Pellati ha avallato il raddoppio della discarica

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PIOMBINO 28 set­tem­bre 2019 — RIMa­te­ria ha invi­a­to nuove inte­grazioni al pro­ced­i­men­to di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale (VIA) che il Nucleo di Val­u­tazione Regionale sta anal­iz­zan­do. Aven­do acquisi­to tale doc­u­men­tazione la riu­nione con­clu­si­va in cui il NURV dirà si o no al prog­et­to potrebbe essere con­vo­ca­ta a giorni.
Il pro­ced­i­men­to di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale ha subito con­tin­ue sospen­sioni: ogni vol­ta che i tec­ni­ci region­ali o i vari enti statali evi­den­zi­a­vano delle crit­ic­ità nel prog­et­to, RIMa­te­ria chiede­va di potere pro­durre nuovi doc­u­men­ti inte­gra­tivi che non han­no mai cam­bi­a­to il prog­et­to, han­no fat­to solo pic­coli aggius­ta­men­ti ed espos­to le stesse tesi in modo diver­so.
Men­tre le prece­den­ti inte­grazioni era­no fir­mate dal diret­tore gen­erale di RIMa­te­ria, oggi i doc­u­men­ti che chiedono l’aumento dei volu­mi fino a 2.850.000 metri cubi sono fir­mati dal nuo­vo pres­i­dente dot­tor Francesco Pel­lati! Così il nuo­vo pres­i­dente pro­pos­to da Fer­rari ha aval­la­to la neces­sità del rad­doppio del­la dis­car­i­ca, men­tre sul­la stam­pa il sin­da­co Fer­rari affer­ma­va: “non un metro cubo in più di quel­li fino ad oggi autor­iz­za­ti!”.
Il pres­i­dente da lui scel­to ha fat­to tutt’altro, ma avrebbe potu­to non fir­mare questi doc­u­men­ti? Sec­on­do noi asso­lu­ta­mente si! Invece appe­na nom­i­na­to ha fir­ma­to ed invi­a­to le inte­grazioni che gius­ti­f­i­cano un aumen­to del vol­ume del­la dis­car­i­ca per cir­ca tre mil­ioni di metri cubi.
Il sin­da­co ave­va det­to che il prog­et­to alter­na­ti­vo dove­va essere anco­ra pen­sato ed appro­fon­di­to. In realtà, non aven­do dato a Pel­lati il manda­to di chi­ud­ere la dis­car­i­ca questi si è allineato alle posizioni del­la SpA RIMa­te­ria.
Lo stes­so errore che il sin­da­co ha fat­to quan­do non ha dato nuove indi­cazioni al liq­uida­tore Bar­bara Del Sep­pia pri­ma dell’approvazione del bilan­cio 2018.
In uno dei doc­u­men­ti pre­sen­tati a inte­grazione da RIMa­te­ria, tre avvo­cati ed un ingeg­nere (pagati anche da noi attra­ver­so i Comu­ni soci) dichiara­no che Col­ma­ta e Mon­tege­moli non sono cen­tri abi­tati. Le moti­vazioni che por­tano sono del tut­to confutabili. Col­ma­ta e Mon­tege­moli sono già oggi riconosciu­ti dal rego­la­men­to urban­is­ti­co come cen­tri abi­tati e lo sono anche per il codice del­la stra­da! Col­ma­ta che inizia dalle Terre Rosse e si svilup­pa lun­go la stra­da omon­i­ma fino alla SP40 ha più di 25 fab­bri­cati e possiede già tutte le altre carat­ter­is­tiche richi­este.
Solo su una cosa RIMa­te­ria ha purtrop­po ragione su questo argo­men­to: ad oggi non esistono delibere del­la Giun­ta Comu­nale, nec­es­sarie per la definizione e delim­i­tazione come “cen­tri abi­tati” ai sen­si del codice del­la stra­da di Col­ma­ta e Mon­tege­moli.
Nei numerosi incon­tri avu­ti con il sin­da­co, oltre alla richi­es­ta dei caro­tag­gi ed al cam­bi­a­men­to d’uso del­la LI53, abbi­amo fat­to pre­sente più volte che era­no nec­es­sari tali atti for­mali, men­tre i doc­u­men­ti inviati in Regione dal sin­da­co ne era­no privi e quel­li pre­sen­ti inesat­ti.. La delib­era di Giun­ta non è mai sta­ta fat­ta, così come non sono sta­ti fat­ti i caro­tag­gi. A poco a poco stan­no venen­do al pet­tine tutte le ques­tioni che denun­ci­ava­mo da tem­po e insieme le promesse elet­torali per ora non man­tenute. Il dot­tor Pel­lati ha fir­ma­to un atto di fon­da­men­tale impor­tan­za il giorno suc­ces­si­vo il suo inse­di­a­men­to: da questo si vede qual è la vera por­ta­ta degli inter­es­si in cam­po. Il pres­i­dente di RIMa­te­ria nom­i­na­to da Fer­rari ha sostenu­to con i doc­u­men­ti inviati in Regione la pos­si­bil­ità di costru­ire una mega dis­car­i­ca su una palude, vici­no ai fos­si ed al fiume, a due pas­si dal mare, den­tro un SIN da bonifi­care dove non pos­sono essere por­tati altri rifiu­ti e accan­to alle abitazioni di Col­ma­ta e Mon­tege­moli (nei doc­u­men­ti si sostiene che non sono cen­tri abi­tati), tut­to questo è inac­cetta­bile.

Comi­ta­to Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

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