Serial killer italiani. Cento anni di casi agghiaccianti

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PIOMBINO 31 mag­gio 2018 — Tor­na in libre­ria SERIAL KILLER ITALIANI — Cen­to anni di casi agghi­ac­cianti da Vin­cen­zo Verzeni a Dona­to Bilan­cia —  di  Gor­diano Lupi. La pri­ma edi­zione — data­ta 2005 — era cura­ta da EDITORIALE OLIMPIA. La nuo­va edi­zione — rive­du­ta, cor­ret­ta e aggior­na­ta agli ulti­mi casi — è edi­ta da RUSCONI LIBRI, sarà presto di facile reperi­bil­ità nelle LIBRERIE RUSCONI del­la peniso­la e nel­la altre librerie ital­iane. Dal­la quar­ta di cop­er­ti­na: “Assas­si­ni seri­ali. Da Vin­cen­zo Verzeni alla saponi­fi­ca­trice di Cor­reg­gio, dal mostro di Firen­ze a Dona­to Bilan­cia e Michele Pro­fe­ta, pas­san­do per i casi Suc­co, Ste­vanin e Chi­at­ti. Con piglio gior­nal­is­ti­co e qua­si in pre­sa diret­ta, l’au­tore pas­sa in rasseg­na la lun­ga gal­le­ria di casi avvenu­ti a par­tire dal­la fine del­l’Ot­to­cen­to sino ai giorni nos­tri. In un paese, l’I­talia, che res­ta tra i più col­pi­ti dal fenom­e­no. Il dis­or­dine men­tale, il dolore, la per­son­al­ità assas­si­na, il bieco inter­esse, ma anche gli errori del­la scien­za, le manipo­lazioni medi­atiche, le intru­sioni politiche, le reazioni dei famil­iari, la fero­cia scate­na­ta del­la fol­la”.

UN BREVE ESTRATTO DAL TESTO
Francesco Bruno, docente di psi­co­pa­tolo­gia forense all’Università La Sapien­za affer­ma che non esiste una “cat­e­go­riz­zazione” per definire l’omi­ci­da seri­ale. In genere le moti­vazioni che spin­gono un indi­vid­uo a com­piere gesti vio­len­ti ed efferati nascono come man­i­fes­tazione di una patolo­gia. Un’attrazione esager­ata­mente mor­bosa ver­so il cor­po può spin­gere un indi­vid­uo a uccidere e a manipo­lare il cada­v­ere a pro­prio piaci­men­to. Ci sono poi quei killer con alle spalle pro­fonde espe­rien­ze di frus­trazione, inca­paci di vivere rap­por­ti ses­su­ali e di instau­rare relazioni con la famiglia e con gli ami­ci. L’omicidio diven­ta un mez­zo per sfog­a­r­si. In altre parole si attua una sor­ta di vendet­ta gen­er­al­iz­za­ta ver­so tut­to ciò che l’omicida per­cepisce come causa del suo dis­a­gio e che può essere rap­p­re­sen­ta­to dal­la soci­età nel suo insieme. Infine ci sono quegli indi­vidui affet­ti da patolo­gie psichi­atriche vere e pro­prie i quali, spin­ti da deliri, voci, false con­vinzioni pos­sono in rari casi arrivare a com­met­tere un delit­to. Sec­on­do la tesi di Francesco Bruno l’omicida seri­ale non è né mat­to, né un delin­quente, la cat­e­go­ria che lo stu­dioso predilige è quel­la del­la mostru­osità, che forse è l’unica carat­ter­is­ti­ca costante tra i vari casi di omi­ci­di seri­ali commes­si. “La cat­e­go­ria del­la mostru­osità” spie­ga Francesco Bruno “fa in modo che i ser­i­al killer pos­sano essere con­siderati non pro­pri­a­mente por­ta­tori delle clas­siche patolo­gie di mente che conos­ci­amo appieno, ma evi­den­te­mente vit­time e pro­tag­o­nisti di qual­cosa di diver­so. Essi non agis­cono per spinte appar­ente­mente genetiche ma nep­pure per moti­vazioni ben chiare quali pos­sono essere il denaro, la pas­sione, la vendet­ta, la gelosia e altro”.  Gli psichi­a­tri e i crim­i­nolo­gi sono d’accordo che nel­la mag­gior parte dei casi, il ser­i­al killer, in età infan­tile o pre-adoloscen­ziale, è sta­to a sua vol­ta ogget­to di ves­sazioni, abusi ses­su­ali e gran­di frus­trazioni da parte di gen­i­tori o comunque da fig­ure autori­tarie. Alle spalle dell’omicida può nascon­der­si il fan­tas­ma di una famiglia dis­gre­ga­ta, a volte vio­len­ta, dove i ruoli non sono ben defin­i­ti. Gli omi­ci­di dei ser­i­al killer invece si espli­cano con modal­ità diverse. Il “depez­za­men­to”, ossia il tagliare a pezzi il cada­v­ere, sem­bra essere una delle dinamiche più ricor­ren­ti. L’isolamento di una parte del cor­po e la sua con­ser­vazione per­me­tte un ricor­do costante di quel piacere provo­ca­to dall’uccidere. Spes­so il killer si spinge anche a com­por­ta­men­ti di can­ni­bal­is­mo, una prat­i­ca che può dare la sen­sazione di appro­pri­ar­si anco­ra di più di quell’individuo ormai dis­gre­ga­to. Sec­on­do Pasquale De Pasquali, psichi­a­tra e autore del libro Ser­i­al killer in Italia, la necro­ma­nia, ossia la spin­ta psi­co­log­i­ca e com­pul­si­va quin­di irrefren­abile di entrare in con­tat­to con i cadav­eri, è alla base di quel­la pul­sione che por­ta l’omicida a com­met­tere atti bru­tali. In altre parole la necro­ma­nia è un mez­zo attra­ver­so il quale il plu­ri­omi­ci­da con­cretiz­za sui cadav­eri la sua neces­sità di instau­rare una relazione e il totale con­trol­lo sulle per­sone. Come ci spie­ga Francesco Bruno in questi casi “spes­so preval­go­no moti­vazioni di tipo ludi­co e ses­suale o espres­sioni di potere e allo­ra il dominio attra­ver­so la morte diven­ta una specie di rito di iniziazione alla vita adul­ta”.

L’AUTORE
Gor­diano Lupi
(Piom­bi­no, 1960). Col­lab­o­ra con Futuro Europa, Inkro­ci, La Fol­la del XXI Sec­o­lo e altre riv­iste. Dirige le Edi­zioni Il Foglio Let­ter­ario. Tra­duce gli scrit­tori cubani Ale­jan­dro Tor­re­gui­tart Ruiz, Felix Luis Viera, Heber­to Padil­la e Guiller­mo Cabr­era Infante. Tra i molti lavori ricor­diamo: Nero Tropicale,Cuba Mag­i­ca, Un’isola a pas­so di son — viag­gio nel mon­do del­la musi­ca cubana, Qua­si qua­si fac­cio anch’io un cor­so di scrit­tura, Almeno il pane Fidel, Mi Cuba, Felli­ni — A cin­e­ma great­mas­ter, Veli­na o cal­ci­a­tore, altro che scrit­tore!, Fidel Cas­tro – biografia non autor­iz­za­ta, Fame — Una ter­ri­bile ered­ità, Sto­ria del cin­e­ma hor­ror ital­iano in cinque volu­mi, Soprasse­di­amo! — Fran­co & Cic­cio Sto­ry. Ha tradot­to La nin­fa incostante di Guiller­mo Cabr­era Infante (Sur, 2012). Cal­cio e acciaio – Dimen­ti­care Piom­bi­no, il suo ulti­mo roman­zo, nel 2014 è sta­to pre­sen­ta­to al Pre­mio Stre­ga. I suoi ulti­mi lavori sono il roman­zo breve Mira­co­lo a Piom­bi­no – Sto­ria di Mar­co e di un gab­biano e un testo di cin­e­ma: Glo­ria Gui­da, il sog­no bion­do di una gen­er­azione. In preparazione: Div­ina crea­tu­ra — Il cin­e­ma di Lau­ra Antonel­li. Blog di cin­e­ma: La Cinete­ca di Caino(http://cinetecadicaino.blogsp ot.it/). Blog di cul­tura cubana e let­ter­atu­ra: Ser Cul­tos para ser libres (http://gordianol.blogspot.it/ ). Pagine web: www.infol.it/lupi.

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