Pericolo a dicembre per addetti alla mensa Aferpi

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 15 novem­bre 2017 — Sono una trenti­na i dipen­den­ti del­la Serenis­si­ma azien­da che for­nisce i pasti ai lavo­rarori Afer­pi. Trapela che se entro il 31 dicem­bre non gli sarà con­ces­sa la cas­sa inte­grazione o un pro­l­unga­men­to del­la sol­i­da­ri­età sarà anco­ra un altro macel­lo sociale nel­la Val di Cor­nia. La Serenis­si­ma lascerebbe l’ap­pal­to e quin­di licen­zierebbe tut­ti i dipen­den­ti così che i lavo­ra­tori perdereb­bero sia il lavoro che gli ammor­tiz­za­tori sociali. Ci attende un futuro sem­pre più buio, quin­di l’u­ni­co spi­raglio è l’in­ter­ven­to del­la Regione vis­to la vicen­da Afer­pi. Alla men­sa un cuo­co guadagna cir­ca 1.000 euro net­ti al mese. Qua­si tut­ti gli addet­ti alla men­sa e alla dis­tribuzione dei pasti sono donne imp­ie­gate part-time con uno stipen­dio medio di 450 euro che può vari­are  sec­on­do le ore di lavoro. Chiedi­amo un inter­ven­to di tutte le isti­tuzioni sia locali che region­ali per pot­er risol­vere un prob­le­ma che colpisce in mag­gior ragione lavo­ra­tri­ci che spes­so han­no dif­fi­coltà ad arrivare alla fine del mese
Anco­ra una vol­ta dici­amo che devono par­tire le boni­fiche per dare respiro ai lavo­ra­tori del­l’in­dot­to come quel­li del­la men­sa e che il gov­er­no deve decider­si una vol­ta per tutte dato che  esistono anche Piom­bi­no e i suoi lavo­ra­tori

Usb Piom­bi­no

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