L’imbarazzo del governo sul caso Aferpi

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ROMA 4 dicem­bre 2015 — A dif­feren­za di quan­to ha fat­to sper­are il Pres­i­dente Enri­co Rossi nel­la recente cam­pagna elet­torale per le region­ali, con l’Ac­cor­do di Pro­gram­ma e l’ac­quis­to di Luc­chi­ni da parte di Cevi­tal l’ag­o­nia di migli­a­ia di famiglie che gra­zie alle Acciaierie di Piom­bi­no han­no vis­su­to del pro­prio lavoro non è ter­mi­na­ta né purtrop­po pare chiaro quan­do ter­min­erà. Ieri a Piom­bi­no si sono svolti lo sciopero e la man­i­fes­tazione dei lavo­ra­tori procla­mati da Fim, Fiom e Uilm dopo il recente incon­tro al Min­is­tero del­lo Svilup­po Eco­nom­i­co non ha por­ta­to alcu­na conc­re­ta notizia pos­i­ti­va ma anzi ha con­fer­ma­to ritar­di ed inde­ci­sioni oltre che fornire pre­oc­cu­pan­ti ele­men­ti fino ad oggi sconosciu­ti. Cre­di­amo che su Piom­bi­no il gov­er­no sia in forte imbaraz­zo ed è forse per questo che all’in­con­tro non si è pre­sen­ta­ta il Min­istro Gui­di. Il crono­pro­gram­ma pre­vis­to sia per gli inter­ven­ti rel­a­tivi alla demolizione degli impianti ed alla boni­fiche delle aree in ques­tioni che per quel­li col­le­gati alla rein­dus­tri­al­iz­zazione (l’acquisto del forno elet­tri­co per far ripar­tire l’area a cal­do, le opere infra­strut­turali per la logis­ti­ca) appare decisa­mente dis­at­te­so. Inoltre anche l’im­peg­no finanziario di Cevital/AFERPI tan­to sbandier­a­to appare adesso rimes­so in dis­cus­sione dal fat­to che il finanzi­a­men­to del­l’­op­er­azione sarebbe su “un tavo­lo avvi­a­to con la Ban­ca Euro­pea degli Inves­ti­men­ti”. Le respon­s­abil­ità di questi ritar­di che evi­den­te­mente provocher­an­no anche il non rispet­to DSC_5581del­l’ac­cor­do di pro­gram­ma sono da imputare ovvi­a­mente ad un sogget­to impren­di­to­ri­ale “bal­leri­no” ed inde­ciso che in poco tem­po ha cam­bi­a­to più volte i pro­pri ver­ti­ci, ma anche ad un gov­er­no regionale e nazionale che “pas­sa­ta la fes­ta, gab­ba­to lo san­to” non sta por­tan­do a ter­mine quel dis­eg­no com­p­lessi­vo nec­es­sario per com­pletare l’op­er­azione: la con­ven­zione Regione-Invi­talia per la bonifi­ca, il man­ca­to com­ple­ta­men­to del por­to dove fino ad oggi sono sta­ti spe­si 120 mil­ioni di euro di denaro pub­bli­co e che neces­si­ta di ulte­ri­ori risorse che, ad oggi, non si sa chi met­terà; per finire con la 398 sul­la quale in questi anni gli annun­ci si sono spre­cati e che in realtà si vuol con­tin­uare a legare ad un’­opera inutile quan­to dan­nosa ed irre­al­iz­z­abile per buona parte del­la Toscana come l’Au­tostra­da Tir­reni­ca. Di tut­to ciò e di ogni det­taglio lega­to alla vicen­da di Piom­bi­no io e Marisa Nic­chi (nel­la foto) chieder­e­mo con­to al Gov­er­no attra­ver­so un’in­ter­rogazione par­la­mentare per­ché forse fuori dal­la Val di Cor­nia, a Roma come a Firen­ze, qual­cuno pen­sa che la vicen­da di Piom­bi­no si sia felice­mente con­clusa.
Noi invece siamo molto pre­oc­cu­pate e vogliamo tes­ti­mo­ni­are la nos­tra vic­i­nan­za ai lavo­ra­tori.

Alessia Petraglia Sen­a­trice Sel

(Foto di Pino Bertel­li)

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