Serve un serio intervento di riforma della Giustizia
PIOMBINO 8 agosto 2018 — Purtroppo arriva l’estate e comincia l’ondata di furti. Nelle grandi città sono fenomeni datati, ma in Val di Cornia, seppur dati alla mano l’aumento è relativo, certamente non c’è da stare tranquilli. In questi giorni i ladri sono entrati nel negozio del mio amico Alberto Piazzesi, a cui va tutta la mia personale solidarietà. Chiaramente anche a tutte le altre vittime di tali episodi. Il problema è serio, in quanto la tranquillità e la sicurezza sono questioni che colpiscono pesantemente l’opinione pubblica, molto più dell’ ecomomia e della sanità. Perlomeno qui in Italia, in altri paesi è diverso. Sui social le soluzioni proposte dal cittadino comune sono tante, ma è ovvio che si tratta di piazze virtuali, dove si percepiscono le cure palliative, ma non le soluzioni vere. Senza fare grandi giri di parole, “serve un serio intervento di riforma della Giustizia”. Questo è il nodo cruciale. Il controllo del territorio con uomini e tecnologie è lo strumento, ma non la cura efficace. Ricordiamo che, l’Italia, in quanto ad addetti alla sicurezza, è fra i primi stati al mondo. Il primo intervento è la certezza della pena e la disponibilità di luoghi di custodia e detenzione che non permettano la recidività a breve termine. Successivamente una serie di altri interventi mirati di ordinamento del sistema giudiziario che riveda anche ruoli e competenze. La domanda che mi pongo è precisa: ci sarà la volontà di intervenire in tal senso ? Fino ad oggi chi ha fatto qualche timido tentativo ci ha lasciato le penne sotto il profilo personale e familiare. È inutile cercare di aizzare le folle con proposte di facciata, ma prive di sostanza. Si può tentare tutto, ma la realtà è ben diversa. Ricordiamo la Gran Bretagna. Gli interventi che fece per reprimere il fenomeno hooligans e la microdelinquenza giovanile sono stati atti concreti con risultati positivi. Ovviamente è opportuno sottolineare che in natura è impossibile estirpare il male totalmente. Purtroppo, finché esisterà il genere umano, vi saranno reati e violenza.