Non accettiamo né imponiamo veti

· Inserito in Spazio aperto
Viola Ferroni

CAMPPIGLIA MARITTIMA 25 mar­zo 2019 — Le elezioni ammin­is­tra­tive si avvic­i­nano ed è chiaro che il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, insieme agli alleati e al mon­do di cen­tro sin­is­tra, deve per la pri­ma vol­ta nel­la sto­ria fare i con­ti con un elet­tora­to cam­bi­a­to, che non vota più solo per affezione ad una cer­ta ide­olo­gia polit­i­ca e che trasver­salmente val­u­ta pro­poste, pro­gram­mi e per­sone.
In questo quadro, al quale si aggiunge una destra divisa tra il Grup­po 2019 e la Lista Mar­coni, è anco­ra più impor­tante pre­sen­tar­si uni­ti, con un pro­fi­lo vin­cente e non las­cia­re agli altri temi fon­da­men­tali come la sicurez­za, lo svilup­po, il lavoro, i prob­le­mi delle imp­rese, la sin­er­gia tra pub­bli­co e pri­va­to nel lavo­rare per crescere insieme.
La ricom­po­sizione post pri­marie può avvenire in due modi: una lin­ea di taci­ta non bel­lig­er­an­za, dove la piattafor­ma scon­fit­ta assiste alla com­po­sizione del pro­gram­ma, del­la lista e del­la squadra di gov­er­no, o una lin­ea più atti­va e partecipe, capace di catal­iz­zare e molti­pli­care i 1.739 elet­tori delle pri­marie del­lo scor­so 24 feb­braio.
È con sen­so di respon­s­abil­ità che abbi­amo accolto l’invito a parte­ci­pare ai tavoli di dis­cus­sione, con­vin­ti che per lan­cia­re un mes­sag­gio effi­cace all’elettorato delle pri­marie ser­vano anz­i­tut­to con­tenu­ti, insieme alla garanzia che alcune par­ti del pro­gram­ma non resti­no un mero annun­cio elet­torale, per­ché come sem­pre, nel met­tere la fac­cia di fronte alla cit­tad­i­nan­za, serve anz­i­tut­to la capac­ità di man­tenere un pro­fi­lo di coeren­za, seri­età e riconosci­bil­ità.
Lavo­riamo e lavor­ere­mo per offrire una pro­pos­ta di mer­i­to, par­tendo dal PD ed impeg­nan­do­ci nel sosteg­no al can­dida­to sin­da­co, con le migliori idee e per­sone che potremo esprimere, non accettan­do né impo­nen­do veti e nel rispet­to del­la grande parte­ci­pazione che soltan­to un mese fa tut­ti insieme abbi­amo saputo creare; lo fare­mo sen­za snat­u­rare il nos­tro spir­i­to né rin­negare alcunché del per­cor­so che ci ha por­ta­to fin qui.

Una risposta a “Non accettiamo né imponiamo veti”

  1. Graziano Matteo says:

    Vio­la Fer­roni come non capire che il grup­po 2019 ha “costret­to la destra a divider­si”, men­tre la Sua coal­izione non c’e mai rius­ci­ta, è la lista Mar­coni che divide gli elet­tori di destra al mot­to” meglio perdere che vin­cere con dis­onore”. Dal­l’es­pe­rien­za del­la lista civi­ca Comune dei Cit­ta­di­ni, che già prat­i­ca­va “uni­ti sul pro­gram­ma indipen­den­te­mente dalle posizioni par­titiche” si è for­ma­to il nuo­vo Grup­po 2019 e, con il con­fron­to e parte­ci­pazione, val­u­ta qui ed ora vi si siano le con­dizioni per cam­biare l’am­min­is­trazione comu­nale di Campiglia M., ed ha pre­sen­ta­to Berti­ni Nico­la a sin­da­co, con le capac­ità e quali­ta per­son­ali migliori del Gup­po per real­iz­zarne il pro­gram­ma, tenen­do unite per­sone di diver­so ori­en­ta­men­to politi­co.
    Il futuro dirà come e chi avrà avu­to ragione e quali svilup­pi subi­ran­no le vicende ammin­is­tra­tive e politiche, ci si pro­va insieme a capire e a deter­minare il pro­prio futuro con sper­an­za e ten­ta­tivi.
    Ripor­to di segui­to un suo ragion­a­men­to appar­so sul­la stam­pa del 3.8.2019 sul­la coal­izione che anco­ra sostiene, dopo le pri­marie che non l’han­no vista prevalere:
    Per­ché ha per­so? «Per­ché sono sta­ta poco fur­ba e poco tat­ti­ca. Non era facile per­ché la stra­grande mag­gio­ran­za del grup­po diri­gente del par­ti­to locale ha lavo­ra­to per Tic­ciati, così come l’am­min­is­trazione e il sin­da­co, muoven­do il mon­do del­l’as­so­ci­azion­is­mo e del sin­da­ca­to che ha fat­to numeri­ca­mente la dif­feren­za. Non ho rin­nega­to la mia, sep­pur breve, sto­ria polit­i­ca pren­den­done le dis­tanze e lo rifarei altre cen­to volte, così come ho sot­to­va­l­u­ta­to la poten­za di una cam­pagna “con­tro”. Il dispi­acere più grande, però, è quel­lo di sapere che il pro­gram­ma del­la Svol­ta Buona resterà un’u­topia».
    Cor­diali salu­ti.

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