Per un pugno di voti: siamo solo all’ouverture

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PIOMBINO 27 gen­naio 2019 — Il pri­mo pas­sag­gio per l’elezione del seg­re­tario nazionale PD pre­vista per il 3 mar­zo è sta­to com­pi­u­to.
Il comi­ta­to locale che sostiene la can­di­datu­ra di Rober­to Gia­chet­ti alla seg­rete­ria nazionale del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co intende pub­bli­ca­mente ringraziare i volon­tari che nei giorni scor­si han­no con­sen­ti­to lo svol­gi­men­to del­la con­sul­tazione con­gres­suale fra gli iscrit­ti al par­ti­to nei cir­coli del­la Val di Cor­nia e all’Isola d’Elba. Un gra­zie riv­ol­giamo anche agli iscrit­ti che, in quan­tità ben supe­ri­ore alle aspet­ta­tive anche vista la ristret­tez­za dei tem­pi con i quali il nos­tro grup­po si è orga­niz­za­to, han­no espres­so la loro pref­eren­za per Gia­chet­ti che nel ter­ri­to­rio si attes­ta ad un rag­guarde­v­ole 32,52%.
L’ottimo risul­ta­to ottenu­to dal­la mozione Gia­chet­ti rap­p­re­sen­ta quegli iscrit­ti che non vogliono accor­di con il M5S e non si ver­gog­nano di quel­lo fat­to nei gov­erni a gui­da PD. Inoltre il risul­ta­to è con­se­gui­to sen­za dis­porre di par­ti­co­lari “spon­sors” politi­ci e isti­tuzion­ali e di risorse orga­niz­za­tive diverse dal­la nos­tra buona volon­tà.
A Piom­bi­no per queste pri­marie han­no vota­to 325 iscrit­ti. Nelle ultime pri­marie per la scelta del seg­re­tario nazionale nel 2017 era­no sta­ti 1.472. Se le attuali ten­den­ze venis­sero con­fer­mate, infat­ti, l’affluenza alle urne per il 3 mar­zo, sareb­bero di gran lun­ga infe­ri­ore a quel­la del 2017 (quel­la con Ren­zi) e se Nico­la Zin­garet­ti, ci auguri­amo non sia così, avesse alle pri­marie il 50% dei voti preved­i­bili con l’attuale anda­men­to del voto ai cir­coli, arriverebbe a 500mila pref­eren­ze il 3 mar­zo, il 40% di quel­li avu­ti da Ren­zi solo due anni fa (1 mil­ione e 267mila per l’esattezza). La nos­tra fed­er­azione, in queste pri­marie, ha reg­is­tra­to la più bas­sa affluen­za alle urne del­la Toscana e che, se com­para­to al recente dato del con­gres­so regionale del­lo scor­so set­tem­bre (46% di affluen­za nei cir­coli, fra i dati più alti in Toscana dove votò in media il 36,2% degli aven­ti dirit­to) evi­den­zia una scarsa pas­sione degli iscrit­ti del­la nos­tra fed­er­azione per ques­ta tor­na­ta con­gres­suale e rende scarsa­mente sig­ni­fica­ti­vo il dato com­p­lessi­vo.
Le dichiarazioni dis­cutibili e “stram­palate“ del comi­ta­to locale di Zin­garet­ti, dovreb­bero las­cia­re spazio a una rif­les­sione sui numeri lim­i­tati di parte­ci­pazione alla con­sul­tazione e di quan­to si sia assot­tigli­a­ta la con­sis­ten­za del­la forza dei cir­coli. Anche per queste ragioni non si com­pren­dono i toni enfati­ci usati dal comi­ta­to Zin­garet­ti nel comu­ni­ca­to invi­a­to alla stam­pa nei giorni scor­si. Nel comu­ni­ca­to stam­pa si è volu­to evi­den­ziare un pri­ma­to che alla data del comu­ni­ca­to assom­ma­va a 13 (tredi­ci) voti di van­tag­gio sul­la som­ma dei due can­di­dati dell’area riformista del par­ti­to, “divario” che alla fine dei con­gres­si è risul­ta­to essere di cir­ca 40 (quar­an­ta) voti. Esi­to che non con­sente in questo con­testo di così scarsa affluen­za alcun tono tri­on­fale.
Così come sin­go­lare appare il ten­ta­ti­vo di con­tes­tu­al­iz­zare local­mente la let­tura dei dati, nel momen­to in cui si dice che l’area del par­ti­to che non ha ritenu­to di appog­gia­re il mobil­i­tatis­si­mo comi­ta­to Zin­garet­ti risul­terebbe mino­ran­za nel PD del­la Val di Cor­nia. Si trat­ta di una affer­mazione che non ha fon­da­men­to nei fat­ti, trat­tan­dosi di una con­sul­tazione nazionale che non è in alcun modo vol­ta a mis­urare la con­sis­ten­za delle com­po­nen­ti del par­ti­to su base locale.
Se doves­si­mo scen­dere sul piano locale, ben più sig­ni­fica­ti­vo e appro­pri­a­to anche per la ben più sig­ni­fica­ti­va affluen­za al voto sarebbe infat­ti il rifer­i­men­to alla recen­tis­si­ma con­sul­tazione per eleg­gere il seg­re­tario regionale del par­ti­to. Che vede­va tra i can­di­dati l’ex seg­re­tario del­la fed­er­azione locale Vale­rio Fabi­ani intorno al quale si mobil­itò, con legit­ti­ma inten­sità e pas­sione, lo stes­so grup­po di sosten­i­tori (fra i quali alcu­ni ex ren­ziani del­la pri­ma ora e  larga parte delle giunte comu­nali e dei grup­pi con­sil­iari che gov­er­nano dal 2014 i Comu­ni di Piom­bi­no e Campiglia) oggi schierati per il pres­i­dente del­la Regione Lazio. In quell’occasione gli iscrit­ti si pro­nun­cia­rono con chiarez­za, con il 63% dei suf­fra­gi, a favore di Simona Bonafé, che poi vinse net­ta­mente nelle pri­marie aperte (59%) nonos­tante lo sfor­zo estremo del com­peti­tore locale e primeg­gian­do in tut­ti i seg­gi del ter­ri­to­rio con­ti­nen­tale sal­vo quel­lo di Cafag­gio. Se dunque si deve par­lare di mag­gio­ranze e mino­ranze locali sug­gerirem­mo una mag­giore aderen­za alla realtà e una let­tura ones­ta e cor­ret­ta dei dati, che dimostra­no l’esatto con­trario di ciò che si è inte­so stru­men­tal­mente affer­mare.
Quan­to all’unità del par­ti­to, anche noi la con­sid­e­ri­amo bene prezioso a mag­gior ragione alla vig­ilia di sca­den­ze elet­torali impor­tan­ti ammin­is­tra­tive ed europee, ma rite­ni­amo che essa non si costru­is­ca evo­can­dola ipocrita­mente nel­lo stes­so momen­to in cui si affer­ma una pri­mazia che non esiste all’interno del par­ti­to e men che meno nel­la soci­età.
Noi siamo inter­es­sati a par­lare ai cit­ta­di­ni che chiedono che ci si occu­pi dei loro prob­le­mi e non dei des­ti­ni indi­vid­u­ali di pochi, a uscire dalle logiche ami­cali e di fil­iera e a pre­mi­are mer­i­to, con­sen­so e com­pe­ten­za, a com­bat­tere i sovranis­mi iden­ti­tari non rip­ie­gan­do nel­la nos­tal­gia ma con la forza aper­ta dell’innovazione, del­la cul­tura e del lavoro, del con­fron­to con le forze sane e dinamiche del­la soci­età. Qui sta il sen­so del nos­tro impeg­no, nel PD e nel cen­trosin­is­tra, nel nos­tro ter­ri­to­rio e come con­trib­u­to al futuro del Paese.
Las­ci­amo ad altri l’inutile e provo­ca­to­ria esi­bizione van­i­tosa di pic­coli inservi­bili numeri e lavor­ere­mo per­ché il 3 mar­zo sia una bel­la gior­na­ta di democrazia che ren­da più forte il nos­tro par­ti­to.

Comi­ta­to Val di Cor­nia Elba per Rober­to Gia­chet­ti seg­re­tario

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