Benedetti carotaggi, promessi ma mai fatti
PIOMBINO 26 settembre 2018 — Con questa lettera aperta il Comitato di Salute Pubblica Piombino-Val di Cornia si propone di sottoporre all’attenzione di tutti la questione dei carotaggi richiesti da mesi sulla discarica RIMateria (ex-ASIU) di Ischia di Crociano.
Nell’incontro del 4 luglio 2018 tra un comitato di cittadini e i rappresentanti di alcuni Comuni del comprensorio (Sindaco di Piombino Massimo Giuliani, sindaco di Suvereto Giuliano Parodi, assessore all’ambiente del Comune di Campiglia Vito Bartalesi, assessore all’ambiente del Comune di San Vincenzo Antonio Russo, presidente di RIMateria Valerio Caramassi) furono presi vari impegni, fra i quali quello di attivare una centralina per l’analisi dell’aria e quello di effettuare, appena possibile, dei carotaggi sulla discarica per escludere la possibilità che vi sia stato conferito materiale particolarmente pericoloso.
Apprendiamo con soddisfazione che la centralina per il controllo dell’aria è stata attivata, mentre ad oggi il sindaco di Piombino ci informa che i carotaggi non sono ancora stati eseguiti perché è ancora in attesa dell’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria per poter procedere. Concedere questa autorizzazione è, a nostro avviso, particolarmente importante in quanto ricordiamo che RIMateria è indagata in merito al traffico illecito di rifiuti provenienti dalle ditte Lonzi e RaRi di Livorno. Circa un terzo dei rifiuti con cui la discarica è stata innalzata da 26 a 32 metri provengono proprio da queste due ditte.
RIMateria ha escluso che rifiuti pericolosi siano potuti finire in discarica e ha sottolineato che, nel caso, si riterrebbe lei stessa vittima di questa situazione. Siamo convinti che sia assolutamente necessario stabilire con certezza, attraverso i suddetti carotaggi, se dentro la discarica di Ischia di Crociano sono finiti rifiuti pericolosi sia per la tutela dell’ambiente e dei cittadini che abitano vicino alla discarica, sia per la tutela degli stessi lavoratori di RIMateria, che sopra la discarica operano quotidianamente.
Mentre nell’incontro del 4 luglio ai cittadini fu assicurato che la ditta che avrebbe eseguito i carotaggi sarebbe stata una ditta esterna a RIMateria e che i costi dell’operazione (carotaggi e analisi) sarebbero stati pagati dal Comune, nell’ultima dichiarazione fatta a mezzo stampa il sindaco, oltre ad imputare la non esecuzione dei carotaggi alla mancata autorizzazione della Magistratura parla anche di “carotaggi in autocontrollo”. Speriamo che questo non significhi affidare a RIMateria, diversamente da quanto promesso, l’esecuzione degli stessi e le analisi relative e che queste siano affidate a un ente pubblico, come l’ARPAT o i NOE, che si configuri come ente qualificato e super partes.
Ci preme sottolineare che le preoccupazioni dei cittadini circa questi impianti, gestiti fino a pochi giorni fa senza alcun rispetto delle norme tecniche di riferimento e delle prescrizioni della Regione Toscana, sono del tutto legittime anche in considerazione dei notevoli disagi a cui i suddetti impianti hanno dato origine. Non dimentichiamoci che la discarica di RIMateria è menzionata più volte dalla Commissione parlamentare di inchiesta (presieduta dalla senatrice Laura Puppato e dall’onorevole Stefano Vignaroli) sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
Abbiamo totale fiducia nella Magistratura e nella Procura della Repubblica. Ci permettiamo di rivolgere loro questo invito dopo le ultime dichiarazioni fatte dal sindaco e solo per sottolineare come i carotaggi e le analisi richieste potrebbero tranquillizzare i cittadini che, ad oggi, stanno continuando a seguire la vicenda con preoccupazione, nel rispetto comunque delle esigenze di indagine dei Magistrati che seguono il caso, al cui giudizio ci rimettiamo.
Comitato di Salute Pubblica Piombino-Val di Cornia
(Foto di Pino Bertelli)