L’isola d’Elba sarà zona-distretto

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PORTOFERRAIO 22 novem­bre 2015 — Sin dal­la sua nasci­ta il Comi­ta­to 2.6 ha riven­di­ca­to come nelle leg­gi nazion­ali e region­ali, nei piani e nei doc­u­men­ti di pro­gram­mazione, siano riconosciute le par­ti­co­lar­ità dovute al vivere su un’iso­la. La giun­ta del­la Regione Toscana lo ha fat­to nel­la pro­pos­ta di legge di rifor­ma san­i­taria iden­ti­f­i­can­do: “Elba zona-dis­tret­to”. Ci pare un pri­mo risul­ta­to impor­tante. Un obi­et­ti­vo prospet­ta­to dalle isti­tuzioni isolane, un pas­so in avan­ti com­pi­u­to gra­zie all’impegno del­la pres­i­dente del­la con­feren­za zonale dei sin­daci, Anna Bul­gar­e­si, e degli ammin­is­tra­tori region­ali che han­no man­tenu­to gli impeg­ni pre­si, in par­ti­co­lare l’assessore Ste­fa­nia Sac­car­di e il con­sigliere Gian­ni Ansel­mi. Indub­bi­a­mente la stra­da è anco­ra lun­ga; anche se l’isola si pre­sen­ta con il suo Prog­et­to Elba, ci saran­no infat­ti da trattare i servizi ded­i­cati all’ospedale di Porto­fer­raio, com­pre­si quel­li più spe­cial­is­ti­ci che saran­no reper­i­ti den­tro la nuo­va Asl Area vas­ta nord-ovest. Con la zona-dis­tret­to svanis­cono sia il mod­el­lo di un solo ospedale arti­co­la­to nei tre pre­si­di di Piom­bi­no, Ceci­na e Porto­fer­raio, sia le critiche del C.R.E.S.T. (Rete dei comi­tati e dei movi­men­ti toscani) che lo scor­so luglio definì il Prog­et­to Elba “asso­lu­ta­mente imp­re­sentabile e, se fos­se davvero avan­za­ta alla Regione dagli ammin­is­tra­tori elbani, ne minerebbe forte­mente la cred­i­bil­ità, espo­nen­doli forse anche al pub­bli­co ludib­rio”. In con­clu­sione, almeno sul­la san­ità, ha vin­to l’Elba che tranne qualche voce fuori dal coro, ha saputo met­tere le idee in comune e quin­di fare squadra nonché, con pro­poste legit­time e con­crete, trovare le giuste alleanze sul­la ter­rafer­ma.

Comi­ta­to 2.6

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