Rifiuti e debiti: tutte le responsabilità politiche

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PIOMBINO 26 dicem­bre 2017 — Il coin­vol­gi­men­to del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano nel­l’indagine giudiziaria con­dot­ta dal­la DDA di Firen­ze denom­i­na­ta “Dan­ger­ous Trash” sul­lo smal­ti­men­to di rifiu­ti spe­ciali che han­no por­ta­to a ben 6 arresti, perqui­sizioni e sequestri in tut­ta la provin­cia di Livorno, rap­p­re­sen­ta un fat­to di inau­di­ta grav­ità per il ter­ri­to­rio: nel sito gesti­to da RiMa­te­ria, soci­età a parte­ci­pazione pub­bli­ca che vede come mag­giori azion­isti i Comu­ni di Piom­bi­no, San Vin­cen­zo e Campiglia, sarebbe tran­si­ta­ta un’enorme quan­tità di mate­ri­ali nocivi per la salute e per l’am­bi­ente, fat­ti pas­sare come innocui. Per anni le ammin­is­trazioni locali a gui­da Pd han­no sostenu­to l’im­por­tan­za del­la dis­car­i­ca al fine, opin­abile, di incen­ti­vare il rici­clo di rifiu­ti urbani ed agevolare le tan­to decantate boni­fiche degli impianti siderur­gi­ci dismes­si. Ebbene, adesso ci tro­vi­amo di fronte ad una soci­età, cre­a­ta esclu­si­va­mente per rip­i­anare fret­tolosa­mente i deb­iti mil­ionari del­la fal­li­ta Asiu e di coprirne le con­seguen­ti respon­s­abil­ità politi­coam­min­is­tra­tive, la quale si tro­va al cen­tro di uno scan­da­lo nazionale che per la cit­tad­i­nan­za sig­nifi­ca non più sola­mente sop­portare l’odore nau­se­ante del­la dis­car­i­ca ma pre­oc­cu­par­si seri­amente per la pro­pria salute e per il pro­prio ter­ri­to­rio com­pro­mes­so. Ci las­ciano a dir poco sbig­ot­ti­ti inoltre le parole uscite fuori dalle inter­cettazioni, dove gli inda­gati non si per­i­ta­vano a derid­ere le per­sone, in par­ti­co­lare i bam­bi­ni, che avreb­bero accusato malesseri per col­pa del loro oper­a­to e, non per ulti­mo, ci chiedi­amo come gli oper­a­tori dipen­den­ti delle aziende finite nei fas­ci­coli del­la procu­ra con­sapevoli di ciò che accade­va nel loro ambi­ente di lavoro, non si ribel­lassero a questo mec­ca­n­is­mo delin­quen­ziale che oltre a cos­ti­tuire una serie di reati, avrebbe por­ta­to al ris­chio di un dis­as­tro ambi­en­tale sen­za prece­den­ti nel­la nos­tra zona. La Lega Val di Cor­nia ritiene per­tan­to evi­dente la respon­s­abil­ità degli ammin­is­tra­tori di RiMa­te­ria, o per­ché al cor­rente delle con­dotte ille­cite all’in­ter­no del­l’azien­da o, se incon­sapevoli di ciò, in quan­to total­mente ina­dat­ti al loro ruo­lo. Pari­men­ti i sin­daci inter­es­sati, respon­s­abili isti­tuzion­ali del­la salute del­la popo­lazione e del ter­ri­to­rio, dovran­no dar con­to ai cit­ta­di­ni del man­ca­to con­trol­lo sul­la pre­det­ta soci­età.
In con­clu­sione, ci auguri­amo che ques­ta indagine vada fino in fon­do e che non finis­ca tut­to in una bol­la di sapone come purtrop­po siamo abit­uati a vedere quan­do viene aper­ta un’indagine che vede cam­minare sul filo delle respon­s­abil­ità le ammin­is­trazioni comu­nali apparte­nen­ti ad un deter­mi­na­to par­ti­to. Quel­lo accadu­to la set­ti­mana scor­sa è solo la pun­ta del­l’ice­berg e noi con­fidi­amo nel­la mag­i­s­tratu­ra e soprat­tut­to negli inquiren­ti che stan­no por­tan­do avan­ti le indagi­ni.

Lega Val di Cor­nia

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