for­ma coor­di­na­ta tali fun­zioni al fine di garan­tire un risparmio di spe­sa). Nel­la ric­og­nizione del­la nor­ma­ti­va ven­gono ricom­p­rese anche le dis­po­sizioni europee, che nei casi di abrogazione del­la nor­ma­ti­va statale sono diret­ta­mente applic­a­bili e inte­gra­no i vuoti dell’ordinamento inter­no (in par­ti­co­lare in tema di affi­da­men­to del­la ges­tione dei servizi pub­bli­ci di ril­e­van­za eco­nom­i­ca). La dis­ci­plina euro­pea applic­a­bile, è sta­ta ricostru­i­ta non solo in base alla nor­ma­ti­va euro­pea e ai Trat­tati, ma anche in base alla prin­ci­pale giurispru­den­za in mate­ria (sen­ten­za Teck­al per i prin­cipi dell’affidamento in house [http://www.dirittodeiservizipubblici.it/sentenze/sentenza.asp?sezione=dettsentenza&id=22], Comu­ni­cazioni sulle PPP [Part­ner­ship di tipo Pub­bli­co-Pri­va­to http://eur-lex.europa.eu/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexplus!prod!DocNumber&lg=it&type_doc=COMfinal&an_doc=2004&nu_doc=327]) , etc.). Viene anche fat­to cen­no al pac­chet­to europeo in mate­ria di appalti e con­ces­sioni anco­ra in dis­cus­sione e che avrà un sig­ni­fica­ti­vo impat­to sul­la nor­ma­ti­va in ogget­to. Il pac­chet­to europeo intro­duce per la pri­ma vol­ta una diret­ti­va in mate­ria di con­ces­sione di servizi.

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