A MARE IL VECCHIO PROGETTO IL MINISTERO NE APPROVA UNO NUOVO

Mettere in sicurezza la LI53 per ampliare la discarica

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 10 otto­bre 2017 — Il Min­is­tero del­l’am­bi­ente ha approva­to il prog­et­to di “Mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la porzione di area su cui sorg­erà l’ampliamento del­la dis­car­i­ca” per rifiu­ti spe­ciali di Ischia di Cro­ciano pre­sen­ta­to in ulti­mo da RiMa­te­ria. Si trat­ta del­la famosa LI53 e non a caso abbi­amo det­to “in ulti­mo” dato che fin dal mag­gio 2014 Asiu era sta­ta autor­iz­za­ta ad avviare i lavori pre­visti allo stes­so scopo ed anzi era obbli­ga­ta ad iniziar­li entro quat­tro mesi. Ma da allo­ra niente è suc­ces­so.
Stile libero ha già rac­con­ta­ta la sto­ria inizia­ta nel giug­no 2013 (https://www.stileliberonews.org/si-legge-li53-ma-non-e-una-formula-chimica/) fat­ta di prog­et­ti, di revi­sione di prog­et­ti, di annun­ci di inter­es­si pri­vati mai tradot­ti in qual­cosa di con­cre­to e non la vogliamo ripetere. Ci atte­ni­amo ai tem­pi recen­ti pre­cisan­do

  • che quan­do par­liamo di LI53 par­liamo di un’area di cir­ca 16 ettari dove si trovano residui del­la lavo­razione siderur­gi­ca di diver­so genere, stoc­cati in modo incon­trol­la­to come si indi­ca nell’accordo di pro­gram­ma per la riqual­i­fi­cazione di Piom­bi­no fir­ma­to nell’aprile 2014, anch’es­so ovvi­a­mente inat­tua­to,
  • e che la mes­sa in sicurez­za per­ma­nente (soluzione alter­na­ti­va alla bonifi­ca) ogget­to dei decreti min­is­te­ri­ali del 2014 e del 2017 è l’in­sieme degli inter­ven­ti nec­es­sari per iso­lare in modo defin­i­ti­vo le fonti inquinan­ti rispet­to alle matri­ci ambi­en­tali cir­costan­ti e garan­tire così un ele­va­to e defin­i­ti­vo liv­el­lo di sicurez­za per le per­sone e per l’am­bi­ente.

RiMa­te­ria il 20 mar­zo 2017 ha rielab­o­ra­to il prog­et­to prece­den­te­mente approva­to e le sue vari­anti e, dopo aver­lo di nuo­vo riv­is­to il 2 mag­gio 2017, è oggi in pos­ses­so di un prog­et­to di mes­sa in sicurez­za che deve attuare osser­van­do 17 pre­scrizioni. Il cos­to è di 9.137.000 euro men­tre quel­lo prece­dente era di 12.271.000 euro. Nat­u­ral­mente il prog­et­to deve pas­sare al vaglio di altre autor­iz­zazioni region­ali e comu­nali.
L’in­ten­zione di RiMa­te­ria, come ebbe a dirci il pres­i­dente Vale­rio Cara­mas­si (https://www.stileliberonews.org/da-asiu-a-rimateria-porte-aperte-per-i-privati/), è quel­lo di «dis­tinguere i cir­ca 300mila metri cubi di mate­ri­ali stoc­cati, trattare e con­ferire i peri­colosi e immet­tere nel rici­clo (mis­to cemen­ta­to da offrire sul mer­ca­to) le quote pos­si­bili, offren­do per giun­ta una nuo­va dis­car­i­ca all’industria utile per 12–15 anni». E per questo ne ha già acquisi­to la con­ces­sione dema­niale.
Il prob­le­ma sono i finanzi­a­men­ti. Nat­u­ral­mente nel pas­sato le inten­zioni e gli annun­ci si sono spre­cati: uti­liz­zare parte dei 50 mil­ioni di Invi­talia stanziati per la bonifi­ca del­la fal­da, uti­liz­zare il rib­as­so del­l’ap­pal­to, che non c’é mai sta­to, di quest’­opera  (ad oggi non esiste nem­meno il prog­et­to) e chi più ne ha più ne met­ta. La sostan­za è che ques­ta parte del­l’area indus­tri­ale da bonifi­care non è sta­ta inclusa nel­l’ac­cor­do di pro­gram­ma del 30 giug­no 2015 (e non cer­to per respon­s­abil­ità del com­mis­sario stra­or­di­nario del­la ex Luc­chi­ni Piero Nar­di ma dei rap­p­re­sen­tan­ti isti­tuzion­ali locali, region­ali e nazion­ali che quel­l’ac­cor­do han­no fir­ma­to sen­za pro­porre di inserir­ci anche ques­ta porzione di ter­ri­to­rio e di finanziarne il risana­men­to) e che non c’è nem­meno un euro per finanziare la “mes­sa in sicurez­za”. E nem­meno gli introiti del­la ven­di­ta delle azioni di Asiu pos­sono essere uti­liz­za­ti per­ché essi servi­ran­no, così ha scrit­to il liq­uida­tore di Asiu Bar­bara Del Sep­pia, appun­to per chi­ud­ere la liq­uidazione e pagare i cred­i­tori.

(Foto di Pino Bertel­li)

Una risposta a “Mettere in sicurezza la LI53 per ampliare la discarica”

  1. Renzo Carletti says:

    In orig­ine l’A­SIU dove­va fare sorg­ere la nuo­va dis­car­i­ca urbana su tale area. Oggi la dis­car­i­ca prog­et­ta­ta da RiMa­te­ria non servirà per gli urbani (che van­no alla dis­car­i­ca di Gros­se­to) e non servirà se non in maniera resid­uale per le indus­trie del­la zona. COME LA DISCARICA (che si innalza sul­la geo­det­i­ca, una stra­da che accoglie chi va ver­so Piom­bi­no ed i tur­isti diret­ti alle spi­agge del­la cos­ta Est) di Ischia di Cro­ciano ACCOGLIE RIFIUTI SPECIALI INDUSTRIALI ed in segui­to accoglierà (nel­lo spazio tra le dis­cariche del­la zona) anche i PERICOLOSI sta­bili e non reat­tivi PROVENIENTI DAL MERCATO, ALTRETTANTO farà la NUOVA DISCARICA che sarà costru­i­ta sui 16 ettari! Molti dei mate­ri­ali tolti dal­la LI53 a R, andran­no ad innalzare la vec­chia dis­car­i­ca Luc­chi­ni che si tro­va a fian­co di quel­la che si sta innalzan­do. Si for­merà, par­tendo dal­l’at­tuale dis­car­i­ca, un pic­co­lo altopi­ano. RiMa­te­ria non fa e prob­a­bil­mente non farà rici­clo (altri si stan­no attrez­zan­do per fare mis­to cemen­ta­to con impianti mobili all’in­ter­no del SIN) ma il più red­di­tizio vec­chio mestiere di dis­car­i­ca per rifiu­ti spe­ciali indus­tri­ali e no! Real­iz­za dis­cariche che sor­gono sopra il riem­pi­men­to di una zona palu­dosa, vici­no agli abi­tan­ti di Col­ma­ta, dis­cariche che con­vogliano in una zona da bonifi­care altri ele­men­ti inquinan­ti prove­ni­en­ti dal mercato…per pochi posti di lavoro, grande occu­pazione di ter­ri­tori dema­niali, bloc­co di altre attiv­ità che dan­no mag­giore occu­pazione. Tut­to per rip­i­anare un deb­ito di oltre 20 mil­ioni fat­to dal­l’A­SIU (ed impianti del­l’at­tuale dis­car­i­ca com­ple­ta­mente non fun­zio­nan­ti) di cui nes­suno ha dato spie­gazione ed ha indi­vid­u­a­to le respon­s­abil­ità.

Commenta il post