RIMateria: divieto di raddoppio e riqualificazione
PIOMBINO 26 aprile 2019 — Domani sarò al convegno organizzato dal Comitato Salute Pubblica con relatori di alto livello nell’ambito medico ed ambientale: sarà l’occasione per approfondire ulteriormente la questione RIMateria su cui noi abbiamo idee chiarissime.
Vogliamo impedire il raddoppio dei suoi spazi. Questo può essere fatto con gli strumenti urbanistici che possiede un’amministrazione: è sufficiente una variante urbanistica, prima ancora che dichiarare Colmata centro abitato.
Non raddoppiare quella discarica – impedendole così di diventare la più grande d’Italia – non vuol dire ostacolare la produzione dell’acciaio né la bonifica del Sin: gli spazi autorizzati da riempire sono ancora tanti e potrebbero agevolmente far fronte a quelle esigenze; peraltro, è bene ricordare che i rifiuti derivanti da quelle opere di bonifica che ci impegneremo a pretendere dal governo nazionale, per loro natura, potrebbero entrare solo in piccola percentuale nella discarica Rimateria.
Non vogliamo chiudere la discarica; la società, oramai pressoché interamente privata, avrà a disposizione ancora tanti spazi da riempire ma dovrà necessariamente riqualificarsi, trasformandosi da soggetto che riceve e stocca i rifiuti a società che li tratta e li lavora. Solo così potrà sopravvivere e rappresentare un valore aggiunto per il nostro territorio. Dopo tutti gli errori del passato (non per ultimo il debito di bilancio di 50 milioni di euro), questa è l’unica soluzione per avere una prospettiva.