Porto da volano di sviluppo a cattedrale nel deserto

· Inserito in Spazio aperto
Stefano Ferrini

PIOMBINO 19 feb­braio 2019 — Abbi­amo un por­to dalle enor­mi poten­zial­ità, sul quale sono sta­ti spese svari­ate centi­na­ia di mil­ioni da parte del­la Regione Toscana ed anco­ra non rius­ci­amo ad avere i risul­tati in ter­mi­ni di nuove imp­rese e rel­a­tivi nuovi posti di lavoro che ci atten­de­va­mo. Ci sono imp­rese che vi lavo­ra­no, come la Com­pag­nia Por­tu­ali, le agen­zie marit­time o i piloti solo per fare alcu­ni esem­pi, che han­no bisog­no di traf­fi­ci per crescere. Dopo la fir­ma dei pro­to­col­li di inte­sa del 30 novem­bre tra Regione, Comune, Autorità Por­tuale e le aziende Piom­bi­no Indus­trie Marit­time (PIM) e Gen­er­al Elec­tric (BHGE), con i quali si indi­vid­u­a­vano anche gli stru­men­ti per met­tere in pie­di tutte le azioni nec­es­sarie per far par­tire gli inves­ti­men­ti indi­can­do tem­pi e ruoli cer­ti tra i vari sogget­ti pro­tag­o­nisti, tut­to appare nuo­va­mente fer­mo. Si legge dai media locali che PIM par­tirà, non a feb­braio ma prob­a­bil­mente a giug­no, ma non si capisce di chi siano le respon­s­abil­ità di tale ritar­do che si som­ma a quel­lo di oltre due anni dopo che fu delib­er­a­ta l’an­tic­i­pa­ta occu­pazione da parte del­l’Au­torità Por­tuale. Su BHGE invece non si han­no notizie. Infine ricor­do che quan­do ero asses­sore anche altre imp­rese di vari set­tori ave­vano man­i­fes­ta­to la loro volon­tà di inse­di­ar­si sul ter­ri­to­rio uti­liz­zan­do il por­to ed i suoi servizi ma ad oggi, almeno da quel­lo che si può leg­gere, non abbi­amo notizie al riguar­do. I tavoli tec­ni­ci e politi­ci indi­vid­uati dai pro­to­col­li di inte­sa per mon­i­torare la situ­azione ed affrontare rap­i­da­mente le prob­lem­atiche che pos­sono emerg­ere sono sta­ti dunque atti­vati? Ad esem­pio, sul tema dei sot­toservizi (ener­gia, acqua, tele­fo­nia, ecc.) si è final­mente chiar­i­to chi deb­ba far cosa ed entro quan­do e le esi­gen­ze tec­niche delle imp­rese sono state prese in con­sid­er­azione dai tavoli e si è imposta­to un piano per affrontar­le, oppure siamo anco­ra a tre mesi fa? Per questo abbi­amo pre­sen­ta­to, con il capogrup­po di Spir­i­to Libero Daniele Mas­sar­ri, un ordine del giorno per la prossi­ma riu­nione del  Con­siglio Comu­nale per far chiarez­za e spin­gere una ammin­is­trazione comu­nale che, almeno dal­l’ester­no, ma ci auguri­amo di essere smen­ti­ti, appare fer­ma ed in atte­sa su questi temi, quan­do invece occor­rerebbe una pres­sione con­tin­ua affinché tut­ti i sogget­ti coin­volti facessero la loro parte. Il Comune di Piom­bi­no quin­di chie­da una con­vo­cazione urgente dei sud­det­ti tavoli per imprimere una accel­er­azione indis­pens­abile per un por­to che da volano di svilup­po rischia di essere una cat­te­drale nel deser­to. La diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca non può essere uno slo­gan buono solo in cam­pagna elet­torale, occorre perseguir­la in ogni momen­to con tut­ti gli stru­men­ti pos­si­bili se vogliamo dare svilup­po a ques­ta cit­tà.

*Ste­fano Fer­ri­ni è Seg­re­tario di Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

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