Più VOTI AI SEGRETARI DI CIRCOLO CHE AL SEGRETARIO DI FEDERAZIONE

Affluenza: non c’è il pienone ai congressi del Pd

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PIOMBINO 20 novem­bre 2017 – È fat­ta. Sui con­gres­si del Pd cala uffi­cial­mente il sipario. Resterà il ricor­do del fuo­co e delle fiamme del­la pri­ma fase quan­do le due ani­me del Pd locale si sono date battaglia sen­za esclu­sioni di colpi, rimar­rà l’epilogo dell’intervento regionale e nazionale per cal­mare gli ani­mi, si con­serverà  la sor­pre­sa dei pas­si indi­etro com­piu­ti a col­lo tor­to in nome di una ragion di par­ti­to che molto più che una ritrova­ta unità è apparsa come una tregua arma­ta, vis­su­ta per giorni in un irreale silen­zio. Infine si archivierà l’ultimo capi­to­lo ovvero quel­lo degli appun­ta­men­ti con­gres­su­ali vis­su­ti in un cli­ma pri­va­to del­la com­pe­tizione e del con­fron­to, poco appas­sio­n­ante per garan­tire la parte­ci­pazione, poco utile a costru­ire una lin­ea polit­i­ca per il futuro.
Dal tabel­lone, che, lim­i­ta­to alla Val di Cor­nia, uni­amo a questo arti­co­lo, emerge subito quan­to mod­es­ta sia sta­ta la parte­ci­pazione. Com­p­lessi­va­mente poco più del 45 per cen­to in tut­ta la val­la­ta ma con il sor­pren­dente 42,12 di Piom­bi­no per­al­tro, a sten­to, sor­ret­to dall’eccezionale 70,31 per cen­to del cir­co­lo di Ritor­to, record del­la tor­na­ta elet­torale nel par­ti­to. Tor­nano a mente le notizie del­la cam­pagna elet­torale pre­con­gres­suale quan­do veni­vano indi­cati numeri eccezion­ali per i nuovi iscrit­ti negli ulti­mi due-tre mesi: qua­si 1300 nuove sot­to­scrizioni utili a rad­doppi­are il numero totale dei tesserati nel­la fed­er­azione. Una per­for­mance eccezionale indice di una salute polit­i­ca di cui non ha mai godu­to neanche il Pci quan­do local­mente ottene­va il 70 per cen­to dei con­sen­si.  Non era così ed oggi i dati lo dimostra­no. L’esempio più evi­dente viene dal cir­co­lo del Cotone i cui attivisti han­no cen­tra­to il record dei 200 tesserati  ma assai poco sono par­al­le­la­mente rius­ci­ti a coin­vol­gere nell’impegno e nel­la parte­ci­pazione. Tan­to che la per­centuale dei votan­ti al con­gres­so nel­la bor­ga­ta non è arriva­ta neanche al 30 per cen­to.  Un dis­im­peg­no che induce a pen­sare a  quan­to siano oggi diverse le moti­vazioni per sot­to­scri­vere la tessera del par­ti­to. Una vol­ta il grosso veni­va dal­la classe opera­ia, dai ceti pro­le­tari, dagli sta­bil­i­men­ti. Oggi il cir­co­lo delle fab­briche con­ta appe­na 51 iscrit­ti e 34 votan­ti. Numeri  infe­ri­ori a quel­li di pic­cole realtà come Cafag­gio o Riotor­to. Col­pa del­la crisi o col­pa anche dal­la percezione per cui trop­pi operai non con­sid­er­a­no più il Pd come loro pun­to di rifer­i­men­to?  Non è solo una sup­po­sizione ma un rilie­vo che è facile dedurre dai dati. La pri­ma man­i­fes­tazione di insof­feren­za all’interno di una forza polit­i­ca si osser­va quan­do viene meno il feel­ing con gli organ­is­mi di direzione.  Il seg­re­tario di fed­er­azione in pec­tore, Mas­sil­iano Roven­ti­ni ha ottenu­to 1072 voti su 2965 iscrit­ti e su 1354 votan­ti. Non pochissi­mi se si con­sid­era il numero di chi si è reca­to alle urne, ma trop­pi se si fa rifer­i­men­to ai tesserati (appe­na il 36 per cen­to per il nuo­vo seg­re­tario). Non sono pochi i cir­coli (Salivoli, Cotone, Riotor­to, Ven­tu­ri­na, Suvere­to, Cafag­gio) nei quali l’aspirante seg­re­tario di fed­er­azione  ha ottenu­to meno con­sen­si dei  can­di­dati alla seg­rete­ria locale.

Ettore Ros­al­ba

E peg­gio è anda­ta a Ettore Ros­al­ba che sicu­ra­mente, domeni­ca scor­sa, ha ottenu­to, allo sta­dio San­ta Lucia di Ven­tu­ri­na, più grat­i­fi­cazioni dal­la vit­to­ria del Piom­bi­no sul Gros­se­to che non dal­la let­tura dei risul­tati giun­ti dai con­gres­si. Ai suoi 359 voti il seg­re­tario uscente dell’Unione comu­nale deve, infat­ti, unire 208 schede bianche e tre nulle. Mai Ros­al­ba è rius­ci­to a super­are i can­di­dati seg­re­tari di cir­co­lo e a Riotor­to, dove c’è sta­to un plebisc­i­to per il seg­re­tario del­la sezione Andrea Toninel­li (45 voti su 45 votan­ti) il can­dida­to alla ricon­fer­ma per l’Unione piom­bi­nese ha rac­colto solo sette voti con ben 37 schede bianche.
La situ­azione è anda­ta un po’ meglio nei cir­coli del­la val­la­ta che han­no com­p­lessi­va­mente fat­to seg­nare una mag­giore affluen­za e dove gen­eral­mente (eccezioni a San Vin­cen­zo, il paese di Roven­ti­ni, e Campiglia) i can­di­dati seg­re­tari locali han­no ottenu­to più con­sen­si dell’aspirante seg­re­tario fed­erale il quale è anda­to sot­to anche rispet­to al seg­re­tario in pec­tore dell’Unione campigliese Mat­teo Bro­gioni.
Sto­ria sim­i­le anche a Suvere­to, roc­caforte ren­ziana, che ha cer­to grat­i­fi­ca­to Roven­ti­ni (71 voti su 79 votan­ti) ma ha “prefer­i­to” il gio­vane di casa, Mas­si­mo Tosi (74 con­sen­si).

All’Iso­la d’El­ba han­no vota­to 129 iscrit­ti su 265 tessere.  L’af­fluen­za alle urne è sta­ta supe­ri­ore alla media reg­is­tra­ta nel resto del­la fed­er­azione (48,68%). Il mas­si­mo dei votan­ti si è reg­is­tra­to a Cam­po nel­l’El­ba (68,54%) dove esiste il cir­co­lo con il mag­gior numero di iscrit­ti del­l’iso­la. Basse per­centu­ali invece a Porto­fer­raio e soprat­tut­to a Mar­ciana Mari­na dove si è toc­ca­to il min­i­mo col 31,82%. Otti­mo il risul­ta­to del can­dida­to del­l’in­ter­co­mu­nale Simone De Rosas che ha avu­to 124 con­sen­si. Disc­re­ta affer­mazione anche per Roven­ti­ni che, anco­ra poco conosci­u­to nel­l’iso­la, ha comunque ottenu­to 98 voti. Nei cir­coli sen­za sto­ria l’elezione dei can­di­dati uni­ci che in alcu­ni casi han­no fat­to bot­ti­no pieno. Nel cir­co­lo Porto­fer­raio-Capo­liv­eri suc­ces­so di Pao­lo Andreoli; a Por­to Azzur­ro affer­mazione di Faus­to Pedrazz­i­ni, a Cam­po di Loren­zo Lam­bar­di, a Rio Mari­na di Loren­zo Mar­che­t­ti e a Mar­ciana Mari­na di Fed­eri­co Zini. 

 

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