Poggio all’Agnello: maggioranza sì, minoranza no

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PIOMBINO 7 giug­no 2016 — Approva­ta in con­siglio comu­nale Piom­bi­no la delib­era di avvio del pro­ced­i­men­to di vari­ante per il com­p­lesso ricetti­vo di Pog­gio all’Agnello, pro­pos­ta e pre­sen­ta­ta dal­l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca Car­la Maestri­ni. L’at­to ha ottenu­to il via lib­era con i voti favorevoli del PD men­tre han­no espres­so voto con­trario Movi­men­to 5 Stelle, Fer­rari sin­da­co Forza Italia, Rifon­dazione Comu­nista, la lista “Un’al­tra Piom­bi­no”. Usci­to al momen­to del voto Ric­car­do Gelichi di Ascol­ta Piom­bi­no.
Come ha spie­ga­to nel­la sua pre­sen­tazione l’asses­sore Maestri­ni, la strut­tura, un com­p­lesso agri­co­lo di gran­di dimen­sioni recu­per­a­to e ristrut­tura­to in anni recen­ti e avvi­a­to all’at­tiv­ità tur­is­ti­ca nel 2011, è attual­mente for­ma­to da 202 unità com­p­lessive e offre 711 posti let­to. L’in­ter­ven­to di ricon­ver­sione fun­zionale del com­p­lesso è sta­to real­iz­za­to con un inves­ti­men­to di 45 mil­ioni di euro da parte del­la Soci­età Immo­bil­iare Milanese 2006 srl e prevede­va esclu­si­va­mente fun­zioni ricettive.
Con l’ap­provazione del­l’at­to, si dà for­mal­mente avvio al pro­ced­i­men­to di vari­ante, accoglien­do la richi­es­ta del­la soci­età immo­bil­iare di muta­men­to d’uso parziale a fini res­i­den­zialI per una porzione cor­rispon­dente al 40% cir­ca del­la super­fi­cie com­p­lessi­va del­la strut­tura, pari a 108 unità ricettive.
La richi­es­ta è fon­da­ta soprat­tut­to su moti­vazioni di ordine eco­nom­i­co (perdite ges­tion­ali notevoli dopo cir­ca 5 anni di eser­cizio da parte del­la soci­età) con una situ­azione finanziaria defici­taria. La soci­età ha pro­pos­to all’Amministrazione di man­tenere atti­va la strut­tura attra­ver­so la trasfor­mazione di una parte del­la Res­i­den­za Tur­is­ti­co Alberghiera in unità abi­ta­tive da des­ti­nar­si alla ven­di­ta, al fine di recu­per­are nuove risorse finanziarie nec­es­sarie alla pros­e­cuzione dell’attività di ges­tione del com­p­lesso tur­is­ti­co e dei liv­el­li occu­pazion­ali.
“Con quest’at­to abbi­amo volu­to soprat­tut­to scon­giu­rare la chiusura di ques­ta attiv­ità – ha det­to l’asses­sore Maestri­ni – che rap­p­re­sen­ta un grande val­ore aggiun­to sul nos­tro ter­ri­to­rio e che ha per­me­s­so la real­iz­zazione di molte inizia­tive impor­tan­ti, tra le quali anche gli Europei di nuo­to del 2012, garan­ten­do dei servizi di qual­ità dal pun­to di vista del­l’of­fer­ta tur­is­ti­ca.”
Maestri­ni ha fat­to rifer­i­men­to inoltre al ver­sa­men­to del “con­trib­u­to stra­or­di­nario” pre­vis­to dal­la leg­is­lazione vigente e alla real­iz­zazione, a parziale scom­puto del sud­det­to con­trib­u­to stra­or­di­nario, di una nuo­va via­bil­ità di acces­so alla strut­tura medi­ante un inter­ven­to di adegua­men­to del­la via­bil­ità poderale esistente. “Ques­ta nuo­va via­bil­ità con­sen­tirà di lib­er­are l’abitato di Pop­u­lo­nia stazione dal traf­fi­co diret­to a Pog­gio all’Agnello che, nel peri­o­do esti­vo, pro­duce dis­a­gi e crit­ic­ità per i res­i­den­ti del­la frazione.” ha det­to l’asses­sore.
Il dibat­ti­to che si è svilup­pa­to di segui­to tra le fila delle oppo­sizioni ha evi­den­zi­a­to il ruo­lo avu­to in ques­ta vicen­da dal con­tenzioso anco­ra pen­dente dal 2012 nei con­fron­ti del Comune con­tro la man­ca­ta attuazione del­la pre­vi­sione con­ven­zionale di con­ces­sione di una spi­ag­gia attrez­za­ta nel gol­fo di Barat­ti a servizio del com­p­lesso ricetti­vo. “O siamo con­vin­ti di aver ragione – ha det­to il con­sigliere Fer­rari del­la lista Forza Italia – oppure si dove­va trovare un modo per evitare quel giudizio”. Opin­ione con­di­visa anche da Ric­car­do Gelichi e dal Movi­men­to 5 Stelle. Pasquinel­li del M5S ha sot­to­lin­eato anche il fat­to che nel­la con­ven­zione fir­ma­ta tra la soci­età e il Comune non ci sia alcu­na clau­so­la sociale che impeg­ni a man­tenere i liv­el­li occu­pazion­ali attuali. Critiche inoltre anche da parte di Rifon­dazione comu­nista e “Un’al­tra Piom­bi­no” per una scelta che por­ta alla trasfor­mazione in sec­onde case di strut­ture ricettive tur­is­tiche.
La repli­ca del PD, da parte di Bruna Geri, si è incen­tra­ta sul­l’im­por­tan­za di un inter­ven­to edilizio sostenu­to da una cor­da­ta eco­nom­i­ca molto impor­tante, con la parte­ci­pazione di Anti­nori, che meri­ta di essere sal­va­to.
“Oggi la strut­tura non riesce a coprire i costi d’im­pre­sa e di ges­tione – ha det­to la Geri – e questo è un dato di fat­to. Nel caso di perdi­ta del con­tenzioso l’am­min­is­trazione comu­nale avrebbe rischi­a­to di perdere 9 mil­ioni di euro, un altro dan­no per la col­let­tiv­ità. C’è una richi­es­ta di cam­bio d’u­so in quo­ta parte che è pre­vista dal­la legge e che non prevede mod­i­fiche vol­u­met­riche. In questo modo si risolve un prob­le­ma di traf­fi­co veico­lare vis­su­to pesan­te­mente dagli abi­tan­ti. Il quadro gen­erale è questo ed è questo che dob­bi­amo tenere pre­sente per val­utare com­p­lessi­va­mente la scelta fat­ta. Dob­bi­amo dare risposte assumen­do­ci delle respon­s­abil­ità. E ques­ta ci sem­bra la rispos­ta più equi­li­bra­ta e gius­ta per il bene comune.”
La delib­era rimar­rà in pub­bli­cazione per 60 giorni, dopodichè potrà tornare in con­siglio comu­nale per la sua adozione.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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