Mille criticità nella gestione dell’ Asiu

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SAN VINCENZO 6 mar­zo 2015 — Pro­pos­ta di ODG del Grup­po Con­sil­iare di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na:
Richia­ma­ta la rispos­ta dell’amministratore uni­co di ASIU all’interpellanza del nos­tro grup­po con­sil­iare, pre­sen­ta­ta al Sin­da­co in data 18 Novem­bre 2014, rel­a­ti­va alla ges­tione dei rifiu­ti in Val di Cor­nia e allo sta­to finanziario dell’azienda ASIU (rispet­ti­va­mente Prot. 24772 del 18-11-2014 e Prot.26955 del 17-12-2014);
‑Con­sid­er­a­to che nelle risposte for­nite dal Pres­i­dente dell’ASIU emer­gono serie crit­ic­ità per quan­to con­cerne:
ritar­di nell’attuazione del pas­sag­gio dei Comu­ni del­la Val di Cor­nia in ATO Sud con le province di Gros­se­to, Siena e Arez­zo (pas­sag­gio con­seguente alla scelta polit­i­ca pri­va di moti­vazione ammin­is­tra­ti­va o tec­ni­ca pre­sa delle prece­den­ti ammin­is­trazioni) e incertez­za cir­ca gli effet­ti che questo pas­sag­gio avrà sulle tar­iffe del servizio di rac­col­ta e sul trat­ta­men­to dei rifiu­ti urbani;
la man­ca­ta atti­vazione dell’impianto CDR, costru­ito e mai mes­so in fun­zione dal 2007 per il quale è pre­vista, sec­on­do quan­do dichiara­to dai diri­gen­ti ASIU, l’immediata accen­sione con aumen­to dei costi di eser­cizio (362.610 euro/anno) o la resti­tuzione alla Regione dei con­tribu­ti con­ces­si pari a 1.621.667 euro;
la bas­sa e decres­cente per­centuale di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta e l’in­con­sis­ten­za di pro­gram­mi effi­caci atti alla riduzione del­la pro­duzione di rifiu­ti o cir­ca le azioni di recu­pero dei mate­ri­ali attra­ver­so il rici­clag­gio;
l’esaurimento del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano (anche per effet­to dell’ uti­liz­zo che se ne è fat­to negli anni pas­sati con con­sis­ten­ti con­fer­i­men­ti di rifiu­ti spe­ciali prove­niente da altri ter­ri­tori), sen­za che nes­sun prog­et­to sia sta­to anco­ra autor­iz­za­to per la real­iz­zazione del nuo­vo impianto;
i risul­tati neg­a­tivi del­la ges­tione dell’impianto per il trat­ta­men­to delle scorie indus­tri­ali (TAP) che ASIU ha assun­to dal 2010, con un cos­to di ges­tione nel quadri­en­nio 2010–2013 di 8.838.339 euro e un rica­vo di 4.899.365 euro da con­fer­i­men­ti di scorie siderur­giche del­la ex Luc­chi­ni, quin­di con un perdi­ta di 3,9 mil­ioni di euro in solo quat­tro anni. Sen­za con­sid­er­ate che ASIU (quin­di tut­ti i Comu­ni soci), dopo aver ril­e­va­to le azioni del Comune di Piom­bi­no nel­la soci­età TAP, si è fat­ta cari­co di cofi­nanziare, con mutui e con antic­i­pazione di cas­sa, la real­iz­zazione dell’impianto il cui cos­to com­p­lessi­vo è di cir­ca 11 mil­ioni di euro e che oggi non può più oper­are per la com­ple­ta ces­sazione dei con­fer­i­men­ti di scorie siderur­giche;
le boni­fiche delle aree con­t­a­m­i­nate del SIN di Piom­bi­no, per le quali ha rice­vu­to affi­da­men­ti diret­ti sin dal 2011 (13,5 mil­ioni di euro per la sola bonifi­ca di Cit­tà Futu­ra), ma per le quali è rius­ci­ta ad impeg­nare solo 600.000 euro
‑Con­sid­er­a­to inoltre che, con­trari­a­mente a quan­to ripor­ta­to nel­la rispos­ta, il bilan­cio di ASIU 2013, pub­bli­ca­to dal­la Cam­era di Com­mer­cio, evi­den­zia una perdi­ta d’esercizio di 521.374 euro, des­ti­na­ta a crescere negli anni a venire per i mag­giori costi di ges­tione derivan­ti dalle crit­ic­ità in prece­den­za richia­mate;
‑Con­sid­er­a­to inoltre che, nonos­tante il piano indus­tri­ale di ASIU non sia sta­to anco­ra pre­sen­ta­to nei rispet­tivi con­sigli comu­nali, l’ Ammin­is­tra­tore uni­co rilas­cia dichiarazioni per mez­zo stam­pa prospet­tan­do soluzioni improvvisate, affi­dan­do il des­ti­no di ASIU total­mente nelle mani di CEVITAL, sen­za l’e­sisten­za di un prog­et­to chiaro e accor­di sot­to­scrit­ti , ma uni­ca­mente con la richiesta/speranza che CEVITAL usi il con­glomix per il risana­men­to del­l’area indus­tri­ale;
‑Essendo asso­lu­ta­mente con­trari dall’esclusione dei con­sigli comu­nali dal dibat­ti­to su temi così impor­tan­ti e strate­gi­ci per il ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia;
‑Rite­nen­do appar­ente­mente incom­pren­si­bili, dan­nose e fal­li­men­ta­ri le scelte nel cam­po del­la ges­tione dei rifuiti, tra cui quel­la di pas­sare ad ATO sud, che il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co ha impos­to a tut­to il ter­ri­to­rio esclu­den­do sis­tem­ati­ca­mente i con­sigli comu­nali e di con­seguen­za i cit­ta­di­ni;
‑aven­do accer­ta­to gravi peri­coli per la sta­bil­ità finanziaria dell’azienda ASIU e le con­seguen­ti ricadute neg­a­tive per i cit­ta­di­ni;
Il Con­siglio Comu­nale di San Vin­cen­zo
Ravvisa la neces­sità di una traspar­ente dis­cus­sione in Con­siglio in gra­do di fornire urgen­ti ind­i­rizzi per la ges­tione dei rifiu­ti in Val di Cor­nia e per il futuro dell’ASIU con par­ti­co­lare rifer­i­men­to ai seguen­ti aspet­ti:
‑tem­pi e con­dizioni per l’avvio del­la ges­tione uni­ca del servizio di rac­col­ta e trat­ta­men­to dei rifiu­ti urbani nell’ATO Sud, scel­to come ambito ter­ri­to­ri­ale otti­male dalle prece­den­ti ammin­is­trazioni, con par­ti­co­lare rifer­i­men­to allo svilup­po del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta pro­pe­deu­ti­ca alle azioni di rici­clag­gio e alle politiche tar­if­farie pre­viste;
‑costi, tem­pi di real­iz­zazione e modal­ità di ges­tione del­la nuo­va dis­car­i­ca per i rifiu­ti urbani del­la Val di Cor­nia nell’ambito del­la più vas­ta pro­gram­mazione del’ATO Sud;
Chiede agli organi pre­posti al con­trol­lo, di ver­i­fi­care la legit­tim­ità del con­fer­i­men­to in dis­car­i­ca di rifiu­ti spe­ciali per decine di migli­a­ia di ton­nel­late sen­za una autor­iz­zazione in tal sen­so da parte dei con­sigli comu­nali dei comu­ni soci;
Invi­ta il Sin­da­co, in quan­to rap­p­re­sen­tante del Comune socio, ad esprimer­si nell’ambito dell’assemblea dei soci, per la revo­ca dell’amministratore uni­co attual­mente in car­i­ca in ASIU;
Ritiene inoltre nec­es­sario che, alla luce dei risul­tati ottenu­ti, i rap­p­re­sen­tan­ti del Comune di San Vin­cen­zo nell’Assemblea di ASIU si pro­nun­ci­no per la dis­mis­sione delle parte­ci­pazioni pub­bliche nel­la soci­età TAP, e più in gen­erale nel set­tore dei rifiu­ti spe­ciali, set­tore che non com­pete all’azien­da stru­men­tale alla ges­tione dei rifiu­ti soli­di urbani;
E soprat­tut­to impeg­na l’amministrazione a non esclud­ere in futuro, mai più, il con­siglio comu­nale dal dibat­ti­to politi­co e strate­gi­co sul­la ges­tione dei rifiu­ti e su tutte le scelte in cui il comune si ritro­va, attra­ver­so il Sin­da­co, socio di soci­età parte­ci­pa­ta o con­sorzio.

Grup­po Con­sil­iare di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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