Si discute della DOCG ma la Giunta non c’è

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SUVERETO 25 giug­no 2015 — La mat­ti­na del 20 giug­no all’in­ter­no del­la sug­ges­ti­va cor­nice del­l’azien­da La Bulichel­la di Suvere­to si è tenu­ta la pre­sen­tazione del vol­ume “STORIA DI UN TERRITORIO VAL DI CORNIA: ECCO LA DOCG” a cura di Wal­ter Gasperi­ni e Chiara Cor­binel­li.
Il dibat­ti­to del­la pre­sen­tazione è sta­to mod­er­a­to dal pres­i­dente delle Strade del Vino Pier­mario Melet­ti Cav­al­lari ed è sta­to arric­chi­to con la parte­ci­pazione del­l’enol­o­go Bruchi e del tito­lare del­la casa editrice che ha pub­bli­ca­to il vol­ume giun­to alla sua sec­on­da edi­zione
Il dibat­ti­to si è incen­tra­to sul val­ore delle denom­i­nazioni di orig­ine e del­la loro ecces­si­va fram­men­tazione ed ha vis­to il ruo­lo atti­vo di alcu­ni impren­di­tori vitivini­coli, di espo­nen­ti del­la Fis­ar e di gior­nal­isti di set­tore, ma un’assen­za si è fat­ta par­ti­co­lar­mente sen­tire, quel­la delle isti­tuzioni, che nonos­tante fos­sero state invi­tate non han­no sen­ti­to il bisog­no di parte­ci­pare.
L’u­ni­ca pre­sen­za del­la polit­i­ca a questo even­to è sta­ta quel­la del grup­po con­sigliare di mino­ran­za del comune di Suvere­to “Suvere­to Pro­tag­o­nista”, che ha potu­to sen­tire quale sen­sazione di abban­dono da parte delle isti­tuzioni lamen­tano gli stes­si pro­dut­tori. Par­ti­co­lar­mente pesante si può dire l’assen­za del sin­da­co di Suvere­to, dato che delle oltre 50 aziende pre­sen­ti nei comu­ni del­la Val di Cor­nia più di 30 sono nel comune di Suvere­to, per il quale il set­tore vini­co­lo è quin­di sen­za dub­bio fonte di red­di­to per l’in­tera econo­mia. Ques­ta assen­za da parte del­la giun­ta Par­o­di è par­ti­co­lar­mente grave e deno­ta, ben chiaro, la man­can­za di una visione anche a breve ter­mine da dare al set­tore vitivini­co­lo.
Suvere­to Pro­tag­o­nista si impeg­n­erà, per quan­to di com­pe­ten­za del­la polit­i­ca, a favorire una vista di unione tra gli impren­di­tori stes­si e sol­le­citerà un ruo­lo atti­vo del Con­sorzio di tutela, che riesca ad unifi­care i pro­dut­tori. Con­sid­er­a­to il mer­ca­to glob­ale del set­tore vitivini­co­lo, c’è il ris­chio con­cre­to che in Val di Cor­nia pos­sano soprav­vi­vere solo le aziende più gran­di e strut­turate, men­tre le altre potreb­bero ces­sare andan­do a creare un notev­ole dan­no all’ambiente. Sarebbe sta­ta sen­za dub­bio una buona occa­sione quel­la del dibat­ti­to per pot­er tessere le fon­da­men­ta da parte dei Comu­ni coin­volti per intrapren­dere una stra­da che por­ti a val­oriz­zare l’in­tero ter­ri­to­rio, ma la giun­ta Par­o­di ha prefer­i­to non parte­ci­pare.

Grup­po Con­sil­iare Suvere­to Pro­tag­o­nista
Lolini,Tosi, Dell’Agnello, Man­nari

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