Rossi, Salvetti e Ferrari: subito incontro con Toninelli

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PIOMBINO 17 giug­no 2019 — Ques­ta mat­ti­na si è tenu­to un incon­tro a Firen­ze pres­so la pres­i­den­za del­la Regione tra il pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, e i neo sin­daci di Livorno, Luca Sal­vetti, e di Piom­bi­no, Francesco Fer­rari. Ogget­to del­l’in­con­tro “la situ­azione di incertez­za che si è ormai deter­mi­na­ta nel­la ges­tione com­mis­sar­i­ale del­l’Au­torità por­tuale del­l’al­to Tir­reno set­ten­tri­onale” e l’in­ser­i­men­to delle aree di Livorno e Piom­bi­no nelle ‘Zone Eco­nomiche Spe­ciali’ (Zes).
Di segui­to i comu­ni­cati stam­pa del­la Regione Toscana.

Piena con­cor­dan­za sul­la neces­sità di chiedere ed ottenere un incon­tro urgente con il min­istro delle infra­strut­ture e trasporti, Dani­lo Toninel­li, per dis­cutere del futuro dei por­ti di Livorno e Piom­bi­no.
L’i­den­tità di vedute è quel­la man­i­fes­ta­ta dal pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, e dai neo sin­daci di Livorno, Luca Sal­vetti e di Piom­bi­no, Francesco Fer­rari, al ter­mine del­la riu­nione che han­no tenu­to ques­ta mat­ti­na a Firen­ze pres­so la pres­i­den­za del­la Regione.
“Occorre super­are – ques­ta la dichiarazione con­giun­ta dei tre ammin­is­tra­tori – la situ­azione di incertez­za che si è ormai deter­mi­na­ta nel­la ges­tione com­mis­sar­i­ale del­l’Au­torità por­tuale del­l’al­to Tir­reno set­ten­tri­onale, un’in­certez­za che va al di là del­l’im­peg­no pro­fu­so dal­l’at­tuale com­mis­sario”.
L’idea è che da tem­po sui due por­ti si siano adden­sate ques­tioni impor­tan­ti, che si sono raf­forzate in quest’ul­ti­mo peri­o­do, rispet­to alle quali ogni deci­sione dovrà essere pre­sa in un quadro di piena legit­ti­mazione.
“Infat­ti ciò che avver­ti­amo come sem­pre più nec­es­sario – aggiun­gono Rossi, Sal­vetti e Fer­rari – è avere un’Au­torità por­tuale in pos­ses­so di una piena oper­a­tiv­ità. Ciò per­ché sono numerose le ques­tioni che riguardano i due scali, deci­sive per il loro ulte­ri­ore svilup­po. Per questo serve una gui­da autorev­ole, non con­dizion­a­ta da un manda­to lim­i­ta­to o in atte­sa dei prossi­mi pro­nun­ci­a­men­ti da parte del­l’au­torità giudiziaria. Ci auguri­amo dunque che il min­istro voglia ricev­er­ci in tem­pi bre­vi, così da dare ai por­ti di Livorno e Piom­bi­no quelle certezze per il loro futuro che diven­tano ogni giorno più indis­pens­abili”.
Al ter­mine del­l’in­con­tro Enri­co Rossi, Luca Sal­vetti e Francesco Fer­rari han­no con­corda­to anche di chiedere un altro incon­tro, sta­vol­ta al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co e a quel­lo per il Sud per richiedere, nel­l’am­bito delle mod­i­fiche alla nor­ma­ti­va in dis­cus­sione, che anche le aree di Livorno e Piom­bi­no siano ricom­p­rese nelle ‘Zone Eco­nomiche Spe­ciali’ (Zes), all’in­ter­no delle quali sia pos­si­bile ottenere finanzi­a­men­ti e facil­i­tazioni eco­nomiche pro­pe­deu­tiche a rein­dus­tri­al­iz­zazione, infra­strut­turazione e svilup­po.”.

A Livorno e a Piom­bi­no ci sono tutte le con­dizioni per­ché le due aree, oggi a crisi com­p­lessa, pos­sano essere dichiarate ‘Zone eco­nomiche spe­ciali’ (Zes) e pos­sano godere delle agevolazioni eco­nomiche pre­viste dal­la nor­ma­ti­va.
La richi­es­ta che sarà fat­ta giun­gere, insieme a quel­la di un incon­tro a Roma per par­larne, ai min­istri per lo svilup­po eco­nom­i­co e per il sud, Lui­gi Di Maio e Bar­bara Lezzi, è sca­tu­ri­ta con­giun­ta­mente dal pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, e dai neo sin­daci di Livorno, Luca Sal­vetti e di Piom­bi­no, Francesco Fer­rari, al ter­mine del­la riu­nione che han­no tenu­to ques­ta mat­ti­na a Firen­ze pres­so la pres­i­den­za del­la Regione.
Dopo aver espres­so apprez­za­men­to per il prog­et­to di creazione delle Zes, che dovrebbe essere inser­i­to nel­la prossi­ma legge di bilan­cio, si fa notare come in Toscana siano pre­sen­ti due aree di crisi indus­tri­ale com­p­lessa (Livorno e Piom­bi­no) che coin­ci­dono con i prin­ci­pali nodi logis­ti­ci (por­ti e inter­por­ti), sulle quali sono sta­ti atti­vati sig­ni­fica­tivi inter­ven­ti di rein­dus­tri­al­iz­zazione e di svilup­po medi­ante accor­di di pro­gram­ma Sta­to-Regione.
In con­sid­er­azione delle par­ti­co­lar­ità delle prob­lem­atiche pre­sen­ti nelle due aree di crisi com­p­lessa e ricor­dan­do che nel­l’Ac­cor­do di pro­gram­ma per il rilan­cio com­pet­i­ti­vo del­l’area costiera livor­nese fir­ma­to l’8 giug­no del 2015 all’ar­ti­co­lo 4 com­ma 2, era pre­vis­to che si andasse al riconosci­men­to del­la zona fran­ca doganale, si sot­to­lin­ea come la pre­vi­sione di una Zes favorirebbe ulte­ri­or­mente pro­ces­si di inves­ti­men­to e oppor­tu­nità di svilup­po per questi ter­ri­tori e il rispet­to degli impeg­ni assun­ti dal Gov­er­no ital­iano ver­so queste aree.
Si esprime per­tan­to il mas­si­mo inter­esse per il per­cor­so atti­va­to dal Gov­er­no, chieden­do sin da adesso un con­fron­to final­iz­za­to alla pos­si­bil­ità che le aree di crisi com­p­lessa del ter­ri­to­rio regionale vengano riconosciute come Zes.”.

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