Prima Sant’Anna ora Robespierre: per cosa?

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 15 otto­bre 2014 — Il prog­et­to parte­ci­pa­ti­vo “Idee per il cen­tro stori­co” pro­pos­to dal­la Giun­ta in car­i­ca si pro­fi­la come l’ennesimo spre­co di risorse per non fare niente. Nell’assemblea l’assessore Battaglia ha spie­ga­to, con un lin­guag­gio incom­pren­si­bil­mente acca­d­e­mi­co, che con un pri­mo incar­i­co di 3.000 euro il Comune ha affida­to alla soci­età Robe­spierre (che gestisce la comu­ni­cazione polit­i­ca di molte isti­tuzioni sen­e­si a gui­da PD) il com­pi­to di richiedere alla Regione altri finanzi­a­men­ti per avviare un “per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo” a Campiglia. La soci­età Robe­spierre è sta­ta indi­vid­u­a­ta, sen­za selezione, con una deter­mi­na diri­gen­ziale del 2013, per “attiv­ità di pro­mozione del cen­tro stori­co” che è cosa ben diver­sa dal “per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo”.
Ricor­diamo ai cit­ta­di­ni che di sol­di pub­bli­ci per attiv­ità di ricer­ca, pro­mozione e parte­ci­pazione il nos­tro Comune in questi anni ne ha già spe­si molti. Nel 2012, insieme agli altri Comu­ni del­la Val di Cor­nia, affi­darono un incar­i­co all’ Uni­ver­sità Sant’Anna di Pisa per 250.000 euro per far­ci dire quali sono le poten­zial­ità del nos­tro ter­ri­to­rio; al momen­to non si sa quale inizia­tive ne sono derivate. Alcu­ni anni fa han­no affida­to lo stu­dio per il miglio­ra­men­to del museo del Lavoro; non si sa che fine abbia fat­to.
Inoltre sono sta­ti spe­si mil­ioni di euro (la Giun­ta non ha mai chiar­i­to quan­to sia sta­ta la spe­sa effet­ti­va tra Cir­con­dario e Comu­ni) per redi­gere il piano strut­turale e il rego­la­men­to urban­is­ti­co dei comu­ni di Campiglia, Suvere­to e Piom­bi­no: un prog­et­to dura­to nove anni che avrebbe dovu­to essere (quel­lo sì) parte­ci­pa­ti­vo e che, invece, ha vis­to resp­in­gere la stra­grande mag­gio­ran­za delle osser­vazioni pre­sen­tate da asso­ci­azioni, cit­ta­di­ni e forze politiche, molte delle quali pro­prio rel­a­tive alla riv­i­tal­iz­zazione del cen­tro stori­co. Il risul­ta­to è sta­to che intorno al cen­tro stori­co sono sta­ti pre­visti anco­ra nuovi allog­gi , una lot­tiz­zazione di RTA sot­to la Roc­ca di Campiglia e un nuo­vo alber­go di 60 posti let­to. Non c’è, invece, nes­suna conc­re­ta pro­pos­ta per risol­vere il prin­ci­pale prob­le­ma del bor­go di Campiglia: il suo pro­gres­si­vo spopo­la­men­to.
Ricor­diamo infine ai cit­ta­di­ni che l’amministrazione che ha affida­to alla soci­età Robe­spierre un incar­i­co per un non meglio pre­cisato per­cor­so di promozione/partecipazione è la stes­sa che sostiene che la pro­mozione tur­is­ti­ca andrebbe fat­ta con tut­ti i Comu­ni e gli oper­a­tori tur­is­ti­ci del­la Val di Cor­nia. Addirit­tura han­no ven­ti­la­to la cos­ti­tuzione di un’atra soci­età pub­bli­ca. Non ser­vono com­men­ti.
Pre­mes­so che la lista Comune dei Cit­ta­di­ni è sem­pre dis­pos­ta a qual­si­asi inizia­ti­va che coin­vol­ga i res­i­den­ti alla parte­ci­pazione delle scelte di un comune, invi­ti­amo il Sin­da­co a rivedere le osser­vazioni e le pro­poste che sono state fat­te al RU a suo tem­po e vedrà che tro­verà molte delle risposte che ser­vono per il cen­tro stori­co. Non cos­ta nul­la.

Lista civi­ca Comune dei Cit­ta­di­ni

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