RIMateria: risanamento ambientale e competitività

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 5 dicem­bre 2019 — L’ultimo accadi­men­to che ha riguarda­to la “ques­tione RIMa­te­ria” è sta­to l’approvazione, da parte del­la Giun­ta Fer­rari, del­la delib­era che prevede un par­co pub­bli­co al pos­to dell’ampliamento del­la dis­car­i­ca.
È molto dif­fi­cile ed imbaraz­zante com­mentare questo atto, in quan­to tro­vi­amo di dif­fi­cile com­pren­sione la creazione di un par­co pub­bli­co in mez­zo ad una dis­car­i­ca. Ci sem­bra di essere di fronte ad una con­tin­ua pre­sa in giro del­la comu­nità piom­bi­nese. Si dice che non si vuole il rad­doppio del­la dis­car­i­ca, poi il pres­i­dente di RIMa­te­ria appe­na nom­i­na­to dal Sin­da­co si affret­ta a fir­mare per il rad­doppio del­la dis­car­i­ca. La Regione con­cede a RIMa­te­ria la VIA con delle ben pre­cise pre­scrizioni. Il Sin­da­co Fer­rari e l’assessore Bezzi­ni protes­tano ed accu­sano la Regione di avere assun­to mis­ure ecces­si­va­mente restrit­tive. Dimen­ti­can­dosi che fino a ieri han­no con­trasta­to il prog­et­to di RIMa­te­ria, con un palese ritorno elet­torale. Il tema dei rifiu­ti è uno di quei temi che si prestano ad essere facil­mente stru­men­tal­iz­za­ti per le impli­cazioni con­nesse all’ambiente e alla salute dei cit­ta­di­ni. Tut­tavia, ipo­tiz­zare una soci­età sen­za rifiu­ti è ipote­si velleitaria e irre­spon­s­abile men­tre una ges­tione dili­gente, atten­ta ed ecososteni­bile dei rifiu­ti può rap­p­re­sentare anche una fonte di svilup­po eco­nom­i­co, generan­do ric­chez­za e benessere, come tes­ti­mo­ni­ano altre realtà. In ques­ta otti­ca, questo Cir­co­lo Pd affer­ma con forza l’im­por­tan­za di un prog­et­to cred­i­bile per attuare le boni­fiche e le attiv­ità di rici­clo degli scar­ti indus­tri­ali par­tendo dal­la realtà attuale delle aree inserite nel S.I.N. e dall’azienda pre­sente sul ter­ri­to­rio. Siamo con­sapevoli che la ges­tione dei rifiu­ti in Val di Cor­nia, “marchi­a­ta PD”, non abbia incon­tra­to il con­sen­so di larga parte dei cit­ta­di­ni di questo ter­ri­to­rio, tut­tavia essa ha rap­p­re­sen­ta­to pur sem­pre una visione, visione che, al con­trario, non è dato scorg­ere in col­oro che si lim­i­tano ad opporre un apodit­ti­co “NO” sen­za trac­cia­re un per­cor­so, una soluzione che pren­da atto dell’esistente e lo pieghi ad un visione mag­a­ri diver­sa e oppos­ta a quel­la sin qui prospet­ta­ta. Per­al­tro, il Sin­da­co di Piom­bi­no, con la sot­to­scrizione dell’accordo di pro­gram­ma tra la Regione Toscana, Comune di Piom­bi­no e JWS, nel­lo scor­so mese di luglio, ha, di fat­to, già rat­i­fi­ca­to l’attuazione del polo per l’economia cir­co­lare e la sosteni­bil­ità del­la fil­iera siderur­gi­ca, attra­ver­so il reimpiego degli scar­ti di pro­duzione nonché lo smal­ti­men­to degli scar­ti, nel rispet­to del prin­ci­pio di prossim­ità e sosteni­bil­ità ambi­en­tale, smenten­do la lin­ea, pub­bli­ca­mente pro­fes­sa­ta, di con­trasto all’ampliamento del sito di dis­car­i­ca. Gli even­ti degli ulti­mi giorni con­fer­mano che nes­suno vuole fare di Piom­bi­no un polo di rifiu­ti, ma che le scelte effet­tuate sono ispi­rate al risana­men­to ambi­en­tale e alla com­pet­i­tiv­ità dell’industria. Le scelte indi­cate dal­la Regione, con a monte un giudizio tec­ni­co, ten­gono con­to del risana­men­to indus­tri­ale, del­la tutela ambi­en­tale, di un indus­tria che ha neces­si­ta di essere com­pet­i­ti­va sul mer­ca­to e il rispet­to degli accor­di in essere. Con­tes­tual­mente viene richiesto alla soci­età RIMa­te­ria di essere rispet­tosa delle pre­scrizioni impu­tate. Sen­za nes­sun pregiudizio, siamo e sare­mo sem­pre pron­ti ad un con­fron­to ma non sare­mo mai disponi­bili ad una soluzione che rap­p­re­sen­ti una bat­tuta di arresto del proces­so di risana­men­to ambi­en­tale di cui il ter­ri­to­rio ha bisog­no.

Il diret­ti­vo del Cir­co­lo “ALDO MORO” di Riotor­to del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co

Commenta il post