UN PIANO PER L'UNIONE DI CECINA E PIOMBINO IN UN UNICO OSPEDALE

Passi avanti a Villamarina ma siamo ancora lontani

· Inserito in News dal territorio
Gianluigi Palombi

PIOMBINO 15 gen­naio 2020 — Si è svol­ta lunedì 13 gen­naio l’assemblea dei soci del­la Soci­età del­la Salute Val­li etr­usche alla pre­sen­za del­la dot­tores­sa Maria Letizia Casani, diret­trice gen­erale di Asl.
Vil­la­ma­ri­na ha bisog­no di inves­ti­men­ti e ciò è sot­to gli occhi di tut­ti, quel­lo che spes­so è meno evi­dente è il ruo­lo che la polit­i­ca locale può avere nel rag­giun­gere questo obi­et­ti­vo. La com­pe­ten­za in mate­ria è regionale ma, per garan­tire i servizi nec­es­sari al ter­ri­to­rio, è indis­pens­abile lavo­rare in rete con l’azienda e gli altri sogget­ti inter­es­sati. Questo nos­tro lavoro sta por­tan­do i pri­mi risul­tati ma siamo anco­ra lon­tani dall’obiettivo che non può cer­ta­mente pre­scindere dai finanzi­a­men­ti region­ali e da un crono­pro­gram­ma pre­ciso e pun­tuale degli inter­ven­ti da eseguire. Come spes­so abbi­amo sot­to­lin­eato, tra le molte crit­ic­ità spic­ca l’interruzione dell’attività chirur­gi­ca gine­co­log­i­ca e il ridi­men­sion­a­men­to dell’Unità oper­a­ti­va com­p­lessa di Car­di­olo­gia che, dati alla mano, è essen­ziale per i cit­ta­di­ni del nos­tro ter­ri­to­rio vista l’alta inci­den­za di malat­tie car­dio­vas­co­lari. Durante la riu­nione di ieri, la dot­tores­sa Casani ha assi­cu­ra­to che in breve tem­po la Gine­colo­gia ripren­derà piena fun­zion­al­ità e si tornerà a oper­are. Per quan­to riguar­da la Car­di­olo­gia, è la legge Bal­duzzi che impone una sola Unità oper­a­ti­va com­p­lessa per Ceci­na e Piom­bi­no sul­la base del numero di abi­tan­ti del baci­no di uten­za. Su questo tema c’è la pos­si­bil­ità di oper­are in dero­ga alla nor­ma­ti­va e richiedere una sec­on­da unità pro­prio in virtù di quei dati sul­la salute del­la popo­lazione che ne evi­den­ziano un’effettiva neces­sità. Durante ques­ta riu­nione abbi­amo sot­to­scrit­to un piano in cui l’Asl descrive gli inter­ven­ti pre­visti per Ceci­na e Piom­bi­no che ren­der­an­no oper­a­ti­va l’unione delle due strut­ture in un uni­co ospedale. Il Comune di Piom­bi­no ha sot­to­scrit­to il doc­u­men­to ma vogliamo sapere come le due strut­ture dialogher­an­no, quali servizi saran­no garan­ti­ti a Vil­la­ma­ri­na e qual è il prog­et­to per far fun­zionare l’integrazione delle due strut­ture e garan­tire ai piom­bi­ne­si l’accesso ai servizi del­la strut­tura di Ceci­na e vicev­er­sa. Il baci­no d’utenza dell’ospedale delle Val­li etr­usche è parag­o­nabile a quel­lo del nuo­vo ospedale di Livorno, con la dif­feren­za che quest’ultimo ha dei cen­tri di altissi­mo liv­el­lo a pochi chilometri: dob­bi­amo pre­tendere che il prog­et­to di unifi­cazione rispet­ti le esi­gen­ze dei ter­ri­tori e che met­ta conc­re­ta­mente in relazione le due strut­ture garan­ten­do i servizi indis­pens­abili per i cit­ta­di­ni vista anche la dis­tan­za geografi­ca dalle altre strut­ture ospedaliere. Abbi­amo chiesto di avviare un tavo­lo di lavoro mis­to tra l’azienda e l’assemblea dei soci del­la Soci­età del­la Salute al fine di elab­o­rare un effi­cace mod­el­lo di inte­grazione tra i due ospedali a par­tire dal piano pre­sen­ta­to dall’azienda. Sti­amo facen­do ciò che non è mai sta­to fat­to fino­ra: pro­teggere le esi­gen­ze del ter­ri­to­rio e far sì che siano assi­cu­rati i servizi nec­es­sari a garan­tire il dirit­to alla salute dei cit­ta­di­ni.

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