Rifiuti: un esempio di non chiarezza

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pervenuta in redazione

Se vol­e­va­mo un esem­pio di non chiarez­za, lo abbi­amo avu­to dal­la con­feren­za pro­mossa dai sin­daci sul pas­sag­gio del­la Val di Cor­nia nell’ATO sud rifiu­ti con Gros­se­to, Siena e Arez­zo.
Non han­no for­ni­to un solo dato sulle vari­azioni dei servizi e sulle azioni pre­viste per incre­mentare rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta e recu­pero dei rifiu­ti. Uni­co dato cer­to (pub­bli­ca­to dall’agenzia regionale ARRR) è che nel 2011 la per­centuale di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta dell’ATO sud è sta­ta del 38% men­tre quel­la dell’ATO Cos­ta del 42%, entram­bi ben al di sot­to dell’obiettivo del 65% sta­bil­i­to dalle leg­gi al 31.12.2012. Potrem­mo dire di “male in peg­gio”.
Non c’è un solo dato sulle tar­iffe. Non cerchi­no i cit­ta­di­ni di capir­ci qual­cosa: sui siti degli ATO non tro­ver­an­no nul­la che gli con­sen­ta di fare parag­o­ni.  Ci dob­bi­amo con­tentare del­la promes­sa che sarà man­tenu­to un “liv­el­lo tar­if­fario adegua­to”. Intan­to ogni anno le tar­iffe crescono.
Quel­lo che è cer­to, invece, è che ASIU non si scioglie, nonos­tante l’ATO Sud abbia affida­to il servizio di rac­col­ta dei rifiu­ti urbani alla soci­età pub­bli­co-pri­va­to “ SEI Toscana” nel­la quale ASIU dovrà con­fluire in quan­to la legge impone un solo gestore per ogni ATO. Moti­vo? I Comu­ni non vogliono affi­dare al gestore uni­co la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano, in fase di esauri­men­to. Trovano più “con­ve­niente” avere due soci­età invece di una per gestire il servizio.
Non dicono nul­la sui rifiu­ti spe­ciali che, sec­on­do le dichiarazioni del seg­re­tario del PD Fabi­ani, sono la ragione per la quale è sta­ta val­u­ta­ta la con­ve­nien­za a trasferir­si nell’ATO sud. E’ com­pren­si­bile, vis­to che gli ATO non si occu­pano dei rifiu­ti spe­ciali, men­tre con­tin­uerà ad occu­parsene la Provin­cia di Livorno.
Non dicono nul­la sul per­ché i Comu­ni del­la Val di Cor­nia e Castag­ne­to, tramite ASIU, han­no ril­e­va­to la parte­ci­pazione di Piom­bi­no nel­la soci­età TAP (di cui la soc. Luc­chi­ni detiene il 25% delle azioni) per gestire rifiu­ti spe­ciali che non sono un servizio pub­bli­co.
I risul­tati finali sono questi:
1. per gestire i rifiu­ti urbani ci saran­no ora due soci­età invece di una: ASIU e SEI Toscana;
2. non sap­pi­amo nul­la su servizi e tar­iffe del­la nuo­va ges­tione dei rifiu­ti urbani;
3. la soci­età pub­bli­ca ASIU, cos­ti­tui­ta per gestire i rifiu­ti urbani, andrà ad occu­par­si di rifiu­ti spe­ciali nel­la soci­età TAP di cui sono soci, tramite ASIU, tut­ti i Comu­ni e l’azion­ista pri­va­to Luc­chi­ni; avre­mo dunque due soci­età parte­ci­pate per i rifiu­ti spe­ciali, l’ASIU e la TAP, nonos­tante che questo non sia un servizio pub­bli­co;
4. con il pas­sag­gio nell’ATO sud i nos­tri Comu­ni dipen­der­an­no dalle Province di Gros­se­to, Siena e Arez­zo per la pro­gram­mazione dei rifiu­ti urbani e dal­la Provin­cia di Livorno per i rifiu­ti spe­ciali.
Par­lano di snel­li­men­ti, effi­cien­za e trasparen­za. Forse ci sbagliamo, ma cre­di­amo che i cit­ta­di­ni abbiano capi­to ben poco di quel­lo che stan­no facen­do i loro ammin­is­tra­tori.

Uni­ti per Suvere­to, Forum San Vin­cen­zo, Comune dei Cit­ta­di­ni

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