Rifiuti: segretari PD contro consiglieri regionali PD

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FIRENZE 21 novem­bre 2016 — Saran­no dis­cusse domani in Con­siglio Regionale le risoluzioni dei grup­pi politi­ci asso­ciate alla comu­ni­cazione del­la Giun­ta Rossi sul­lo scan­da­lo rifiu­ti ATO Toscana Sud. Il Movi­men­to 5 Stelle pre­sen­terà un atto in lin­ea con la sua pro­pos­ta di legge in mate­ria e com­men­ta la con­tra­ri­età dei seg­re­tari PD di Piom­bi­no, Gros­se­to, Siena e Arez­zo ver­so l’idea dell’ATO uni­co regionale per gestire i rifiu­ti. Una soluzione, ricor­dan­do i Cinque Stelle “prospet­ta­ta nei doc­u­men­ti di ind­i­riz­zo del­la giun­ta Rossi e pre­sen­ta­ta dai con­siglieri region­ali del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co Mar­ras, Mazzeo e Mon­ni nel­la risoluzione n.39, vota­ta all’unanimità dal PD in Con­siglio Regionale il 6 aprile 2016”.
“Con­tes­ti­amo l’ATO uni­co regionale per gestire acqua e rifiu­ti sin dai pri­mi atti dove abbiano let­to ques­ta idea mal­sana del PD, da sem­pre approvati all’unanimità dai con­siglieri region­ali del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, inclusi quel­li del ter­ri­to­rio inter­es­sato dal­lo Scan­da­lo rifiu­ti: Mar­ras e Ansel­mi. E i ver­ti­ci PD era­no così con­vin­ti dell’ATO uni­co regionale da infi­lare la pro­pos­ta in una risoluzione dove c’entrava ben poco, pre­sen­ta­ta pro­prio a pri­ma fir­ma Mar­ras, col segui­to Mazzeo e Mon­ni. Bene che almeno i seg­re­tari PD di quei ter­ri­tori siano arrivati a dar­ci ragione, anche se con tem­pi e modi da post-ver­ità, ma quan­to con­tano queste prese di posizione a mez­zo stam­pa rispet­to ai voti dei loro rap­p­re­sen­tan­ti in con­siglio regionale? Rius­ci­ran­no a con­vin­cere anche Mar­ras, ex pres­i­dente del­la Provin­cia di Gros­se­to e oggi capogrup­po in Con­siglio Regionale, che la miglior pro­pos­ta di ges­tione dei rifiu­ti è quel­la del Movi­men­to 5 Stelle?” si chiedono i con­siglieri region­ali M5S.
“Dall’11 novem­bre è agli atti in Con­siglio Regionale la nos­tra pro­pos­ta di legge n.140. Nero su bian­co è già scrit­to lì come super­are sia il mod­el­lo attuale, dimostratosi fal­li­menta­re su ATO Toscana Sud, sia quell’abominio buro­crati­co che sarebbe l’ATO uni­co regionale per gestire rifiu­ti e l’acqua” com­men­ta Gia­co­mo Giannarel­li, con­sigliere regionale M5S vicepres­i­dente del­la Com­mis­sione Ambi­ente e Ter­ri­to­rio, pri­mo fir­matario dell’atto.
“Pro­poni­amo per i rifiu­ti un mod­el­lo già sostenu­to dall’Autorità Garante per Con­cor­ren­za e Mer­ca­to, con rac­col­ta e spaz­za­men­to per ambiti comu­nali o forme con­sor­tili per baci­ni di mas­si­mo 90mila abi­tan­ti o 100mila ton­nel­late di con­fer­i­men­to. Questo servizio pub­bli­co, gesti­to dai Comu­ni, sarà com­ple­ta­to dalle attiv­ità di rici­clo, recu­pero e smal­ti­men­to in capo esclu­si­va­mente alle imp­rese pri­vate, sen­za alcun con­flit­to di inter­esse con i pri­mi. Dici­amo così bas­ta ai cor­to­cir­cuiti pub­bli­co-pri­va­to, pieni di con­flit­ti di inter­esse, che han­no seg­na­to la sorte di ATO Toscana Sud. Questo mod­el­lo di ges­tione uni­to all’indicazione obbli­ga­to­ria per legge di buone pratiche di rac­col­ta e incen­tivi ai Comu­ni vir­tu­osi sono la chi­ave per pas­sare dal prob­le­ma rifi­u­to, al rifi­u­to come oppor­tu­nità eco­nom­i­ca” pros­egue Giannarel­li.
“Solo la mente anti­de­mo­c­ra­t­i­ca e anti­s­tor­i­ca del PD toscano pote­va dimen­ti­care queste oppor­tu­nità di svilup­po sosteni­bile ed elab­o­rare un ente uni­co per acqua e rifiu­ti, che sig­ni­ficherebbe meno con­trol­lo dei ter­ri­tori, meno tutele per i cit­ta­di­ni e tan­to pos­si­bile lucro sui servizi di base per un socio pri­va­to del quale gli 800mila toscani dell’ATO Sud conoscono già modi e ter­mi­ni” con­clude il Cinque Stelle.

Area Comu­ni­cazione M5S — Regione Toscana

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