Occorre uscire dal guscio e guardare oltre

· Inserito in Lettere, Vicenda Lucchini
pervenuta in redazione

PIOMBINO 28 mar­zo 2014 — Sono com­pren­si­bili le legit­time pre­oc­cu­pazioni, ma paventare, come avviene trop­po spes­so, che vi sia qual­cuno pron­to ad esultare serve solo a sti­mo­lare un’inu­tile guer­ra fra poveri.
La crisi del­l’in­dus­tria siderur­gi­ca ha un suo per­cor­so e le vicende del­lo sta­bil­i­men­to Luc­chi­ni non sono cer­ta­mente estra­nee a scelte sbagli­ate e soprat­tut­to era preved­i­bile che la situ­azione potesse arrivare al pun­to che è ora, sen­za un vero e pro­prio mira­co­lo.
Cias­cuno ha cer­ca­to di inter­pretare le cose sec­on­do la pro­pria opin­ione, ma la realtà è sem­pre sta­ta evi­dente, che l’alto­forno non avesse lun­ga vita lo sape­va­mo da tem­po, e solo l’ipote­si ara­ba ha cre­ato sper­anze. Ora siamo al dunque, può dar­si che il mira­co­lo pos­sa anco­ra avvenire, ma nel frat­tem­po serve per­lomeno una prospet­ti­va, anche se non sarà la migliore, per­lomeno qual­cosa che per­me­t­ta di evitare la chiusura defin­i­ti­va del­lo sta­bil­i­men­to.
Nel breve peri­o­do, al net­to delle migliori ipote­si, non vi sono alter­na­tive occu­pazion­ali che pos­sano coprire la perdi­ta di posti di lavoro nel­l’am­bito indus­tri­ale.
Né il tur­is­mo, né la cantieris­ti­ca da dipor­to, per­al­tro in ago­nia ovunque, tan­to meno il terziario pos­sono sop­perire alla situ­azione lavo­ra­ti­va. La prospet­ti­va delle boni­fiche deve avere un per­cor­so prog­et­tuale, altri­men­ti non avrebbe sen­so e tan­to meno cop­er­ture dal gov­er­no che al momen­to deve anco­ra esprimer­si. Nonos­tante ciò, con tutte le dif­fi­coltà del momen­to, per­lomeno gli ammor­tiz­za­tori sociali per i lavo­ra­tori del­la grande indus­tria sono garan­ti­ti, il peg­gio è per l’in­dot­to e di rif­lesso per il com­mer­cio ed i servizi che sono in ago­nia.
Ogni pos­to di lavoro per­so ha un suo peso, al di là del set­tore di apparte­nen­za. Nel frat­tem­po si deve incom­in­cia­re ad orga­niz­zare il futuro, sicu­ra­mente se vi saran­no inter­ven­ti indus­tri­ali da parte di qualche sogget­to che ha man­i­fes­ta­to inter­esse, pos­si­amo per­me­t­ter­ci di res­pi­rare.
Dopo di che incom­in­cerà una nuo­va par­ti­ta per il nos­tro ter­ri­to­rio e sen­za puz­za al naso, ma con la volon­tà di andare avan­ti cer­ta­mente qual­cosa si muoverà.
E’ ovvio che servirà una nuo­vo proces­so cul­tur­ale che ci met­ta in con­cor­ren­za con il mon­do intero, poichè ora­mai la dimen­sione è uni­ver­sale. Io ho fidu­cia e lo dico da per­sona che ha vis­su­to molti anni all’es­tero ed ha avu­to il cor­ag­gio di ritornare a casa, se si vuole si può tut­to, ma è ovvio che si deve uscire dal gus­cio e guardare oltre.

Lui­gi Cop­po­la

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