Negozi consegnino a domicilio, fabbriche chiudano

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PIOMBINO 29 mar­zo 2020 — “Sono con­vin­to — dichiara il sin­da­co di Piom­bi­no Francesco Fer­rari — che si pos­sa evitare il col­las­so eco­nom­i­co facen­do chiarez­za e per­me­t­ten­do ai com­mer­cianti di generi non ali­men­ta­ri di effet­tuare ven­di­ta al det­taglio con con­seg­na a domi­cilio, ovvi­a­mente man­te­nen­do e rispet­tan­do tutte le mis­ure di sicurez­za pre­viste.
È quel­lo che chiedi­amo al Gov­er­no che, sap­pi­amo, sta per varare un nuo­vo decre­to col quale verosim­il­mente pro­rogherà lo shut­down per altri 15 giorni: aus­pichi­amo che pos­sa essere ques­ta l’occasione per fare chiarez­za nel­la giungla nel­la quale con fat­i­ca cer­chi­amo di dis­tri­car­ci tut­ti i giorni e che al momen­to con­cede alle gran­di multi­nazion­ali di ingras­sar­si con il com­mer­cio online e, di con­tro, impedisce al negozio di vic­i­na­to, ad esem­pio, di pot­er con­seg­nare arti­coli di can­cel­le­ria nelle case in cui i nos­tri stu­den­ti stan­no, con tena­cia lode­v­ole, con­tin­uan­do le pro­prie lezioni via web.
È un modo con­cre­to per dare un servizio effi­cace alle famiglie e, soprat­tut­to, per­me­t­tere ai nos­tri com­mer­cianti di vivere, di non spre­care i prodot­ti accu­mu­lati nei mag­a­zz­i­ni, di garan­tire uno stipen­dio ai loro dipen­den­ti.
Un modo per dare una offer­ta mag­giore ai cit­ta­di­ni ma, pri­ma anco­ra, con­sen­tire a tan­ti di tornare a lavo­rare e pot­er così far final­mente fronte alle molte spese che cias­cun com­mer­ciante ha da sostenere.
I decreti ema­nati fino ad ora dal Gov­er­no non sono riso­lu­tivi e non dan­no ai com­mer­cianti un con­cre­to aiu­to per super­are questo momen­to di chiusura forza­ta; rischi­amo di non ved­er riaprire molte delle attiv­ità che han­no abbas­sato la saraci­nesca per pro­teggere la salute col­let­ti­va.
Si trat­ta di una misura non solo ragionev­ole ma addirit­tura salv­i­fi­ca. Una misura nec­es­saria e impro­cras­tin­abile. Garan­ti­amo la dis­tan­za sociale ma, al con­tem­po, per­me­t­ti­amo alle economie dei ter­ri­tori di soprav­vi­vere. Adesso”.
“Il Comune di Piom­bi­no — con­tin­ua il sin­da­co  Francesco Fer­rari — fin dal­l’inizio del­l’e­mer­gen­za Coro­n­avirus, è impeg­na­to su ogni fronte nel garan­tire e preser­vare la salute dei cit­ta­di­ni, ben oltre le nor­mali com­pe­ten­ze. Questo per­ché siamo con­vin­ti che in una crisi così dram­mat­i­ca come quel­la che sti­amo viven­do, non ci devono essere con­sid­er­azioni diverse dal­la dife­sa stren­ua del bene supre­mo che è la vita.
Le ulte­ri­ori mis­ure restrit­tive  dis­poste dal decre­to del­la Pres­i­den­za del Con­siglio dei Min­istri del­lo scor­so 22 mar­zo preve­dono, tra l’al­tro, la sospen­sione di ogni attiv­ità pro­dut­ti­va indus­tri­ale com­mer­ciale, sal­vo quelle ritenute indis­pens­abili.
La mia Ammin­is­trazione ha ritenu­to oppor­tuno scri­vere al  Prefet­to di Livorno, pur nel­la con­sapev­olez­za che la deci­sione su quali imp­rese pos­sono pros­eguire il pro­prio lavoro non sono cer­to com­pe­ten­za dei Comu­ni.
Quel­lo che ci preme è, infat­ti, sen­si­bi­liz­zare la Prefet­tura nel­la deci­sione e nel­la val­u­tazione dei cri­teri richi­esti per la pros­e­cuzione delle attiv­ità delle fab­briche pre­sen­ti nel nos­tro ter­ri­to­rio, con le con­nesse crit­ic­ità del rispet­to di quelle norme nec­es­sarie per la sicurez­za e la salute dei lavo­ra­tori, delle loro famiglie e, con­seguente­mente, di tut­ta la nos­tra comu­nità. Voglio ricor­dare che anche tra gli operai delle nos­tre indus­trie si sono già reg­is­trati casi pos­i­tivi al Covid 19.
Con­fidi­amo che il Prefet­to inter­preti in maniera restrit­ti­va i decreti pres­i­den­ziali”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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