Non è vero che non ci sono proposte alternative

Riccardo Gelichi

PIOMBINO 4 novem­bre 2016 — A chi sostiene che non abbi­amo pro­poste alter­na­tive, noi prefe­ri­amo l’aggettivo “com­ple­men­tari”, alla siderur­gia, ricor­diamo che Ascol­ta Piom­bi­no ha con­seg­na­to il suo con­trib­u­to per la Cam­pagna d’Ascolto pro­mossa dall’assessore Maestri­ni pro­prio nelle sue mani e, per pos­ta, a tut­ta la Giun­ta. Tur­is­mo, edilizia e nau­ti­ca sono le parole d’ordine; quel­lo fat­to fino ad oggi è evanes­cente e sen­za strut­tura. Per il tur­is­mo si devono togliere lac­ci e lac­ci­oli dalle prece­den­ti pre­vi­sioni inat­tuate e inat­tua­bili, par­tendo dal­la Cos­ta Urbana, con gli ex Macel­li, la caser­ma ex Vig­ili del Fuo­co, l’ex Bernar­di­ni, il Cen­tro Veli­co, Palaz­zo Appi­ani, il piaz­za­le di Mari­na, il trat­to di cos­ta che arri­va fino al Por­to di Salivoli, per questi ambiti por­ti­amo pro­poste molto con­crete di uti­liz­zo per final­ità tur­is­ti­co ricettive strut­turali, apren­do alla pos­si­bil­ità di inve­stire seri­amente su questi trat­ti di cos­ta. Per noi servizi e inves­ti­men­ti di restail­ing del cen­tro urbano sono pri­or­i­tari, par­tendo da Piaz­za Dante, Cor­so Italia, Piaz­za Ver­di. Il Promon­to­rio, il Fal­cone e l’area del campino del Salivoli sareb­bero strate­gi­ci per strut­turare com­p­lessi ricettivi, con­cen­tran­do le aree sportive tutte ai Diac­cioni, miglio­ran­done la fruibil­ità gen­erale con illu­mi­nazione parcheg­gi e parchi alberati. La Cen­trale dell’Enel è un con­teni­tore nat­u­rale di attiv­ità legate alla nau­ti­ca e al dipor­tismo, insieme a quelle legate all’itticoltura e alla fil­iera del pesca­to, al pos­to del­la ven­di­ta di borse di lus­so. San Quiri­co, i Parchi e Barat­ti, sareb­bero un volano eco­nom­i­co impor­tante se pen­sati in un’ottica man­age­ri­ale, di prog­et­tazione e di ges­tione di aree comu­nali, val­oriz­zan­done scopo e autono­mia ges­tionale. Se si vuole sanare dal pun­to di vista ambi­en­tale le Fab­bric­ciane pos­si­amo solo pen­sare ad un piano di urban­iz­zazione e lot­ti­zaz­i­zone, dove si potrebbe costru­ire un ambito ecososteni­bile e pro­dut­ti­vo: sareb­bero anni di lavori e vera occu­pazione. La Cos­ta Est con­tiene anco­ra ambiti ines­plo­rati come il par­co del­la Ster­pa­ia e le aree lim­itrofe dove si potreb­bero inse­di­are attiv­ità tur­is­tiche che potreb­bero muo­vere economie anche desta­gion­al­iz­zate. Serve quin­di un grande piano di svilup­po di micro­econo­mia dif­fusa e d’imprenditorialità che solo con la nec­es­saria pro­gram­mazione, insieme alla Regione, pos­si­amo far decol­lare; bas­ta economie sudice, ques­ta è la vera diver­si­fi­cazione.

*Ric­car­do Gelichi è Por­tav­oce Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

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