Ora su monte Calvi anche due pale eoliche

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Alberto Primi

CAMPIGLIA 4 feb­braio 2018 — Il 24 novem­bre 2017 la soci­età Cave di Campiglia  ha richiesto alla Regione Toscana l’avvio del pro­ced­i­men­to di VIA (val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale) rel­a­ti­va­mente ad un prog­et­to di impianto eoli­co cos­ti­tu­ito da due pale eoliche alte 125 metri, da porre sul­la som­mità di Monte Calvi, in aderen­za alle mura del sito pro­to­stori­co e a breve dis­tan­za dal­la Roc­ca di San Sil­ve­stro (http://www.regione.toscana.it/-/progetti-sottoposti-a-procedura-di-valutazione-di-impatto-ambientale).
Poiché le pro­ce­dure per con­cedere questi per­me­s­si, gra­zie ad un pre­sun­to inter­esse strate­gi­co ener­geti­co, sono estrema­mente più veloci di quel­li per i comu­ni mor­tali, tut­to il pro­ced­i­men­to si con­clud­erà il 16 luglio 2018 vis­to che il prog­et­to è già sta­to pub­bli­ca­to il 16 gen­naio 2018 e le osser­vazioni potran­no essere pre­sen­tate fino al 15 mar­zo 2018.
Quin­di se nes­suno cercherà di oppor­si a questo ulte­ri­ore scem­pio pae­sag­gis­ti­co molto prob­a­bil­mente entro l’an­no vedremo sorg­ere le pale a “coro­n­a­men­to” di una polit­i­ca che dice di vol­ere tute­lare il pae­sag­gio e il tur­is­mo ma che di fat­to cede trop­po spes­so a spinte bar­bariche deg­ne di Atti­la.
Oltre all’idea in sé, quel­lo che scan­dal­iz­za è che men­tre si com­ple­ta­va il per­cor­so di vari­ante al Piano Strut­turale e al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co avvi­a­to per “sal­vare” il lavoro nel­la cava di Monte Calvi (pro­pri­età del­la soci­età Cave di Campiglia, il cui mag­giore azion­ista è la soci­età Berfin a sua vol­ta di pro­pri­età al 100% del­la soci­età Berrighi Costruzioni), il Comune di Campiglia, pur aven­do già in mano il prog­et­to del par­co eoli­co, ha evi­ta­to in qual­si­asi modo di far sapere ai cit­ta­di­ni cosa sta­va succe­den­do. L’am­min­is­trazione comu­nale si è lim­i­ta­ta a fare il suo stret­to dovere e ha invi­a­to alla Regione in data 2 gen­naio 2018 appro­fon­dite osser­vazioni, note e richi­este di inte­grazioni alla VIA, ma si è guar­da­ta bene dal far trapelare qual­cosa dagli uffi­ci, per cui i cit­ta­di­ni, se non infor­mati da qual­cun altro, si sareb­bero trovati di fronte alle cose fat­te e decise dal­l’al­to dal­la Regione.
In segui­to descriver­e­mo meglio il prog­et­to con tutte le omis­sioni e dub­bi di legit­tim­ità, i dan­ni che porterà a tut­to il pae­sag­gio, alle attiv­ità tur­is­tiche e ad un futuro svilup­po tur­is­ti­co del­la Val di Cor­nia.
Per ora pos­si­amo solo infor­mare chi ci legge e la stam­pa che i tem­pi sono molto stret­ti per scop­er­chiare una pen­to­la che si vol­e­va tenere ben chiusa per evitare di dis­tur­bare.

*Alber­to Pri­mi coor­di­na il Comi­ta­to per Campiglia

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