Murzi e Giuliani aspettano l’interessamento di Cevital

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PIOMBINO 24 aprile 2015 — Ieri sera le liste civiche di San Vin­cen­zo, Suvere­to, Campiglia e Piom­bi­no si sono riu­nite in una nuo­va assem­blea pub­bli­ca per aggiornare i cit­ta­di­ni sul­la vicen­da del­la soci­età Asiu e dei rifiu­ti in Val di Cor­nia.
La ser­a­ta orga­niz­za­ta dal­la lista civi­ca Assem­blea San Vin­cen­z­i­na pres­so la salet­ta comu­nale, rap­p­re­sen­ta il ter­zo appun­ta­men­to orga­niz­za­to dalle liste civiche dopo quel­li fat­ti a Campiglia e Suvere­to, per infor­mare i cit­ta­di­ni su ciò che è accadu­to in questi anni nel­la soci­età Asiu, su cosa accadrà nei prossi­mi mesi e su ciò che i nos­tri sin­daci ci vogliono nascon­dere. L’assemblea è sta­ta aper­ta dal capogrup­po Pao­lo Ric­cuc­ci (Assem­blea San­vin­cen­z­i­na) che ha illus­tra­to le scelte che in questi anni han­no por­ta­to la soci­età ad avere il bilan­cio in pas­si­vo: dall’impianto CDR (costa­to cir­ca 4 mil­ioni) che è entra­to in fun­zione solo negli ulti­mi mesi e che pro­duce solo perdite, dall’impianto TAP costa­to 10 mil­ioni di euro e che avrebbe dovu­to vendere il Con­glomix (mate­ri­ale prove­niente dal­la lavo­razione delle scorie luc­chi­ni) e che invece non è rius­ci­to a met­tere sul mer­ca­to neanche un gram­mo del prodot­to. Un impianto TAP, che solo per stare aper­to cos­ta ai con­tribuen­ti 100.000 il mese.
Ric­cuc­ci si è poi sof­fer­ma­to sul bilan­cio Asiu che sec­on­do le ultime pre­vi­sioni è in perdi­ta di cir­ca 800.000, sul­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano che è ormai col­ma, alla rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta che sta calan­do ed è peri­colosa­mente sot­to gli stan­dard europei.
L’incontro è pros­e­gui­to con l’intervento del Sin­da­co Par­o­di che ha fat­to una panoram­i­ca sul piano indus­tri­ale pre­sen­ta­to dal­la soci­età, ai Sin­daci, per i prossi­mi tre anni. Il Sin­da­co ha defini­to la situ­azione soci­etaria allar­mante, come pre­oc­cu­pante è l’atteggiamento degl’altri Sin­daci e del pres­i­dente, nel non affrontare la ques­tione. Il piano par­la di un revamp­ing dell’impianto TAP, del­la costruzione di una nuo­va dis­car­i­ca e di inter­ven­ti di bonifi­ca, ma nel­la sostan­za ha sot­to­lin­eato il Sin­da­co non c’è una conc­re­ta soluzione e Murzi sem­bra stare alla fines­tra ad aspettare, anche lui, nell’interessamento di CEVITAL.
Han­no con­clu­so l’assemblea gli inter­ven­ti di Mari­na Ric­cuc­ci (Un’altra Piom­bi­no) e Pini Nic­colò (Comune dei Cit­ta­di­ni) che han­no evi­den­zi­a­to come ques­ta situ­azione, come altre in Val di Cor­nia, si siano deter­mi­nate anche per il deficit di democrazia che negli ulti­mi 10 anni si sta viven­do in questo ter­ri­to­rio; con i con­sigli comu­nali sem­pre più esautorati dal­la dis­cus­sione su i temi cru­ciali; dalle scelte dei Sin­daci che han­no antepos­to i pro­pri inter­es­si per­son­ali, quel­li di car­ri­era e di par­ti­to, agli inter­es­si del­la comu­nità .

Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Un’altra Piom­bi­no
Assem­blea popo­lare Suvere­to
Comune dei Cit­ta­di­ni

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