L'AUTORITA' PORTUALE APPROVA UN PIANO TRIENNALE PIU' CHE MOBILE

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PIOMBINO 6 mar­zo 2020 — L’Au­torità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale (da ora in poi Autorità por­tuale) ha approva­to il Bilan­cio di pre­vi­sione 2020. Di esso fa parte il Pro­gram­ma tri­en­nale delle opere 2020 – 2022 che dovrebbe essere l’ele­men­to di pro­gram­mazione tri­en­nale sia per la manuten­zione delle opere esisten­ti sia per il finanzi­a­men­to e la real­iz­zazione delle nuove.
Già Stile libero Idee dal­la val di Cor­nia il 26 mar­zo 2019 con l’ar­ti­co­lo Lo slit­ta­men­to pro­gres­si­vo dei lavori por­tu­ali ave­va ril­e­va­to che la let­tura dei piani pluri­en­nali ed annu­ali, approvati ogni anno, da molti anni, pri­ma dall’Autorità por­tuale di Piom­bi­no e poi da quel­la del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale, dimostra­va l’assoluta man­can­za del­la più sem­plice idea di pro­gram­mazione. Si trat­ta­va in realtà di una elen­cazione di opere pre­viste in date assunte per certe che, pur essendo scritte in un atto ammin­is­tra­ti­vo, ave­vano le carat­ter­is­tiche dell’annuncio cam­pa­to in aria. E con­clude­va che era dif­fi­cile dire che si trat­tasse solo di incom­pe­ten­za e che era più ver­i­tiero ipo­tiz­zare che si trat­ta­va del­la polit­i­ca dell’annuncio tradot­ta in ter­mi­ni ammin­is­tra­tivi.
Il Pro­gram­ma tri­en­nale delle opere 2020 – 2022 non fa, purtrop­po, eccezione.
Bas­ta com­para­re le pre­vi­sioni del prece­dente pro­gram­ma 2019–2021 con quel­lo 2020–2022 per ren­der­si con­to che tut­to è fuorché pro­gram­mazione su tem­pi, prog­et­ti e finanzi­a­men­ti cer­ti. Sulle modal­ità di finanzi­a­men­to per le sin­gole opere nem­meno una paro­la sal­vo un gener­i­co “Inter­ven­ti di grande infra­strut­turazione e con­seguen­ti ipote­si di quan­tifi­cazione delle rel­a­tive par­tite di c/capitale, sono assunte sul­la base dei finanzi­a­men­ti già acquisi­ti e di futu­ra acqui­sizione, coer­ente­mente con il Pro­gram­ma Annuale e Tri­en­nale delle opere pub­bliche”.
Bas­tano alcu­ni esem­pi:

  • la Sis­temazione aree a ter­ra ex Irfird, la cui real­iz­zazione era pre­vista nel 2019, ma del­la quale i lavori non sono par­ti­ti, che scom­pare nelle pre­vi­sioni del tri­en­nio suc­ces­si­vo,
  • il Dra­gag­gio a mare Chiusa e sis­temazione canale, il cui pri­mo finanzi­a­men­to era pre­vis­to nel 2019 e poi negli anni suc­ces­sivi la con­tin­u­azione con 1.500.000 euro nel 2020 e 2.000.000 euro nel 2021 per un totale di 3.550.000 euro il cui finanzi­a­men­to, diven­ta nel tri­en­nio suc­ces­si­vo pari a 50.000 euro nel 2020 e 5.500.000 euro nel 2021 per un totale di 5.550.000 euro,

  • il Prog­et­to di mit­igazione ambi­en­tale del water­front slit­ta l’in­tera sua pro­gram­mazione di un anno che diven­ta 200.000 euro nel 2020, 3.000.000 euro nel 2021 e 4.000.000 euro nel 2022,
  • il nuo­vo rac­cor­do fer­roviario banchi­na­men­to già pro­gram­ma­to con una spe­sa di 40.000 euro nel 2019 e 1.800.000 euro nel 2020 cam­bia pro­gram­mazione che diven­ta 120.000 euro nel 2020 e 3.800.000 euro nel 2021.

Ė la stes­sa Autorità por­tuale che spie­ga che “al bilan­cio è alle­ga­to il Pro­gram­ma tri­en­nale delle opere 2020/2022 con­te­nente gli inter­ven­ti di val­ore sti­ma­to non infe­ri­ore a 100mila euro, che potrà essere sogget­to ad aggior­na­men­to annuale e quin­di sono fat­te salve le future e scelte che gli organi dell’ AdSP inten­der­an­no adottare”, ma da qui a ripro­durre tut­ti gli anni elenchi di opere e rel­a­tivi finanzi­a­men­ti non basati né su tem­pi né su prog­et­ti che abbiano un min­i­mo di certez­za o almeno ragionev­olez­za ce ne corre.

Doc­u­men­tazione
Di segui­to i Pro­gram­mi tri­en­nali delle opere 2016/2018 e 2018/2020 dal­la cui let­tura si vede come i titoli di alcune opere si ripetono anno per anno fin dal 2016:

(Foto di Pino Bertel­li)

 

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