Ora la liquidatrice faccia un passo indietro

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Francesco Ferrari

PIOMBINO 10 dicem­bre 2019 — Se la liq­ui­da­trice di Asiu, Bar­bara Del Sep­pia (nel­la foto in alto a sin­is­tra), votasse pos­i­ti­va­mente al nuo­vo piano indus­tri­ale di RIMa­te­ria, di fat­to, ver­rebbe meno l’articolo del­lo statu­to del­la soci­età che dà dirit­to di veto al socio pub­bli­co.
Con­cor­do con quan­to dichiara­to dal Movi­men­to 5 Stelle di Piom­bi­no: se Bar­bara Del Sep­pia non avesse inten­zione di dare segui­to alla deci­sione dell’assemblea Asiu dovrebbe dimet­ter­si. È inutile riu­nire i sin­daci dei Comu­ni soci se poi la liq­ui­da­trice con­tin­ua a tenere fede a un manda­to con­seg­na­tole nel 2016 quan­do il quadro gen­erale, non solo politi­co, era ben diver­so. La mag­gio­ran­za di Asiu ha deciso e Bar­bara Del Sep­pia, che rap­p­re­sen­ta quel­la mag­gio­ran­za, deve rispettare quel voto. Già in pas­sato le numerose diver­gen­ze mi ave­vano por­ta­to a chiedere le sue dimis­sioni in assem­blea soci e a quel­la richi­es­ta for­male rispose che il venir meno del­la fidu­cia da parte del socio di mag­gio­ran­za l’avrebbe por­ta­ta a dimet­ter­si nonos­tante la quo­ta che detiene Piom­bi­no non fos­se suf­fi­ciente a chiedere la revo­ca. Per sos­ti­tuire l’avvocato Del Sep­pia ser­vono due terzi del­la mag­gio­ran­za e i sin­daci di Campiglia, San Vin­cen­zo e Castag­ne­to Car­duc­ci han­no con­fer­ma­to il ruo­lo del­la liq­ui­da­trice impe­den­do, di fat­to, la sos­ti­tuzione. A pre­scindere dalle quote, cre­do che per Bar­bara Del Sep­pia sia arriva­to il momen­to di fare un pas­so indi­etro.

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