Rimateria ha già fallito, esito più che scontato

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 19 luglio 2017 — Gli inten­ti dichiarati, con cui i Comu­ni di Piom­bi­no, Campiglia e San Vin­cen­zo han­no cre­ato Rima­te­ria, era­no chiari e si riferivano all’in­ter­esse pub­bli­co di oper­are le boni­fiche nel SIN di Piom­bi­no, di ridurre le escav­azioni dalle colline sos­tituen­do gli iner­ti di cava con mate­ri­ali rici­clati e di real­iz­zare azioni di ges­tione e recu­pero dei rifiu­ti spe­ciali basato sul prin­ci­pio di prossim­ità.
Al di là delle strane dichiarazioni del pres­i­dente Cara­mas­si sul­la prete­sa riqual­i­fi­cazione ambi­en­tale oper­a­ta a Ischia di Cro­ciano, la realtà è che sti­amo impor­tan­do rifiu­ti spe­ciali da tut­t’I­talia (oltre 30 camion ogni giorno arrivano in dis­car­i­ca) men­tre le boni­fiche del SIN di Piom­bi­no sono un mirag­gio. L’ex dis­car­i­ca dei rifiu­ti soli­di urbani di Ischia di Cro­ciano è ormai sfug­gi­ta ad ogni log­i­ca sia per le dimen­sioni assunte, sia per la fatis­cen­za o l’i­nadeguatez­za delle strut­ture che garan­tis­cono la salute pub­bli­ca.
Gli ex impianti TAP che dove­vano sos­ti­tuire ormai da ven­t’an­ni gli iner­ti di cava con mate­ri­ali rici­clati prove­ni­en­ti dal ciclo del­la siderur­gia sono fer­mi e appare sem­pre meno prob­a­bile la pos­si­bil­ità di met­ter­li in fun­zione con suc­ces­so.
Ma non ci si pre­oc­cu­pa per­ché oltre agli inten­ti dichiarati, il vero obi­et­ti­vo del­l’­op­er­azione era un’al­tro ed oggi è palese: rip­i­anare il deb­ito accu­mu­la­to dal­l’A­SIU facen­do­lo pagare non al respon­s­abili di quel dis­as­tro ma al ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia.
L’ASIU ha accu­mu­la­to deb­iti insosteni­bili e i Comu­ni non pote­vano per­me­t­ter­si di far fal­lire l’azien­da al momen­to del pas­sag­gio del servizio di rac­col­ta rifiu­ti soli­di urbani a SEI Toscana. La soluzione è sta­ta quel­la di trasfor­mare la dis­car­i­ca per rifiu­ti soli­di urbani di Ischia di Cro­ciano in una dis­car­i­ca di rifiu­ti spe­ciali prove­ni­en­ti da ogni dove, soprael­e­van­dola fino a 32 metri men­tre le dis­cariche dei 930 ettari del SIN di Piom­bi­no restano lì, intonse. L’in­ter­esse pub­bli­co nel­l’­op­er­azione starebbe quin­di nel­l’aver sat­u­ra­to per la quar­ta vol­ta la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano, che in orig­ine dove­va rag­giun­gere solo i 10 metri d’al­tez­za, e nel­l’aver trasfor­ma­to la Val di Cor­nia in un polo di sepoltura di rifiu­ti spe­ciali.
A com­pletare il quadro c’è il peg­gio­ra­men­to dras­ti­co del il sis­tema di ges­tione dei rifiu­ti soli­di urbani che, anziché finire a Ischia di Cro­ciano, ven­gono lì parcheg­giati per poi essere ricar­i­cati su altri camion e trasportati fino a Gros­se­to, all’impianto delle Stril­laie. Un sis­tema che pro­duce dan­ni ambi­en­tali ed eco­nomi­ci a cui i cit­ta­di­ni fan­no fronte ogni anno con gli aumen­ti del­la TARI.
Tut­to preved­i­bile, tut­to come da copi­one, come ci sem­bra del tut­to scon­ta­to che il con­to di un fal­li­men­to così clam­oroso con­tin­uerà ad essere addos­sato ai cit­ta­di­ni, anziché ai veri respon­s­abili.

Liste Civiche unite del­la Val di Cor­nia:
Comune dei Cit­ta­di­ni
Un’altra Piom­bi­no
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Assem­blea Popo­lare Suvere­to

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