Non lasciamo l’agricoltura a secco

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CAMPIGLIA 16 giug­no 2017 — Sic­c­ità e inquina­men­to sono una minac­cia per il globo e lo sono soprat­tut­to per le attiv­ità che sono a diret­to con­tat­to con la madre ter­ra, come lo è l’agricoltura.Ci sono varie opzioni per far fronte a ques­ta emer­gen­za: van­no dalle mis­ure tradizion­ali per miglio­rare le infra­strut­ture e ridurre perdite e sprechi nel sis­tema di dis­tribuzione a inno­v­a­tive soluzioni per ripristinare i baci­ni idri­ci, incre­men­tan­do i sis­te­mi nat­u­rali che regolano i flus­si dell’acqua pio­vana e l’alimentazione delle falde acquifere e miglio­ran­do il mon­i­tor­ag­gio di tut­to il sis­tema idri­co. Lo scopo è di allon­ta­nar­si dai soli­ti approc­ci e di creare dei sis­te­mi in gra­do di fron­teggia­re meglio shock, situ­azioni di stress e incertez­za.
C’è bisog­no di un cam­bi­a­men­to: polit­i­ca e soci­età civile dovran­no, per il futuro, abbrac­cia­re un nuo­vo par­a­dig­ma di ges­tione delle risorse idriche, basato su prin­cipi di sosteni­bil­ità, inclu­sione e resilienza.Ogni pic­co­lo mon­do con­tadi­no che vive e fat­i­ca oggi si tro­va nel­la Val Di Cor­nia a dover fron­teggia­re una caren­za idri­ca che mette a repen­taglio le colti­vazioni ed il lavoro di mesi, rischi­an­do il col­las­so del­la cat­e­go­ria stes­sa. La crisi idri­ca è grave: da una pri­ma dis­am­i­na sulle con­dizioni di approvvi­gion­a­men­to delle ris­erve pre­sen­ti nel­la nos­tra zona si evi­den­zia una situ­azione di estrema pre­oc­cu­pazione cir­ca la capac­ità di affrontare la sta­gione esti­va alle porte. Ma non deve essere dimen­ti­ca­to che l’acqua è essen­ziale per man­tenere in vita sis­te­mi agri­coli sen­za i quali è a ris­chio la soprav­viven­za del ter­ri­to­rio e la com­pet­i­tiv­ità dell’intero set­tore ali­menta­re. Occor­rono inter­ven­ti di manuten­zione, risparmio, recu­pero e rici­clag­gio delle acque. Il M5S Campiglia Marit­ti­ma ha pre­sen­ta­to una mozione che dis­cuterà nel prossi­mo con­siglio comu­nale, elab­o­ra­ta e illus­tra­ta insieme a Nico­la Cer­avo­lo con­sigliere sorveg­lian­za ASA e Mario Got­ti­ni con­sigliere comu­nale 5 Stelle di Piom­bi­no e mem­bro del comi­ta­to del­l’ac­qua pub­bli­ca nel­l’even­to di mer­coledì 15 giug­no a Ven­tu­ri­na Terme, riguar­do alla riqual­i­fi­cazione del­l’ac­que­dot­to Cor­nia indus­tri­ale per pro­muo­vere l’u­ti­liz­zo del­la risor­sa idri­ca a scopo agri­co­lo. L’acquedotto Cor­nia indus­tri­ale costa­to oltre 9 mil­ioni di euro, costru­ito per ridurre l’u­ti­liz­zo indus­tri­ale delle acque di fal­da e per favorire la qual­ità delle acque di bal­neazione azzeran­do gli scarichi delle acque reflue, fat­tura volu­mi al di sot­to del­la pro­gram­mazione per causa del­la crisi siderur­gi­ca.
Con­sid­er­a­to che le acque for­nite attual­mente dal sud­det­to acque­dot­to non sono idonee allo scopo agri­co­lo, richieden­do il rispet­to del DM n185/2003, rite­ni­amo che non sia ulte­ri­or­mente rin­vi­a­bile la prog­et­tazione di soluzioni tec­niche per l’e­mer­gen­za idri­ca delle aziende agri­cole nel nos­tro ter­ri­to­rio, costru­en­do un acque­dot­to che por­ti le risorse idriche nel­l’en­troter­ra del­la Val di Cor­nia. Un inves­ti­men­to che darebbe sen­so ai 9 mil­ioni di euro spe­si in prece­den­za e ren­derebbe utile un opera oggi in dis­u­so.

I con­siglieri M5S Campiglia
Daniele Fioret­ti
Cristi­na Chesi Cristi­na

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