Piombino ovvero il festival degli annunci
ROMA 27 marzo 2017 — “Nel 2014 il Ministero dello sviluppo aveva valutato come affidabili l’offerta e il piano di rilancio delle acciaierie di Piombino avanzati dal gruppo algerino Cevital e dall’imprenditore Issad Rebrab. Dovevano esserci garanzie piene sia sull’occupazione che sui 400 milioni di euro di investimenti. Invece si addensano ombre pesanti sulle sorti di un polo produttivo che fino agli anni ’90 era un’eccellenza della nostra siderurgia”. Lo dicono i deputati M5S Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, e Davide Crippa, assieme al consigliere regionale Cinquestelle Giacomo Giannarelli, nel giorno del tavolo al Mise tra governo e Cevital circa le sorti delle acciaierie toscane.
Di Maio e Crippa hanno depositato un’interrogazione per stimolare il governo a “tutelare gli interessi dell’Italia, dei lavoratori e di un territorio in grave crisi economica”. I portavoce commentano: “Deve essere rispettato il contratto di cessione aziendale, nel caso in cui si verificassero inadempienze da parte dell’investitore, per il mantenimento dei livelli occupazionali e per la realizzazione e completamento delle infrastrutture logistics”.
Giannarelli, dal canto suo, rincara: “Siamo al festival degli annunci. Rebrab ha certo le sue colpe, ma come definire, se non incapace e opportunista, chi gioca sulle parole mentre gli eventi consegnano a un dramma sociale 4mila famiglie? Tutti sanno che le bonifiche sono propedeutiche a ogni serio intervento: appena entrati in Consiglio regionale abbiamo chiesto cosa stessero facendo Regione Toscana e Governo sulla questione e l’ultima risposta, arrivata il 9 marzo scorso, ci dice che i 50 milioni sbandierati sono un esercizio di futurologia. Il Cipe avrebbe assegnato questi soldi alla Regione per le bonifiche, ma finora neanche un euro è stato utilizzato”.
“Nel frattempo i milioni sono già diventati 47, perché il Governo ne ha distratti tre per una giustificazione in puro politichese: l’adesione al programma CIPE ‘Azioni di Sistema’. E secondo la convenzione sulle bonifiche tra Regione e Invitalia, gli interventi non finiranno prima del 2021. Il ministero dello Sviluppo economico — chiudono i portavoce M5S — non può più tergiversare e deve accelerare ogni intervento di messa in sicurezza e bonifica a Piombino”.
Area Comunicazione M5S Camera