Senza offesa per nessuno vogliamo parlare

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 6 dicem­bre 2019 — È il con­sigliere comu­nale Mario Atzeni, pres­i­dente del­la terza com­mis­sione, a spie­gare le ragioni dell’invito del­la diret­trice di Asl, Maria Letizia Casani, a parte­ci­pare alla terza com­mis­sione con­sil­iare per par­lare delle con­dizioni dell’ospedale Vil­la­ma­ri­na e del­lo sta­to di avan­za­men­to dei prog­et­ti ded­i­cati alla strut­tura ospedaliera cit­tad­i­na.
“Abbi­amo invi­ta­to la dot­tores­sa Casani – dichiara il pres­i­dente Atzeni – non per scav­al­care i diri­gen­ti Asl locali, ma per­ché non è a Piom­bi­no che si pren­dono le deci­sioni sul futuro di Vil­la­ma­ri­na e vol­e­va­mo sapere diret­ta­mente dal ver­tice a che pun­to è il piano di rilan­cio del­la strut­tura. Ben ven­ga un dial­o­go con i diret­tori piom­bi­ne­si ma le con­dizioni del nos­tro ospedale sono par­ti­co­lar­mente critiche e vogliamo risposte da chi prende le deci­sioni”.
È, invece, sui servizi ospedalieri e sull’approccio al prob­le­ma che si con­cen­tra­no il sin­da­co Francesco Fer­rari e Gian­lui­gi Palom­bi, asses­sore alla San­ità.
“Quan­do si par­la di servizi san­i­tari essen­ziali – con­tin­u­ano sin­da­co e asses­sore – sarebbe utile impostare una dis­cus­sione che non preve­da un’analisi rel­a­ti­va sui miglio­ra­men­ti quan­to una reale val­u­tazione di quali sono i servizi da garan­tire in un con­testo più strut­tura­to e con una visione a tut­to ton­do. Pren­di­amo atto con piacere quan­to det­to dal­la diret­trice gen­erale dell’Asl sul raf­forza­men­to dell’attività con­sul­to­ri­ale, che è pas­sa­ta dall’apertura due pomerig­gi a set­ti­mana a 12 ore al giorno per 5 giorni e ulte­ri­ori 6 ore il saba­to. È però altresì vero che, per il par­ti­co­lare tipo di servizio, era l’offerta prece­dente com­ple­ta­mente insuf­fi­ciente per un ter­ri­to­rio vas­to come il nos­tro, non l’attuale orario di aper­tu­ra stra­or­di­nar­i­a­mente inno­v­a­ti­vo. Quin­di non si è fat­to altro che ripristinare il dirit­to a un servizio essen­ziale per il ter­ri­to­rio. Si omette però di dire che, al net­to di un raf­forza­men­to dei servizi alla don­na sul ter­ri­to­rio, vi è sta­to il totale sman­tel­la­men­to del­la chirur­gia gine­co­log­i­ca mag­giore ospedaliera: in altre parole, da giug­no a Vil­la­ma­ri­na sono bloc­cati gli inter­ven­ti chirur­gi­ci gine­co­logi­ci e questo, oltre ad essere inac­cetta­bile, è anche dif­fi­cil­mente com­pren­si­bile. Lo sposta­men­to tran­si­to­rio del Pun­to nasci­ta (su cui anco­ra non si han­no notizia riguar­do la data di ripristi­no) sem­bra sia sta­ta l’occasione per lo sman­tel­la­men­to anche del servizio di Chirur­gia gine­co­log­i­ca che con l’Ostetricia non ha alcu­na relazione se non negli inter­ven­ti chirur­gi­ci cor­re­lati al par­to. È essen­ziale dialog­a­re per trovare soluzioni in un’ot­ti­ca di col­lab­o­razione, ogni isti­tuzione con le pro­prie com­pe­ten­ze, però Piom­bi­no ha bisog­no di risposte urgen­ti”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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