Sei Toscana: intanto fuori gli interinali poi non si sa

PIOMBINO 17 agos­to 2018 — A segui­to del­l’in­con­tro con la direzione azien­dale di Sei Toscana, gestore del servizio inte­gra­to dei rifiu­ti urbani nelle province del­l’A­to Toscana Sud (province di Arez­zo, Gros­se­to e Siena e sei Comu­ni del­la provin­cia di Livorno),  i Seg­re­tari Gen­er­ali Ugl per le province con­volte Mar­co Turcheria, Mar­cel­lo Boscagli, Giuseppe Domini­ciSab­ri­na Nigro affrontano quan­to usci­to dall’incontro.
Per la nos­tra sigla, entra­ta da qualche mese con una RSU, Andrea Rabiti,  si è trat­ta­to di  uno dei pri­mi incon­tri che ci ha visti coin­volti come seg­rete­ria con­fed­erale.
Tra l’al­tro la tem­at­i­ca trat­ta­ta nel con­fron­to è sta­ta la sospen­sione di 200 con­trat­ti in som­min­is­trazione!!
La  scelta è  sta­ta moti­va­ta dal­l’azien­da  in pre­vi­sione del­l’ap­pli­cazione del  decre­to “dig­nità”. Nei fat­ti si trat­ta di una vera e pro­pria bef­fa per  i lavo­ra­tori coin­volti  che da anni garan­tis­cono la qual­ità del servizio  con con­trat­ti a ter­mine.   Sap­pi­amo bene tut­ti che ques­ta tipolo­gia di con­trat­to ha delle regole ben pre­cise e che il prob­le­ma, decre­to oppure no,  comunque si sarebbe pre­sen­ta­to.  L’ azien­da ha dichiara­to un deficit di 200 oper­a­tori con­tro   464  interi­nali  pre­sen­ti fino ad oggi in azien­da.  Pur volen­do tralas­cia­re  il per­ché nes­suno si sia mai accor­to che  il numero degli interi­nali superasse  ben oltre il la per­centuale  pre­vista dal con­trat­to,  per quale moti­vo siamo arrivati ad avere numeri così alti di interi­nali in una azien­da come la Sei ?
Cer­to la pri­or­ità oggi è capire come tute­lare questi lavo­ra­tori ma non si può far fin­ta che il prob­le­ma pri­ma o poi non sarebbe venu­to fuori e che sia anda­to avan­ti per anni nel­l’in­dif­feren­za dei sogget­ti che avreb­bero dovu­to pren­dere visione del­la situ­azione non arrivan­do a tem­pi così ristret­ti e con il 18% in più di con­trat­ti a ter­mine rispet­to a quan­to pre­vis­to .
La pro­pos­ta  dall’azienda di affi­dare il servizio a coop­er­a­tive non può essere vista come risoluzione del­la vicen­da e neanche con­di­visa per­ché è inac­cetta­bile che un lavo­ra­tore del­la coop­er­a­ti­va abbia un salario più bas­so e minori tutele a par­ità di lavoro svolto da un dipen­dente del­la Sei Toscana.
Tra l’al­tro i cit­ta­di­ni con­tin­u­ano a pagare sem­pre gli stes­si impor­ti per il servizio, quin­di i sol­di che l’azien­da risparmia dan­do in affi­da­men­to il lavoro  a coop­er­a­tive dove van­no a finire ?
Le respon­s­abil­ità  sono da ricer­care  sicu­ra­mente nel­la direzione azien­dale ma anche dal­la assen­za del­la  polit­i­ca che avrebbe dovu­to esigere un piano indus­tri­ale,  stru­men­to nec­es­sario per definire numeri e servizi.
Ad oggi esiste solo un’ipote­si di sta­bi­liz­zazione di 45 lavo­ra­tori e tut­ti gli altri ? Nel­la migliore delle ipote­si rias­sor­biti nelle coop­er­a­tive con ret­ribuzioni più basse e spes­so, ci risul­ta, sen­za neanche  mezzi a dis­po­sizione e attrez­zatu­ra appro­pri­a­ta  per svol­gere al meglio il servizio.
Al prossi­mo incon­tro, pre­vis­to per il giorno 11 set­tem­bre,  ci auguri­amo che l’azienda si pre­sen­ti con pro­poste diverse  che diano risposte con­crete.  Ci aus­pichi­amo  che chi gov­er­na i ter­ri­tori inter­es­sati  inter­ven­ga diret­ta­mente, non lim­i­tan­dosi a sem­pli­ci critiche  sul­la stam­pa.
Dal can­to nos­tro ci muover­e­mo  affinché non si assista all’en­nes­i­ma  perdi­ta di posti di lavoro  seguen­do molto atten­ta­mente la vicen­da, vig­i­lan­do  soprat­tut­to affinché ven­ga rispet­ta­ta la “Dig­nità” del lavoratore/famiglia coin­vol­ta, sul­la sicurez­za ed anche a tutela del­la cit­tad­i­nan­za che con­tin­ua a pagare,  non a prezzi ridot­ti,  per un servizio spes­so non di qual­ità.

 I Seg­re­tari Gen­er­ali Ugl province di Arez­zo, Gros­se­to, Siena, Livorno

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