RIMateria è tornata sui suoi passi. Noi no!

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Francesco Ferrari

PIOMBINO 19 dicem­bre 2019 — Il Con­siglio di Ammin­is­trazione (CdA) di RIMa­te­ria di ieri non spos­ta la ques­tione di una vir­go­la: l’azienda ci ha pro­pos­to un piano indus­tri­ale, la rispos­ta di Piom­bi­no non è piaci­u­ta e, quin­di, sono tor­nati sui loro pas­si.
Il nuo­vo piano indus­tri­ale pro­pos­to da RIMa­te­ria era chiara­mente un modo per mis­urare la deter­mi­nazione di Piom­bi­no e Suvere­to. Questi Comu­ni però, che rap­p­re­sen­tano la mag­gio­ran­za dei soci Asiu, han­no vota­to no al prog­et­to e quin­di l’azienda ha sem­plice­mente deciso di rimanere su un ter­reno conosci­u­to con un piano già con­sol­ida­to. Le crit­ic­ità però per­man­gono:

  • le pre­scrizioni sul­la tipolo­gia e la prove­nien­za dei rifiu­ti imposte dal­la Regione sono anco­ra un lim­ite da rispettare,
  • la dis­car­i­ca non è anco­ra in sicurez­za, moti­vo per cui i con­fer­i­men­ti nel cono rovescio sono anco­ra inter­rot­ti,
  • il prog­et­to di rad­doppio è anco­ra sul tavo­lo in atte­sa dell’Aia.

Il quadro com­p­lessi­vo non è vari­a­to, come non varia l’obiettivo del­la mia ammin­is­trazione: impedire che la nos­tra cit­tà diven­ti un gigan­tesco polo per i rifiu­ti.
Appren­di­amo con piacere che l’azienda ha ras­si­cu­ra­to i lavo­ra­tori sul paga­men­to degli stipen­di e delle tredices­ime: ciò garan­tisce a quelle famiglie un po’ di seren­ità e di questo non pos­si­amo che essere feli­ci. I lavo­ra­tori, come abbi­amo sem­pre det­to, sono vit­time in ques­ta situ­azione, cer­ta­mente non respon­s­abili. Alla luce di ques­ta buona notizia, però, ci appel­liamo alla Regione affinché non per­me­t­ta lo sbloc­co dei con­fer­i­men­ti nel cono rovescio finché l’impianto non sarà com­ple­ta­mente a nor­ma.
C’è chi mi accusa di con­tin­uare a fare cam­pagna elet­torale sul­la pelle dei cit­ta­di­ni, di sfruttare RIMa­te­ria per un tor­na­con­to politi­co ma, mi chiedo, chi è che davvero lo sta facen­do? La mia ammin­is­trazione che quo­tid­i­ana­mente stu­dia le carte, emette atti e si impeg­na per pro­teggere la cit­tà? Noi sti­amo met­ten­do in prat­i­ca ciò per cui i cit­ta­di­ni ci han­no accorda­to la loro fidu­cia e lo sti­amo facen­do con la con­sapev­olez­za che il nos­tro impeg­no seg­n­erà il futuro del­la cit­tà. Quest’accusa la rispe­di­amo fer­ma­mente al mit­tente, anzi, ai mit­ten­ti: pro­prio quel­li che il giorno pri­ma l’assemblea dei soci RIMa­te­ria han­no con­vo­ca­to un Con­siglio Comu­nale urgente per dis­cutere del futuro di una dis­car­i­ca che insiste sul nos­tro ter­ri­to­rio comu­nale, non il loro, con cui i nos­tri concit­ta­di­ni devono con­vi­vere, non i loro. Una dis­car­i­ca volu­ta dal loro par­ti­to e che con­tin­u­ano a difend­ere per mera apparte­nen­za, per seguire i dik­tat di quel­la polit­i­ca colpev­ole del dis­as­tro ambi­en­tale che noi sti­amo com­bat­ten­do.

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