Partecipate: va in onda la peggiore politica

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 3 otto­bre 2015 — Lo spet­ta­co­lo del Pd sulle nomine nelle soci­età parte­ci­pate è des­olante, tan­to più se recita­to da col­oro che si dicono sosten­i­tori del­la democrazia e dell’innovazione. Di questo l’Italia ha bisog­no come il pane, ma è fin trop­po evi­dente che non sarà questo Pd a cam­biare il ver­so delle cose. Il ricam­bio gen­er­azionale non bas­ta sen­za una sol­i­da cul­tura del­la democrazia. Di ques­ta cul­tura è parte essen­ziale la net­ta dis­tinzione tra par­ti­ti e isti­tuzioni. I par­ti­ti dovreb­bero essere dei loro iscrit­ti, le isti­tuzioni sono di tut­ti e devono decidere solo in base all’interesse gen­erale. Per le soci­età parte­ci­pate i cri­teri base sono sem­pli­ci. Van­no man­tenute solo quelle davvero utili. Van­no scelti ammin­is­tra­tori con com­pe­ten­ze doc­u­men­tate da cur­ricu­lum, espe­rien­ze e risul­tati ottenu­ti nei set­tori che sono chia­mati a gestire. I cri­teri si deci­dono nei con­sigli comu­nali, dove ci sono mag­gio­ranze e mino­ranze, alla luce del sole. Devono essere ascoltati tut­ti i Comu­ni soci, a pre­scindere se ad ammin­is­trar­li sono sin­daci Pd o sin­daci di altri par­ti­ti e movi­men­ti. Chi ha elet­to Par­o­di Sin­da­co di Suvere­to ha dirit­to come chi­unque di dire la sua su chi dovrà ammin­is­trare le soci­età pub­bliche e per quali obi­et­tivi. In realtà se ne dis­cute solo negli organi del Pd, i loro Sin­daci rat­i­f­i­cano e i con­sigli comu­nali nep­pure ne par­lano. Par­o­di legit­ti­ma­mente protes­ta.
È così che  alla pres­i­den­za dell’Atm, soci­età che non ha più ragione alcu­na di esistere per­ché non fa più nes­sun servizio di trasporto, il Pd ha deciso di nom­inare Mac­chioni, espo­nente di quel par­ti­to sen­za espe­rien­za alcu­na nel set­tore. Han­no deciso anche che l’ex pres­i­dente di Atm Tor­lai, anch’esso Pd, dovesse restare alla vicepres­i­den­za di Tiemme (la soci­età regionale che ha ril­e­va­to i servizi di Atm), sal­vo indur­lo dopo alle dimis­sioni per con­sen­tire a Mac­chioni di suben­trare nel ruo­lo e soprat­tut­to nel com­pen­so di 24.000 euro, prob­a­bil­mente per­ché i 6.000 euro dell’ inutile Atm gli sta­vano stret­ti.
È così che al Pd han­no deciso di affi­dare a Cara­mas­si la Pres­i­den­za di Asiu (che intan­to ha accu­mu­la­to 30 mil­ioni di deb­iti nel totale silen­zio di chi sape­va) per politiche di riu­so dei rifiu­ti indus­tri­ali in sos­ti­tuzione degli iner­ti di cava, igno­ran­do che tutte le deci­sioni prese dal Pd del­la Val di Cor­nia van­no in direzione oppos­ta a quan­to dicono di vol­er fare. E sen­za con­sid­er­are che, con il pas­sag­gio del­la rac­col­ta dei rifiu­ti urbani alla soci­età regionale Sei Toscana, anche Asiu non ha più ragione di esistere.
È così che si è aper­ta una dis­cus­sione nel Pd su chi dovrà pre­siedere la Parchi (fino a pochi giorni fa data per cer­ta all’esponente Pd Tor­toli­ni), sen­za aver min­i­ma­mente affronta­to nelle sedi isti­tuzion­ali le cause vere che han­no por­ta­to alla attuali dif­fi­coltà da ricer­care, pri­ma di tut­to, nel­la man­can­za di visione dei Sin­daci Pd, nelle loro dia­tribe e a un pres­i­dente inadegua­to per la car­i­ca che gli è sta­ta affi­da­ta.
Potrem­mo con­tin­uare, ma ce n’è a suf­fi­cien­za per dire che dal Pd non arri­va il cam­bi­a­men­to. L’unica cosa che si con­sol­i­da è l’uso par­titi­co delle isti­tuzioni di tut­ti, cioè la negazione del­la democrazia.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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