Prevenire è meglio che curare

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 17 otto­bre 2014 — Gli even­ti atmos­feri­ci avvenu­ti negli ulti­mi giorni in Italia e nel nos­tro ter­ri­to­rio mostra­no con tut­ta la forza delle immag­i­ni che il nos­tro paese non anco­ra ha mat­u­ra­to la cul­tura del­la pre­ven­zione e del­la pro­gram­mazione dei rischi idro­ge­o­logi­ci.
I fat­ti di Gen­o­va sono esem­pi ecla­tan­ti: lì si è costru­ito dove non si pote­va costru­ire o si è inter­ra­to un fiume sen­za preved­erne le con­seguen­ze, ma fenomeni di incu­ria e man­ca­ta pro­gram­mazione di intereven­ti di mes­sa in sicurez­za esistono anche nel nos­tro ter­ri­to­rio. Ormai ogni anno si ha notizia di allaga­men­ti di abitazioni e scant­i­nati, di strade divelte dall’acqua, di campi alla­gati e di inon­dazioni; spes­so gli ammin­is­tra­tori locali si rifu­giano dietro la ormai nota scusa del­la “bom­ba d’acqua” , cioè di un even­to atmos­feri­co impreved­i­bile che ha con­cen­tra­to una enorme quan­tità d’acqua in poche ore. Ammes­so che è ormai innega­bile che gli even­ti atmos­feri­ci si man­i­fes­tano con una vio­len­za inusuale per i nos­tri ter­ri­tori, questo non soll­e­va i nos­tri ammin­is­tra­tori dalle loro respon­s­abil­ità, anzi pro­prio per­ché sono even­ti ormai ripetu­ti e conosciu­ti, anco­ra più forte dovrebbe essere l’impegno per pre­venire e per pro­gram­mare la mes­sa in sicurez­za del ter­ri­to­rio. Il nos­tro com­pren­so­rio è a forte ris­chio idro­ge­o­logi­co, lo è sem­pre sta­to, ma la vio­len­za degli even­ti atmos­feri­ci degli ulti­mi anni, sol­lecita la pre­oc­cu­pazione di tut­ti gli abi­tan­ti a chiedere un piano urgente di opere di mes­sa in sicurez­za da parte delle isti­tuzioni.
In alcu­ni casi occor­rono impor­tan­ti opere idrauliche di cui un pic­co­lo comune non può far­si cari­co, ma in altri ‚che ne sono la mag­gio­ran­za, si trat­ta di nor­male manuten­zione di argi­ni e fos­si stradali del ter­ri­to­rio comu­nale. Ques­ta estate abbi­amo vis­to tut­ti come si pre­sen­ta­vano molte strade prin­ci­pali e non, del comune di Campiglia mma: argi­ni con veg­e­tazione dila­gante e i fos­si nat­u­ral­mente in egual misura strari­pan­ti di erba. Ques­ta situ­azione oltre ad essere un pes­si­mo seg­nale per i tur­isti che han­no vis­i­ta­to le nos­tre zone, han­no rap­p­re­sen­ta­to un peri­co­lo per il traf­fi­co di veicoli, osta­colan­do la vis­i­bil­ità. Fini­ta l’estate, l’incuria si è trasfor­ma­ta in peri­co­lo idrauli­co: le fos­se sporche al pri­mo acquaz­zone si sono riem­pite trasfor­man­do la car­reg­gia­ta in un vero e pro­prio fiume (vedi esem­pio stra­da Suvere­tana o Cal­danelle).
La nos­tra lista civi­ca pre­sen­terà un’interpellanza per chiedere al Sin­da­co quale sia sta­to lo sta­to dei dan­ni delle recen­ti piogge e quale sia lo sta­to di pro­gram­mazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za del ter­ri­to­rio.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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