Non sono più rifiuti urbani, sono rifiuti speciali

· Inserito in È accaduto

PIOMBINO 27 dicem­bre 2015 —  Poiché è cam­bi­a­to il gestore del servizio di rac­col­ta e smal­ti­men­to dei rifiu­ti urbani (da Asiu si è pas­sati a Sei Toscana) cam­biano anche i rifiu­ti, almeno quel­li spe­ciali assim­i­lati agli urbani: questo è il ragion­a­men­to fat­to dal Comune di Piom­bi­no il 18 dicem­bre 2015 con una delib­era del­la Giun­ta comu­nale che mod­i­fi­ca una prece­dente del Con­siglio comu­nale del 26 giug­no 2015 (già molto dis­cutibile che la Giun­ta pos­sa mod­i­fi­care una delib­er­azione del Con­siglio).
Un bel salto in sei mesi.
Ma vedi­amo di met­tere un po’ d’or­dine.
Il Comune ha approva­to il 26 giug­no il Rego­la­men­to del­la Tas­sa sui Rifiu­ti (TARI). Quest’ul­ti­ma viene paga­ta dalle uten­ze domes­tiche e non domes­tiche che pro­ducono rifiu­ti urbani e cioè

  • rifiu­ti domes­ti­ci anche ingom­bran­ti, rifiu­ti prove­ni­en­ti dal­lo spaz­za­men­to delle strade,
  • rifiu­ti di qualunque natu­ra o prove­nien­za, gia­cen­ti sulle strade ed aree pub­bliche,
  • rifiu­ti veg­e­tali prove­ni­en­ti da aree ver­di, quali gia­r­di­ni, parchi e aree cimi­te­ri­ali.

Vi sono però anche Rifiu­ti Urbani per Assim­i­lazione cioè i rifiu­ti non peri­colosi prove­ni­en­ti da locali adibiti ad usi diver­si da quel­li ad uso civile abitazione, assim­i­lati ai rifiu­ti urbani per qual­ità e quan­tità. I Comu­ni con­cor­rono a dis­ci­pli­nare la ges­tione dei rifiu­ti urbani con apposi­ti rego­la­men­ti che sta­bilis­cono in par­ti­co­lare l’as­sim­i­lazione, per qual­ità e quan­tità, dei rifiu­ti spe­ciali non peri­colosi ai rifiu­ti urbani.
Non sono assim­i­l­abili ai rifiu­ti urbani i rifiu­ti che si for­mano nelle aree pro­dut­tive, com­pre­si i mag­a­zz­i­ni di materie prime e di prodot­ti fini­ti, sal­vo i rifiu­ti prodot­ti negli uffi­ci, nelle mense, negli spac­ci, nei bar e nei locali al servizio dei lavo­ra­tori o comunque aper­ti al pub­bli­co.
A tut­t’og­gi, sono anco­ra queli del 1982 i cri­teri di assim­i­lazione sul­la base dei quali i Comu­ni pos­sono sta­bilire che, ai fini del­la rac­col­ta e del­lo smal­ti­men­to (quin­di obbli­go di con­fer­i­men­to al servizio pub­bli­co ed assogget­ta­men­to alla tar­if­fa per la ges­tione dei rifiu­ti urbani ), deter­mi­nati rifiu­ti non domes­ti­ci di prove­nien­za agri­co­la, indus­tri­ale, arti­gianale, com­mer­ciale e di servizi sono assim­i­lati agli urbani dive­nen­do rifiu­ti urbani ad ogni effet­to.
Il Comune di Piom­bi­no ave­va com­pre­so tra le uten­ze non domes­tiche almeno dal 2013

  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione,
  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: com­p­lessi siderur­gi­ci,
  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: impianti per la pro­duzione di lamiere piane,
  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: impianti per la pro­duzione di tubazioni metal­liche.

Evi­dente il rifer­i­men­to alle gran­di aziende siderur­giche e met­al­lur­giche piom­bi­ne­si.
Tra le sostanze assim­i­late ai rifiu­ti urbani veni­vano indi­cati ad esem­pio rifiu­ti di met­al­li fer­rosi e met­al­li non fer­rosi e loro leghe, man­u­fat­ti di fer­ro e tipo pagli­et­ta metal­li­ca, filo di fer­ro, spugna di fer­ro e sim­ili.
Nel dicem­bre 2015 la Giun­ta di Piom­bi­no ha cam­bi­a­to idea deci­den­do che a par­tire dal 1 gen­naio 2016 i rifiu­ti spe­ciali prodot­ti dalle uten­ze non domes­tiche di cui alle cat­e­gorie

  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: com­p­lessi siderur­gi­ci,
  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: impianti per la pro­duzione di lamiere piane,
  • Attiv­ità indus­tri­ali con capan­noni di pro­duzione: impianti per la pro­duzione di tubazioni metal­liche

non sono più assim­i­lati agli urbani e sono quin­di esclusi dalle sostanze assim­i­late ai rifiu­ti urbani. I pro­dut­tori per­tan­to dovran­no provvedere diret­ta­mente al loro smal­ti­men­to fuori dal perimetro del servizio pub­bli­co in pri­v­a­ti­va.
La moti­vazione addot­ta sca­tur­isce dal fat­to che “…dal 1° novem­bre 2015 è cam­bi­a­to il sogget­to gestore del servizio di rac­col­ta, trasporto e smal­ti­men­to dei rifiu­ti urbani dan­do quin­di avvio alle nuove modal­ità di svol­gi­men­to del servizio come volu­to dal­la legge…” e che “…la com­p­lessi­va rifor­ma oper­a­ta dal­la legge con l’is­ti­tuzione del gestore uni­co di ambito, da un lato, persegua la razion­al­iz­zazione ed il miglio­ra­men­to del servizio men­tre dal­l’al­tro, persegua l’o­bi­et­ti­vo di una pro­gres­si­va pri­va­tiz­zazione di tut­to il ciclo dei rifiu­ti…”.
Davvero poco con­vin­cente per­ché sia la clas­si­fi­cazione delle uten­ze non domes­tiche sia quel­la dei rifiu­ti urbani, rifiu­ti urbani assim­i­lati e rifiu­ti spe­ciali non han­no niente a che fare con il gestore Asiu o Sei che sia. La clas­si­fi­cazione ha a che fare con la tipolo­gia delle uten­ze e dei rifiu­ti e dunque  se i rifiu­ti prodot­ti da quelle uten­ze era­no allo­ra urbani assim­i­lati  lo sono anche ora, se non lo sono ora non lo era­no nem­meno allo­ra.
I motivi del­la “deas­sim­i­lazione” come la chia­ma il Comune di Piom­bi­no deb­bono essere altri.
Ma un altro prob­le­ma si pone.
Quei rifiu­ti sono dunque rifiu­ti spe­ciali per i quali dovran­no essere trovate soluzioni sul mer­ca­to, anche quel­lo non locale, sia che Sei con­tinui con la stes­sa polit­i­ca, molto dis­cutibile, por­ta­ta avan­ti dal Comune di Piom­bi­no e dal­la vec­chia Asiu ed ospi­ti anche i rifiu­ti spe­ciali nelle sue dis­cariche fuori del­la Val di Cor­nia per i rifiu­ti urbani sia che la nuo­va Asiu com­in­ci la sua attiv­ità di mer­ca­to ospi­tan­do rifiu­ti spe­ciali, fino­ra con­siderati rifiu­ti urbani assim­i­lati, nel­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano, anzi in quel che rimane di quel­la dis­car­i­ca.
Preved­i­bile in ogni caso che i man­cati introiti dalle tar­iffe fino­ra pagate dovran­no essere total­mente o parzial­mente ricar­i­cati sulle tar­iffe pagate dai cit­ta­di­ni.

Una risposta a “Non sono più rifiuti urbani, sono rifiuti speciali”

  1. Franca Galli says:

    Come fare­mo noi cit­ta­di­ni a capire tut­to questo e come oper­are la dif­feren­zi­a­ta in modo cor­ret­to? Torner­an­no i camion a rac­cogliere i rifiu­ti dif­feren­ziati come accade­va due anni fa alla Coop di Salivoli o anco­ra vedremo cumuli di immon­dizia ai cas­sonet­ti?

Commenta il post